lunedì 12 novembre 2018

The Darkest Star. La storia di Luc di Jennifer Armentrout, recensione

Ciao Crazy,
oggi parliamo di un grande ritorno per le amanti del mondo fantasy. Jennifer Armentrout ci riporta nel mondo dei Luxen, questa volta raccontandoci la storia del più potente e misterioso di tutti gli alieni: il bellissimo ed enigmatico Luc. E’ con The Darkest Star. La storia di Luc che inizia la serie Origin, spin-off della fortunata saga Lux, uscito il 7 novembre con la Giunti.
Se nella serie di Kat e Daemon abbiamo conosciuto un Luc quindicenne, ecco che adesso l’Origin per eccellenza è cresciuto e non ha nulla da invidiare ai protagonisti della precedente serie.


Serie Origin

1. The Darkest Star. La storia di Luc, 7 novembre 2018
2. The Burning Shadow, prossimamente

Autore: Jennifer Armentrout
Editore: Giunti
Genere: Paranormal Romance
Narrazione: Prima persona. POV della protagonista
Finale: No cliffhanger










Sono trascorsi anni dalla fine del ciclo iniziato con Daemon e Katy e Luc non è più un bambino troppo cresciuto dai modi terrificanti, bensì un ragazzo innaturalmente bello, con tanti demoni da tenere a bada e un futuro avvolto nella nebbia.
Quando Evie Dasher, diciassettenne, lo incontra dopo essere stata catturata in un locale noto come uno dei pochi luoghi in cui gli umani e il Luxen sopravvissuti possono socializzare liberamente, inizialmente lo scambia per un Luxen... ma lui in realtà è molto, molto più potente. La sua crescente attrazione per Luc la trascinerà verso un tradimento che potrebbe distruggere la sua vita, in un mondo di cui aveva sino ad allora solo sentito parlare, un mondo in cui tutto ciò che pensava di sapere sarà smentito.


“Qualche volta la verità
è peggio delle bugie”

Sono passati quattro anni da quando c’è stata l’invasione aliena sulla terra. Quattro anni da quando alieni e umani convivono adesso alla luce del sole. E’ adesso una nuova realtà quella in cui vive Evelyn Dasher, figlia del generale che tanto aveva fatto soffrire i Luxen e gli Origin. Le cose adesso sono irrimediabilmente diverse. I Luxen rimasti adesso vivono tra gli umani, non più nascondendosi, ma anzi, con un braccialetto al polso che dimostri a tutti gli effetti che non sono umani. E’ una pacifica convivenza la loro, ma gli umani continuano a temere questa razza aliena. Così, quando la sua migliore amica le propone di andare in una discoteca frequentata da alieni, la diciassettenne Evie non è poi così convinta. La paura del diverso è una realtà con cui fa i conti tutti i giorni e nonostante i Luxen non possano utilizzare i propri poteri, lei non vuole avere nulla a che fare con loro. Inoltre, quando durante la serata viene fatta accompagnare dal proprietario del locale, mai e poi mai si sarebbe immaginata di trovarsi di fronte al più potente degli Origin: il nostro amato e indimenticabile Luc.

Se tornassi indietro, lo rifarei. Rifarei ogni singola cosa, perché l’alternativa sarebbe stata non averti mai più di fronte come adesso... furiosa, ma viva. Viva e così bella che mi fa male guardarti.

Nonostante adesso abbia diciannove anni, Luc continua ad essere il ragazzo che abbiamo imparato ad amare. Estroverso, arrogante, pieno di sé. Soprattutto di fronte ad una Evie timorosa e guardinga. Basta poco e tutto quello che Evie conosce va in frantumi. Una retata del governo mette tutti in pericolo e Luc non ci pensa due volte prima di arrivare in soccorso dell’umana che odora di pesche, mettendo così in moto una nuova realtà: dove niente è come sembra e tutto può succedere.
Evie ha solo diciassette anni e una paura irrazionale in chi è diverso da lei. Da dopo l’invasione soffre della sindrome da stress post-traumatico e di quello che è successo quattro anni fa ricorda ben poco. Di una cosa è certa: deve stare lontana dagli alieni. Eppure Luc, con la sua arroganza e la sua battuta pronta, la porta ogni giorno di più a farsi delle domande e a chiedersi chi sia davvero il cattivo della storia.
Luc è il motivo per cui amerete questo romanzo. In una parola? Il nostro protagonista è disarmante, in tutto e per tutto. A tratti sfuggente, a tratti dolcissimo. A momenti indifeso, in altri potentissimo. Non c’è niente che Luc non sia in grado di fare e porta sempre più il lettore a voler saper più su di lui e sul suo passato, in un susseguirsi di colpi di scena che non annoiano mai la lettura.

I suoi baci erano disperati, come se dovessimo separarci da un momento all’altro e lui non volesse sprecare quei pochi, preziosi secondi.

Questo primo capitolo della serie “Origin” parte bene, nonostante una rispolverata della serie “Lux” sia fondamentale per capire tutto quello che succede in questo romanzo. Colpi di scena e suspance fanno da padroni alla storia e la narrazione tiene incollato il lettore al susseguirsi degli eventi. Uniche due lamentele che posso muovere all’autrice sono: la scelta di una protagonista le cui azioni a tratti ho trovato incoerenti e la mancanza del POV di Luc. Noi lettrici ce lo meritavamo di entrare nella testa dell’Origin per eccellenza, ma forse, e spero, l’intenzione dell’autrice era quella di lasciare ancora un alone di mistero sul personaggio più chiacchierato della serie “Lux”. Ritengo tuttavia che a rendere questo romanzo unico sarebbe stato proprio il punto di vista del suo protagonista maschile e questo purtroppo mi è mancato. Nel complesso, però, posso affermare che la Armentrout si dimostra ancora all’altezza della situazione, con un primo capitolo che non delude le aspettative.

Buona lettura,
Federica





















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