Recensione "Peccato Originale. Il Padrone" di Tiffany Reisz

Ragazze ben trovate anche oggi, dopo avervi perlato dei primi due libri della serie “Peccato Originale” di  Tiffany Reisz, “L’innocenza” e “Il Gioco” (clicca sui titoli per leggere le mie recensioni precedenti), è arrivato il momento di parlarvi del terzo della serie “Il Padrone”  uscito in Italia il 18 luglio.

Serie “Peccato Originale” - The Original Sinner

1. L'innocenza  20 giugno 2013 - The Siren

2. Il Gioco 4 luglio 2013 - The Angel 

3. Il padrone  18 luglio 2013 - The Prince 

4. The Mistress - 30 luglio 2013

5. The Priest: A Romance - 2014

Autrice: Tiffany Reisz

Casa editrice: Newton Compton

Genere: Erotico

Ogni inibizione andrà perduta

Regola Numero 3: senza dolore non c'è piacere

Nora non sa chi scegliere tra due uomini. A quale dei due si concederà completamente? Wesley è l’oggetto delle sue fantasie, un ragazzo dolce e romantico, con il quale ha convissuto e che non riesce a dimenticare. È giovane, nobile e ricco. Søren, invece, è il suo padrone: l’amante perverso, colui che non potrà mai avere davvero. Ma per Nora non è facile interpretare i propri sentimenti e se da un lato coltiva il sogno di vivere un normale amore a due, dall’altro è perennemente tentata dall’inquietudine e dal desiderio di esplorare la parte proibita di se stessa. Mentre Nora trascorre infuocate notti di passione con Wesley, a New York Søren deve fare i conti con qualcuno che è tornato dal suo torbido passato. Qualcuno che minaccia di svelare i suoi più inconfessabili segreti…

È sottile il confine tra piacere e dolore

Bestseller internazionale. Leggerlo può dare dipendenza 

Lo scandalo è servito: perversioni, lussuria e inquietanti misteri
Ecco a voi la nuova regina della narrativa sensuale

Cosa ancora non vi ho detto su questa serie?? Chi ha letto le mie recensioni precedenti sa bene già come la penso e questo terzo capitolo non ha deluso le mie aspettative, anzi, l’ho trovato anche più bello e coinvolgente dei precedenti.

Difficilmente in una serie il mio interesse è rimasto così alto fino al terzo libro e, vi dico di più, se avessi il quarto per le mani adesso, lo divorerei famelica.

L’autrice è riuscita a coinvolgermi nella vite di questi personaggi in maniera assoluta, ha terminato ogni libro con un colpo di scena sconvolgente e dopo questo terzo capitolo, mi ha lasciata a soffrire dell’attesa che mi toccherà subire prima di poterne conoscere il seguito, se mai avrò il piacere di conoscerlo, dato che, fino ad ora la Newton Compton ha parlato, ahimè, sempre e soltanto di  trilogia!!!

La narrazione de “Il padrone” si sviluppa in tre tempi che si alternano in maniera regolare nel romanzo.

Il primo ci porta indietro nel tempo, al periodo in cui Soren e Kingsley, poco più che adolescenti, vivono entrambi nel monastero di padri gesuiti di Sant’Ignazio, nel Maine al confine con il Canada, qui ci raccontano come si sono conosciuti e di come si è evoluta la loro vita da quando si sono incontrati.

Il secondo vede protagonisti sempre Soren e Kingsley, ma nel presente e impegnati in un’indagine per scoprire chi li sta minacciando e soprattutto chi può sapere dei loro più peccaminosi segreti.

Il terzo infine ci porta dal dolcissimo Wesley, che finalmente si unisce alla sua Nora dopo quindici mesi di lontananza e le fa conoscere il suo mondo reale, fatto di  lusso, corse di cavalli ed eredità infinita, ma soprattutto di quotidianità e tanto amore.

Anche questa volta come nelle precedenti recensioni eviterò di entrare nei dettagli della storia, ma mi piacerebbe tanto addentrarmi maggiormente nei personaggi della serie e farvi conoscere nell’intimo questi tre uomini, Soren, Kingsley e Wasley a parte ovviamente alla già notissima Nora.

Incontriamo questi quattro personaggigià dal primo libro e l’autrice ci ha sempre svelato, un po’ alla volta, qualche particolare delle loro vite, fino a palesarceli nella loro più profonda intimità in questo ultimo capitolo, permettendoci di immedesimarci al meglio nelle loro scelte e a comprenderli senza giudicarli.

Posso dire con certezza e senza vergogna che ormai questi personaggi mi sono entrati sotto pelle, penso che non riuscirò a liberarmene per molto ancora, mi sono affezionata a loro e inevitabilmente mi hanno emozionata, ho sofferto, ho goduto ed ho amato con loro.

Ancora non riesco a spiegarmi e a capacitarmi di come un romanzo di questo tipo sia riuscito a calamitare tanto la mia attenzione, come mi abbia potuto prendere tanto. Infatti, pur trattando argomenti e situazioni talmente al limite da essere indicibili, l’ho trovato estremamente coinvolgente e la risposta è ovvia, è scritto divinamente, è originale e in tutta la sua perversione rimane comunque narrato con grande gusto.

Certo, non mancano i dettagli delle scene forti, ci sono eccome, ma la Reisz quando narra questi attimi, da importanza soprattutto al lato introspettivo della situazione, ai sentimenti, qualunque essi siano, dei protagonisti, i quali sono talmente reali che ti sembra di poterli toccare e di conoscerli concretamente.

La figura che attira di più è senza ombra di dubbio Soren, il sadico per eccellenza, è il fulcro intorno al quale ruota tutta la serie, il Dominatore, il Signore, “il Padrone”, colui che ha messo in luce le perversioni delle uniche due persone di cui si è innamorato, quelle stesse persone alle quali ha inflitto più dolore che piacere, che ha sottomesso, umiliato e annientato, ma del quale stranamente ricordano solo il piacere e l’amore che ha trasmesso. Soren, l’uomo che crea dipendenza, che tutti temono, colui che assoggetta con il solo sguardo, di una bellezza statuaria, che conosce dodici lingue, che suona il piano divinamente, freddo e distaccato come un iceberg…tutti sono inevitabilmente attratti da questa figura che rigorosamente rispettano e riveriscono con timore.

Al suo opposto troviamo la figura quasi angelica di Wesley, il coinquilino squattrinato di Nora, rivelatosi un ricco ed umilissimo principe del Kentucky, innamorato della sua stravagante padrona di casa, vergine convinto in attesa della sua donna… lui l’uomo che vuole venerare e compiacere la sua amata in tutto, alla quale non torcerebbe un capello neanche se lei lo supplicasse, che ha sofferto troppo per ogni volta che Nora ha dovuto subire, se pur consensualmente, anche un solo piccolo abuso, lui che può e vuole dargli tutto quello che l’altro, Soren, non gli potrà mai dare!

Poi c’è  il francese Kingsley, il re incontrastato del mondo sommerso, che controlla la vita di tutti i suoi seguaci, per tutti un grande dominatore, ma, nell’animo, sottomesso al solo amore della sua vita. Un uomo che continua a crogiolarsi nel dolore causato dal senso di colpa per le conseguenze di  quell’amore proibito, che mai potrà palesare e realizzare.

La cosa assurda in questa serie è che, comunque Tiffany Reisz decida di far concludere questa storia, ci sarà per forza di cose qualcuno dei protagonisti che soffrirà e rimarrà deluso e tu con loro sicuramente.

Infatti, le dinamiche del libro non sono quelle classiche di un romance, anzi, a dire il vero non so nemmeno se sia il caso di definirlo tale, dove c’è sempre la coppia che s’incontra, s’innamora, supera delle difficoltà per giungere ad un lieto fine.  No!! La serie “Peccato Originale” ci racconta la vita di queste persone accomunate dalla perversione dell’infliggere e del ricevere dolore, che riescono a trarre piacere solo dopo aver sofferto e aver fatto soffrire, persone deviate lungo il cammino della vita da eventi che gli hanno lacerato l’animo in maniera tale da riuscire ad emozionarsi e a dimostrare amore solo nelle situazioni più estreme, che inevitabilmente hanno coinvolto nella loro vita anche chi con questo mondo non voleva avere niente a che fare.

Intrecci di sentimenti e situazioni tali  per cui qualcuno dovrà purtroppo soffrire, rimanere distrutto, amareggiato e frustrato.

Non mi stancherò mai di dirvi che sicuramente questa non è una lettura adatta a tutti, ma se avete un po’ di coraggio e voglia di buttarvi in una lettura totalmente diversa e avvincente, questa potrebbe essere un’ottima scelta. Lasciate fuori la morale, l’etica, i pregiudizi con tutti i suoi preconcetti e suoi tabù, aprite la mente e, perché no, anche il vostro cuore a questa storia travolgente, colma di una impetuosa lussuria capace di ammaliarvi e tenervi avvinghiati a questi personaggi enigmatici e alle loro vite fuori dall’ordinario e giusto un po’ perverse!



Ecco come li vedo io:

Ora vi lascio con qualche citazione particolarmente intensa, con i tre brani di musica classica davvero toccanti che fanno da colonna sonora  e con uno splandido booktrailer.

…la sua bellezza eguagliava quasi quella di adesso.
 Lei accettò di sposarlo e disse di capire che si trattava solo di un matrimonio di convenienza. Ma lo amava».

«Lei lo amava, e noi lo odiavamo».

«Perché non lo conoscevate. Io lo amavo. Chiunque lo conosca lo ama. 
E se non lo ama, vuol dire che non lo conosce».

Christian continuò a fissarlo. «Tu lo ami ancora, amico mio».

Cercò di ricambiare lo sguardo, ma non ci riuscì. 
«È l’unico peccato per cui ti permetterò di assolvermi».

Christian gli si avvicinò e gli appoggiò con dolcezza una mano sulla fronte. «L’amore non è un peccato. È l’unica cosa, tra quelle che mi hai raccontato, per cui non voglio assolverti».

Concerto per pianoforte in Sol Maggiore di Ravel

 «Ho visto te, il mio Wesley. E all’improvviso ho dimenticato. Ho dimenticato che stavo per tornare da lui. Mi è passato di mente. E per il resto della giornata, dopo la prima lezione, non ho pensato che a te. 
A quei tuoi grandi occhi castani, al tuo sorriso e al modo in cui mi guardavi, come… come…».

«Come se non avessi mai visto niente di simile in vita mia e pensassi di non poterlo mai rivedere.

Come se capissi che era meglio non toglierti gli occhi di dosso neanche per un secondo».

L'inverno di Vivaldi

«È tardi. Mi dispiace di averti portato qui. Saremmo dovuti rimanere nel Nord, da qualche parte. Volevo solo farti conoscere il mio mondo. 
Ma non è bello come pensavo».

«Ci sei tu. E questo basta a rendere splendido tutto il paese».
  
Bolero di Ravel

BOOK TRAILER

Giudizio

Bellissimo

Erotico

Un bacio la vostra Ale.