Buongiorno Amiche
È Il risveglio della signorina Prim di Natalia Sanmartin
Fenollera la mia ultimissima lettura che troverete da oggi 8 aprile disponibile
in tutte le libreria edito dalla casa editrice Mondadori che ha deciso di
portare in Italia uno romanzo spagnolo che ha riscosso tantissimo successo e
che spero verrà apprezzato anche da noi…
Autrice: Natalia Sanmartin Fenollera
Data: 8 Aprile 2014
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa Contemporanea
Se vuoi intraprendere questo viaggio apri bene gli occhi,
respira profondamente e dimenticati della velocità del mondo. Stai per
imboccare la strada che ti condurrà a Sant'Ireneo di Arnois, un universo dove
le persone sono più buone e la vita è più bella, dove il frastuono e la
frenesia non arrivano e dove finalmente avrai il tempo per godere a pieno delle
piccole gioie quotidiane. Proprio a Sant'Ireneo approda la signorina Prim, una
trentenne coltissima che sotto l’apparenza razionale e lo spirito indipendente
nasconde le debolezze e le contraddizioni di un animo sensibile e passionale.
Spinta dal desiderio di scappare dai ritmi dell'ufficio, dalle interminabili
giornate tutte uguali, avvelenate da sorrisi sarcastici e occhiate malevole,
dopo aver letto sul giornale l'annuncio di un posto di lavoro come
bibliotecaria a casa di un "gentiluomo", si è infatti convinta che
l'occasione per cambiare passo sia finalmente arrivata. Quando però si presenta
a casa del suo nuovo principale - una sorta di orgoglioso e affascinante Mr
Darcy che con metodi assolutamente non convenzionali insegna ai bambini del
paese - si rende conto di non essere preparata a fronteggiare una realtà così
distante dalla sua tradizionalissima formazione. Sant'Ireneo, infatti, è una
colonia di esiliati dal mondo moderno che hanno deciso di rinunciare alla
carriera e al successo per vivere una vita semplice e rurale, ispirata ai più
alti valori filosofici e morali e decisi a recuperare lo splendore dell'antica
cultura europea. Le regole e le abitudini di questo paese, così come i suoi
anticonformisti e arguti abitanti, aiuteranno la signorina Prim a ristabilire
un contatto con la bellezza delle piccole cose e la accompagneranno lungo un
cammino di crescita personale che la porterà molto più lontano di quanto lei
stessa avesse immaginato e le daranno la forza di aprirsi all'amore...
Penso ragazze che già questa trama parli da sola, ci
troviamo davanti un romanzo di una delicatezza e di una raffinatezza unica, la
Fennollera ci fa conoscere un angolo di Paradiso in terra e ci conduce per mano
all’interno di esso alla ricerca di ciò che ormai in questo mondo frenetico del
terzo millennio non sappiamo nemmeno più riconoscere. Chi non ha almeno una
volta nella vita desiderato di poter con un interruttore spegnere questo mondo,
che ci pone sempre davanti a nuove frontiere senza farci gustare le piccole
cose? Di riuscire a trovare, anche solo per poco, un luogo dove l’importante
non è apparire ma essere, e non ciò che gli altri desiderano ma essere se
stessi? Dove poter dettare i propri ritmi e ritrovare la gioia di un fiore
coltivato, piuttosto che di un panetto appena sfornato, dove lo studio dei
classici non è ritenuta una perdita di tempo ma cultura e dove la spiritualità
non è bigottismo ma un’esigenza dell’anima?
La storia narra della signorina Prim che risponde ad un
annuncio lavorativo su un giornale che fa richiesta di una bibliotecaria, un
annuncio molto formale e soprattutto dallo stile molto retrò. Con coraggio così
la protagonista decide di lasciare il caos e il tran tran quotidiano e si reca
a Sant’Ireneo d’Arnois dove conosce subito “il gentiluomo” che ha pubblicato
l’annuncio, scoprendolo alle prese con l’educazione di alcuni bambini di età
differente ai quali insegna con un metodo tutto suo un programma direi decisamente
“esclusivo” dato l’età dei fanciulli. Già al primo incontro avremo un assaggio
di quello che sarà il rapporto fra la bibliotecaria e “l’uomo dello scranno”,
di cui non ci sarà permesso di conoscere nemmeno il nome. Fra la pluri-laureata
signorina Prim e il gentiluomo i dialoghi non saranno altro che arguti
botta-risposta intrisi di cultura, con parallelismi ad uopo pescati da grandi
nomi della letteratura classica. Assisteremo spesso ad una guerra verbale in
cui le idee decisamente moderniste, indipendenti, basate sugli aspetti
tangibili della vita della protagonista si contrapporranno invece alle idee
radicate in una cultura classica, di cui il protagonista è grande studioso,
nonché di una forma di spirituale religiosità alla quale si è convertito. Ci verrà facile durante queste sagaci e
brillanti discussioni fare i dovuti paragoni con il nostro orgoglioso Mr Darcy
e la prevenuta Lizzy Bennet.
Quello a cui assisteremo durante la particolarissima
lettura di questo romanzo, non sarà altro che, appunto, un risveglio sensoriale
della signorina Prim che calandosi nelle abitudini di questa colonia di gente
stanca dell’estrema modernità dei tempi odierni ha deciso di ritagliarsi il
proprio spazio vitale ristabilendo le priorità della propria vita andandole a
ricercare nella semplicità dei piccoli gesti quotidiani adeguandoli ognuno alle
proprie necessità senza vincoli sociali. Sarà come vivere in una bolla in cui
il tempo si è fermato alla fine dell’ottocento e la mancanza di descrizioni e di
piccoli dettagli, volutamente evitati dall’autrice a mio avviso, tipo
l’abbigliamento, fanno si che non sia difficile immaginarsi i personaggi in
abiti d’epoca anziché con l’abbigliamento dei giorni nostri.
L'autrice ha dato alla storia un tono del tutto surreale, perfettamente verosimile ma senza alcun vero contatto con la realtà, a partire dall'ambientazione in uno pseudo- villaggio che io ho immaginato immerso nei Pirenei. Questa è decisamente una lettura non convenzionale, forse direi anche “di nicchia” se vogliamo, per i numerosi riferimenti alla grande letteratura e ad una forma linguistica quasi aulica con la quale i vari personaggi interagiscono fra di loro; ma sarà soprattutto un viaggio interiore della protagonista che pian piano riuscirà a vedere aldilà delle sue convinzioni e che permetterà al suo cuore di aprirsi e di cedere ai propri sentimenti senza paura. Il risveglio sarà lungo e graduale e il mio unico rammarico è non aver potuto assistere infine agli effetti di questo risveglio mentale che ha permesso alla nostra infaticabile bibliotecaria di arrendersi a ciò che il cuor comanda senza opporsi!
L'autrice ha dato alla storia un tono del tutto surreale, perfettamente verosimile ma senza alcun vero contatto con la realtà, a partire dall'ambientazione in uno pseudo- villaggio che io ho immaginato immerso nei Pirenei. Questa è decisamente una lettura non convenzionale, forse direi anche “di nicchia” se vogliamo, per i numerosi riferimenti alla grande letteratura e ad una forma linguistica quasi aulica con la quale i vari personaggi interagiscono fra di loro; ma sarà soprattutto un viaggio interiore della protagonista che pian piano riuscirà a vedere aldilà delle sue convinzioni e che permetterà al suo cuore di aprirsi e di cedere ai propri sentimenti senza paura. Il risveglio sarà lungo e graduale e il mio unico rammarico è non aver potuto assistere infine agli effetti di questo risveglio mentale che ha permesso alla nostra infaticabile bibliotecaria di arrendersi a ciò che il cuor comanda senza opporsi!
P.S. Mi sento di farvi comunque una precisazione. Come
forse vi sarete accorti dalla recensione non siamo di fronte ad un “romance”, ma
nonostante tutto ho voluto coinvolgervi in questa lettura prettamente femminile
adatta soprattutto ad un animo sensibile e a chi ha voglia di intraprendere un
viaggio alla ricerca di risposte…
Wooww che fantastica recensione !!!! Dopo le tue perole mi hi fatto venir voglia di leggerlo !!!! Grazie
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