venerdì 22 agosto 2014

Il gioco perfetto di Jaci Burton, recensione

Buonasera ragazze,
oggi vi parlo de Il Gioco Perfetto di Jaci Burton, primo volume della Serie Play by Play che è stato pubblicato il 14 Agosto in ebook e in cartaceo dal 4 Settembre dalla Leggereditore. Un libro atteso con ansia, secondo esperimento di esportazione dello sport romance in Italia, che non si può dire abbia avuto felice riuscita.
Serie Play by Play

1. Il gioco perfetto - The Perfect Play 
2. Changing the Game
3. Taking a Shot
4. Playing to Win
Thrown by a Curve
6. One Sweet Ride
6.5 Holiday Games
Melting the Ice
8. Straddling the Line
Autrice: Juci Burton
Data: 14 Agosto - 4 Settembre
Genere: Sport Romance



Tara Lincoln è la madre single di un figlio adolescente, lavora come organizzatrice di eventi e non ha nessuna intenzione di disperdere le sue energie in storie d’amore, almeno fino a quando il ragazzo non andrà al college. L’ultima cosa di cui ha bisogno è condividere la vita da jet set di una star del football come Mick Riley: anche se il loro unico, bollente incontro ha dimostrato che Mick è un campione sul campo tanto quanto in camera da letto. Tara ha già fatto l’errore di scommettere sull’amore, perdendo tutto, e non ha voglia di partecipare di nuovo a un gioco così pericoloso, soprattutto con un dongiovanni matricolato come lui. Ma quando Mick si mette in testa di vincere, non c’è niente che possa fermarlo, e ha già in mente la mossa perfetta per abbattere le difese di Tara…

Non è la prima volta che mi trovo alle presse con “Il gioco perfetto”: infatti, circa due anni fa attirata dalla copertina e dalla carenza di sport romance in Italia, cominciai a leggere “The perfect play”… e dopo un terzo di libro decisi che non valeva certamente lo sforzo di una lettura in lingua originale.
 Quando poi qualche mese fa si cominciò a parlare di questo libro sul web, con accorati appelli, clamore e sgomento fino ad arrivare ad una petizione per la sua pubblicazione in Italia, dissi a me stessa che ero stata superficiale e che evidentemente il libro era bello, ma io mi ero subito arresa. Col senno di poi, adesso che l’ho letto tutto… ho capito che queste voci entusiastiche che ne hanno chiesto la pubblicazione - ammesso e non concesso che il libro sia stato pubblicato a seguito della petizione, perché io non lo so - in realtà, incredibile, non lo avevano letto questo libro.
Il Gioco perfetto è un libro su cui è difficile dire davvero qualcosa di costruttivo se non elogiandone il protagonista maschile, che salva l’impressione finale della lettura non solo per il suo aspetto divino ma anche perché è un personaggio molto positivo: calmo, posato, serio, protettivo… insomma da bravo quarterback non ha sbagliato un colpo. Il resto invece si può definire solo… piatto. 
Non c’è trama, non c’è approfondimento dei personaggi, non c’è tensione drammatica… c’è solo e unicamente sesso: talmente tanto che rallenta una lettura già di per se povera e fatta di spunti prevedibili. 
Voglio parlare apertamente, questo libro è un harmony: banale e scontato sotto tutti i punti di vista perché ogni elemento di possibile tensione viene risolto come in una favoletta. Tara non ha una famiglia? Non c’è problema, tanto Mick ha la famiglia del Mulino Bianco che è ben contenta di adottarla. Tara ha un figlio? Non c’è problema, Mick adora i bambini, soprattutto quelli degli altri. Tara e Mick hanno un alterco? Non c’è problema, tra due pagine si tromba e tutto passa.
E così va avanti questo libro, fatto di aneddoti pseudo-drammatici che puntualmente si risolvono in sesso (sfrenato oppure no)  invece di poggiarsi su una trama vera. E io non ho nulla contro gli harmony, sia chiaro, però se scelgo di leggerne uno so già quello che ci troverò all’interno… in questo caso invece pensavo di andare a leggere un romance di diverso spessore e invece mi sono trovata spesso a chiedermi “ma qual’è il senso?”. So che molte lettrici sono entusiaste del libro perché sono entusiaste di Mick, ed è giusto perché il personaggio maschile è lodevole ma non si può basare un romanzo su un solo personaggio, e non si dovrebbe giudicare un romanzo solo dal suo protagonista. Senza una trama, e con uno stile di scrittura spesso affrettato non si riesce a dare spessore e approfondimento ai vari personaggi, che rimangono tratteggiati superficialmente. Spero che il secondo libro, di cui sono stati già acquisiti i diritti - quindi verrà pubblicato qui da noi - si soffermi un po’ di più sui personaggi e meno sul sesso, e almeno mi rallegro del fatto che, avendoli già conosciuti nel primo volume, abbiamo già una prima impronta di Gavin ed Elizabeth.
Concludo precisando forse una cosa superflua, perché è chiaro che qualsiasi paragone con la serie Chicago Stars di S.E. Phillips è improponibile a mio avviso quindi speriamo che lo sport romance in Italia ci riservi anche qualcosa di meglio in futuro ( e io sono ottimista al riguardo ma non posso dirvi altro se non… continuate a seguirci!)
Un bacio,
Simona

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10 commenti:

  1. Assolutissimamente d'accordo con te, questo libro non si puo' paragonare alla serie Chicago stars della Phillips. non c'entra nulla nulla nulla...Devo dire che il libro non mi e' dispiaciuto, ma mi aspettavo molto di piu'...Speriamo che con Gavin ed Elizabeth vada meglio

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  2. Io l'ho mollato dopo pochi capitoli..non riuscivo proprio ad andare avanti. L'ho trovato scontato sin da subito..mi ero ripromessa di leggerlo più avanti, ma ora non lo so più.. I libri senza trama non mi entusiasmano. Grazie crazy

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  3. Adorando la Phillips pensavo di leggere uno sport romance come i suoi, ma questo libro ho fatto davvero fatica a finirlo. Pensavo fosse migliore..proverò comunque a leggere il secondo, quando uscirà, visto che un pò mi ispira la trama

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  4. Anche a me ha deluso moltissimo, l'ho finito, ma che fatica....

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  5. Dear Simona ti riporto quello che ho scritto a Keiko, di " La mia biblioteca romantica" <<condivido pienamente la tua opinione sul romanzo, ho appena chiuso il libro in Kindle, facendo una gran fatica, interrompendone più volte la lettura, con la voglia di archiviarlo senza finirlo. Avevo anch'io grandissime aspettative, deluse tutte, l'ho trovato scialbo, superficiale, vista la potenzialità delle tematiche affrontate, (alcolismo, abusi, notorietà, ecc.), non coinvolgente, una storia d'amore non convincente, le scene di sesso, compreso il linguaggio, degne di un porno di serie "B", la sensualità che pervade i vari romanzi Romantic, Sport/Erotic/Suspense della Phillips, della Roberts/JD Robb, della Leigh, della Banks, della Day, della Brockmann, della Stewart, della Kery, della James e delle altre, quì è una chimera, perfino quelli della Wiggs, della Dahl e della Higgins ne hanno di più. Spero che la serie possa migliorare con i successivi libri, altrimenti propongo una petizione alla Phillips per farle riprendere la Chicago Stars. Ellida

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  6. se la leggereditore pensava di aver preso un' erede di Susan Elizabeth Phillips, una che la sostituisse visto che la loro serie di maggior successol la chicago stars, sta per concludersi, hanno preso una cantonata enorme, tanto vale che decidano di comprare i diritti di altri romanzi della phillips, sicuramente soldi spesi bene!!!

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  7. grazie a tutte per i commenti. per questo libro il passo!!

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  8. Io l'ho letto, si lascia leggere, ma non ha nulla e proprio nulla in comune con la Phillips.

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  9. a me e piaciuto!! una commedia romantica leggera.. quando uscira il secondo???

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  10. Avevo letto tante recensioni positive prima di iniziare a leggerlo,ma devo dire che a me non è piaciuto per niente,veramente sotto le aspettative,scrittura ripetitiva,frettolosa e con poca sostanza .La copertina la trovo brutta visto che non rispecchia minimamente la descrizione del personaggio di Mick.

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