Buonasera Crazy.
Se ti accorgessi di me di Sharon Huss
Roat è l’anteprima Newton Compton di cui vi parliamo. In uscita proprio oggi,
questo young adult tocca un argomento di grande attualità: quello dei social
network e della creazione di identità fittizie. Vicky è una ragazza molto sola,
ma all'improvviso, si ritroverà ad avere milioni di follower su Instagram; e se
non fosse l’unica a sentirsi #sola e #ignorata? Seguiteci per saperne di più.
Titolo: Se ti accorgessi di me
Autore: Sharon Huss Roat
Editore: Newton Compton
Data: 29 gennaio 2018
Serie: autoconclusivo
Genere: young adult
Categoria: disagio adolescenziale; primo amore
Narrazione: prima persona, pov della protagonista
L'ansia sociale di Vicky Decker l'ha spinta a elaborare
complicate strategie per passare inosservata e non essere mai al centro
dell'attenzione. L'unica con cui riesce a essere se stessa è la sua amica
Jenna. Quando Jenna si trasferisce, però, Vicky rimane completamente sola e per
combattere quell'isolamento ormai insostenibile, decide di creare una falsa
identità sui social, ritoccando le foto di altre persone come se fossero sue e
postandole sul profilo Instagram @Vicurious. Improvvisamente comincia ad avere
dei follower e ben presto si ritrova a vivere una nuova vita, senza nemmeno
aver lasciato la sua cameretta. Ma più cresce il numero dei follower e più le
diventa chiaro che ci sono moltissime persone, là fuori, che si sentono
esattamente come lei: #sole e #ignorate nella vita reale. Per aiutare loro, e
se stessa, dovrà rendere la sua realtà virtuale molto più reale…
Vicky frequenta il liceo ed è completamente sola.
Un’atavica paura la immobilizza a tal punto da non permetterle di salutare i
compagni di scuola, da farle tenere sempre la testa china sul banco per evitare
di essere interpellata dai professori, da farle passare le pause pranzo in
bagno per non rischiare di incappare in figuracce in mensa. L’ansia che la
pervade, e che spesso le provoca veri e propri attacchi di panico, era sotto
controllo solo grazie alla presenza di Jenna, la sua migliore e unica amica,
che come uno scudo protettivo, la schermava da tutte le sue paure. Ma con la
partenza di Jenna per un altro Stato, Vicky si ritrova completamente sola e
destabilizzata. Sua madre, in un modo superficiale (ma spinto solo dall’amore)
tenta di farla uscire dal guscio, ma senza risultati. Così, quasi
inconsapevolmente, Vicky si rifugia nell’unico posto dove si può essere
visibili senza esserlo davvero: internet. Complice una fortissima delusione, la
ragazzina crea un profilo Instagram fake, @Vicurious, in cui, grazie ad una
parrucca dai colori sgargianti, ad un paio di occhiali da sole e all’aiuto di
Photoshop, si trasforma dalla timorosa e solitaria Vicky nell’intrepida e
spensierata @Vicurious. Quello che era nato come uno sfogo momentaneo, grazie
ad hashtag ad hoc e ad un passaparola travolgente, diventa un fenomeno virale:
nel giro di pochissimo tempo, Vicky si ritrova ad essere seguita da migliaia e
poi milioni di follower. E scopre di non essere l’unica a sentirsi sola e
invisibile.
Mi è molto difficile dare un giudizio netto e chiaro a
questo romanzo. Il tema trattato è uno di quelli che fa riflettere e che
coinvolge tutti, adolescenti e non, vista la massiccia diffusione dei social
network e il loro potere mediatico. Tutti noi ne siamo affascinati e attirati
e, inconsapevolmente o no, li usiamo come vetrina per mostrare pezzetti della
nostra vita. Senza ipocrisie, è evidente che i like ci esaltino, i commenti ci
facciano sorridere, le condivisioni creino un senso di appartenenza a qualcosa
di grande. Per Vicky, una ragazzina con evidenti problematiche sociali che
andrebbero affrontate insieme ad un terapista, il mondo di Instagram diventa un
modo per comunicare il suo disagio, un modo per mostrare parti di sé, restando
al sicuro dietro una tastiera, senza dover affrontare davvero il mondo. È
evidente che questa non sia una vera soluzione e per buona parte del libro
vediamo come i progressi della ragazza siano davvero minimi. Nulla di
eclatante, niente stravolgimenti caratteriali o prese di posizione alla
Braveheart. Ho apprezzato questa decisione dell’autrice, perché un personaggio
come Vicky non poteva crescere e stravolgersi all’improvviso, ma, per essere
credibile, doveva affrontare un lento e a volte infruttuoso percorso di
maturazione. In questo percorso, chi influirà davvero sarà Lipton, un compagno
di classe dal nome buffo e dal carattere dolce e sensibile. Un emarginato come
Vicky, ma molto più coraggioso e intrepido, un ragazzo dal cuore d’oro e a cui
è impossibile non affezionarsi. E se, piano piano, Vicky lascerà che Lipton si
avvicini a lei, Vicurious sarà impegnata a far sentire meno soli le persone che
la seguono. Tutto molto bello, quindi? Sì e no, almeno per me. Questo romanzo
ha un target molto adolescenziale, sia per l’ambientazione che per lo stile
narrativo, ma soprattutto per la caratterizzazione della protagonista. Ho fatto
molta fatica a trattenermi dallo sbuffare, quando Vicky cadeva in preda al
vittimismo e allo sconforto. Ho dovuto impormi di ricordarmi com’era essere
adolescente, quando tutto sembrava enorme e irrisolvibile. Ho faticato a vedere
degli errori negli atteggiamenti della madre, perché ho visto solo un genitore
col cuore colmo d’amore e di preoccupazione per una figlia che, giorno dopo
giorno, spariva sempre più avvolta in una nuvola di depressione e
autocommiserazione.
Credo, tuttavia, che l’autrice abbia voluto raccontare lo
specchio della nostra società, un mondo di persone affascinate dai social, che
si sentono al sicuro nel mostrarsi tramite filtri, ma che hanno un bisogno
intrinseco di essere apprezzate per quello che sono realmente. Una diatriba
difficile da dissipare; forse, l’essere gentili gli uni con gli altri nella
vita vera può aiutare a sentirsi considerati? Non lo so, ma ci si può sempre
provare.
Piccola curiosità prima di lasciarvi. Il profilo
Instagram @Vicurious esiste davvero, creato in occasione del lancio del libro.
Buona lettura,
Liliana
Nessun commento:
Posta un commento