Se solo fosse amore di Lexi Ryan, sesto (ed ultimo) libro della “The Boys of Jackson Harbor” edito da Newton Compton Editori è un Contemporary Romance secondchance che una seconda possibilità ai suoi protagonisti la regala davvero, ed è una seconda possibilità totalizzante che non riguarda solamente la loro relazione ma anche, e soprattutto, la loro vita.
Ci sono amori che fanno più male di quelli finiti, e sono quelli a cui non è mai stata concessa davvero una possibilità. Quelli mai nati, quelli che sembravano pronti a sbocciare e poi sono naufragati sugli scogli del non detto, della vita quotidiana, del poco coraggio, degli imprevisti. Quelli da cui forse è più difficile riprendersi perché resta il dubbio, l’“e se…” nella testa. Quelli che ti sommergono di mille domande dalle risposte non disponibili. Ed un amore di questo tipo è quello che lega Shay ed Easton, che hanno vissuto anni legati alla loro “non relazione”. Si ritrovano adulti con una vita che non vogliono. Qualcosa nel loro percorso non è andato come previsto, e loro se ne sono sempre accorti ma non hanno mai avuto la forza di provare ad aggiustare la rotta. Hanno sempre scelto gli altri piuttosto che loro stessi, messo le responsabilità davanti alla felicità, le aspettative prima dei desideri. Il libro racconta la loro presa di coscienza, l’accettazione di quello che sono davvero a prescindere da ciò che li circonda, la liberazione del loro amore a cui viene finalmente data una concreta possibilità.
“Se solo fosse amore” è il degno finale di una serie che ha sempre avuto la sua forza nei buoni sentimenti, in quel concetto di famiglia inclusivo e centralizzante che regala leggerezza e sostegno, in personaggi secondari sempre presenti e molto ben caratterizzati. Elementi che è possibile ritrovare anche in quest’ultimo volume e che insieme a salti temporali gestiti benissimo che mantengono la narrazione interessante, e a due protagonisti impossibili da non amare, rendono questo libro una lettura imperdibile per le lettrici che hanno voglia di una birra al Jackson Brews: “Il bar. La birra. E…oh, Signore…i FRATELLI!”.
Gaia
Sinossi:
Non ho molti rimpianti. Non rimpiango di essere entrato nella National Football League prima di finire il college. Non rimpiango di aver lottato per avere l’affidamento di mia figlia, anche se a livello biologico a quanto pare non è mia. E di certo non rimpiango di aver sedotto la sorellina del mio amico dieci anni fa. Ma quando si tratta di Shayleigh Jackson, la mia mancanza di rimpianti si interrompe. Per lei ho fatto di tutto. E poi ho lasciato che mi tagliasse fuori dalla sua vita.
Ora, dopo più di dieci anni passati in un fuso orario diverso, sto tornando a casa a Jackson Harbor. La mia priorità è portare via mia figlia dal circo mediatico di Los Angeles, ma nell’attimo in cui vedo Shay, so che non mi fermerò davanti a niente per riaverla. Non mi importa se non mi rivolge più la parola. Non mi importa se è cambiata. Non mi importa se si è innamorata di un professore odioso. Non ho mai smesso di amarla, e so che per lei è lo stesso. Me la sono lasciata sfuggire due volte. Non intendo fare di nuovo lo stesso errore.
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