Soundless di Cristina Robin, recensione

Cristina Robin torna al SELFPUBLISHING con un new adult, m/m stand-alone di quelli che vi faranno attorcigliare le budella. Una storia di quelle tipiche di una scrittrice che per l'ennesima volta porta su carta la debacle di un rapporto morboso, carnale, malato e insensato.

 

Due ragazzi che si scoprono uniti in maniera viscerale e profonda: Thomas che scappa da una realtà che non accetta la sua omosessualità, Christopher che impiega anni a fare pace con la propria anima, incatenata dal volere di un padre omofobo e crudele.

Soundless è la storia di un amore più forte della paura, di un'attrazione che si trasforma in bisogno, di carnalità che diventa sentimento.

Se cercate sensualità, angst, caduta e rinascita, questo libro di Robin C ve ne darà in dosi costanti, ma alternate. Se cercate una storia di dolore che si trasforma in cura, questo libro sazierà la vostra fame di catarsi. Se cercate un new adult che si trasforma in un Karma is a Bitch non potete non perdervi Soundless.

Come al sempre, lo stile dell'autrice è asciutto e mai prolisso, le scene di sesso forti e ben incastonate. Una storia che conferma Robin C tra le cause più inflazionate di ISTINTIVO LANCIO DEL KINDLE durante la letture.

Armatevi di proteggi reader, fazzoletti e santa pazienza, sono certa che non ve ne pentirete.

Assolutamente promosso

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Voto ⭐⭐⭐⭐⭐

Sensualità 👠👠👠👠

SINOSSI:

CHRISTOPHER

Non avrei dovuto cedere alla tentazione di avvicinarlo. Non avrei dovuto sedurlo e farlo innamorare di me. Eppure era accaduto ed era stato destabilizzante, perché amare Thomas non aveva soltanto appagato la carne, mi aveva anche sconvolto l’anima. E non me lo potevo permettere.

Ero un Brooks. Il destino associato al mio nome non avrebbe mai contemplato sentimenti come quelli che provavo nei suoi confronti.

Per questo gli avrei spezzato il cuore senza pensarci due volte.

THOMAS

Stare con Christopher aveva significato coronare il sogno più grande della mia vita. Poter finalmente amare l’uomo che avevo creduto irraggiungibile per molto tempo.

Se avessi saputo quanto male mi avrebbe fatto, forse, sarei scappato a gambe levate.

O forse no, perché allontanarmi da lui era l’unica cosa che non sarei mai stato in grado di fare.

Avevo dunque aperto le braccia e mi ero lasciato distruggere.