Il silenzio di un batter d’ali di Sara Tessa - recensione

Buon giorno bimbe, 

Il silenzio di un batter d’ali di Sara Tessa è il libro di cui vi parlo oggi. Come ormai tutte voi saprete si tratta della pubblicazione della famosissima Versione di Adam, ovvero la storia, bellissima e dolorosa, dell’amore travagliato dei protagonisti di “L’uragano di un batter d’ali” vista con gli occhi disincantati e dolenti di Adam Scott, il protagonista maschile, amato e odiato, discusso e discutibile, apparentemente un bastardo perverso che alla fine però arriverete a comprendere e qualcuna di voi anche a perdonare..

Titolo: Il silenzio di un batter d’ali 
(Serie L'uragano di un batter d'ali vol.2)

Autore: Sara Tessa

Data uscita: 3 Luglio

Editore: Newton Compton

Genere: Erotic romance

Sensibilità alle condizioni iniziali, imprevedibilità, evoluzione

Adam Scott ha una vita perfetta. Una moglie bellissima e amatissima, incinta di sei mesi, un lavoro gratificante, una bella casa, una famiglia che lo sostiene e amici che gli vogliono bene. Poi, di colpo, tutto crolla.. una farfalla sbatte le ali a Pechino e a Philadelphia il mondo di Adam crolla su di lui come un uragano. Scopre che la moglie lo tradisce con il suo migliore amico e socio in affari da anni. Di più, scopre che la bambina che porta in grembo non è sua. E ancora che sua sorella lo sapeva e non gli ha detto nulla.. che tutti sapevano.. Adam diventa un uomo diverso, cinico e disincantato. Si chiude in se stesso, e soprattutto chiude in una prigione di ghiaccio il suo cuore, per impedirsi di soffrire ancora.. perché nessun’altra donna lo faccia stare così male. Fa sesso violento e pratica BDSM con prostitute e escort per sfogare la rabbia e la frustrazione e per non rischiare mai più il cuore in una relazione.

Quello che seguiamo è il racconto che lui fa della sua storia al suo analista. È la storia di come un giorno che sembrava uguale a tutti gli altri giorni un'altra farfalla sbatte le ali e un nuovo uragano si abbatte sulla sua vita, ma stavolta è diverso, stavolta è luce e non tenebre. Adam conosce Sophie, la sorella del proprietario del garage dove tiene la sua auto, e questo incontro, lieve come le ali di una farfalla, porterà uno sconvolgimento totale nelle vite di entrambi. La storia dell’amore doloroso e sconvolgente tra i due la conosciamo già molto bene, se, come me, avete letto “L’uragano”, quindi non ve la ripeto, la ritroviamo raccontata, in sintesi e con meno dettagli, da un Adam che si apre e confessa i propri errori e dà una giustificazione, o almeno ci prova, ai propri comportamenti. Rispetto a quello de “L’uragano” (che era sinceramente un po’ troppo tirato via) il finale completa e arricchisce la vicenda e ci restituisce un Adam umano e finalmente “perdonabile”. Il libro è, se possibile, anche più bello e doloroso de “L’uragano”, ne è parte inscindibile, completa e arricchisce questa vicenda così “difficile”, “faticosa”, aiuta a capirne alcuni passaggi, rende chiare certe dinamiche che la sola “versione di Sophie” non riusciva a completare. Se avete letto “L’uragano” dovete assolutamente leggere questo “Silenzio” per capire, completare e concludere la storia. Anche se “L’uragano” non vi era piaciuto. Soprattutto se non vi era piaciuto. 

Rivediamo passare davanti a noi le tappe della storia di Sophie e Adam, solo che la prospettiva è differente, è cambiato il sistema di riferimento. Vediamo le cose con gli occhi feriti di Adam e comprendiamo così cosa si nasconde dietro alcuni atteggiamenti, cosa pensava in determinati momenti, vediamo nascere in lui e crescere il sentimento profondo che arriverà a provare per Sophie, metterà a nudo il suo cuore per noi ancora prima di farlo per lei. Scopriremo la parte dolorosa della sua vicenda personale e il suo racconto cercherà di farci comprendere i comportamenti e gli improvvisi scatti d’ira. Adam è un uomo danneggiato dalla vita, e come tutte le persone che hanno subito un danno è pericoloso, perché sa di poter sopravvivere (questa non è mia.. è tratta da “il danno”, magnifico film di Louis Male, ma si adatta alla perfezione sia ad Adam che a Sophie). Quel che non sa è che Sophie, con la sua dolcezza, con la sua arrendevolezza e la sua naturale sottomissione, riuscirà a dominarlo e ad “aggiustarlo”, e saprà renderlo un uomo migliore. E alla fine arriverete a perdonarlo, come ho fatto io, in lacrime, mentre rileggevo una delle scene più belle del libro (lui davanti a Leila nell’incubatrice la prima volta che la vede), e vi commuoverete anche voi, perché quando un anima perduta viene salvata da un angelo, un angelo piccolo e indifeso che ha in se la forza di mille uragani, sentirete “la campanella che suona tutte le volte che un angelomette le ali” (come nel film “la vita è meravigliosa”...).

E alla fine, se ancora vi verrà da chiedervi “perché?”, se vorrete sapere qual è il motivo, cosa riuscirà a farvi perdonare Adam  ma soprattutto come mai lo perdona Sophie.. “Love is the answer” (come direbbe John Lennon), mie care amiche, l’amore è la risposta.. è la cosa più semplice e nello stesso tempo più difficile da comprendere di questo mondo: è l'Amore, quello con la A maiuscola, ma attenzione, non è solo quello tra Sophie e Adam, è quello immenso e imprescindibile per una nuova vita, è quello inevitabile per se stessi che ti porta a sopravvivere nonostante tutto. È stata proprio la scena di Adam davanti all'incubatrice con dentro Leila che mi ha fatto capire, perché quando ti rendi conto che qualcosa di te ti sopravvivrà, che parte di te è destinata a vedere cose che tu non vedrai, allora comprendi e capisci il vero significato della parola Amore.

"Amor, ch'a nullo amato amar perdona"
(L'amore che a nessuno che sia amato permette di non riamare a sua volta!)

E alla fine anch'io ho perdonato Adam, come ha fatto Sophie, perché nonostante tutto è l'amore che ci fa fare quello che facciamo, tutto quello che facciamo ogni giorno della nostra vita. E così ho perdonato anche Sophie, perché l'amore è il motore di tutto!

A presto. Zia D.

Bellissimo

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