mercoledì 21 giugno 2017

Forever Me di Sandi Lynn, recensione

Buongiorno Crazy.
In questa calda giornata di sole (almeno per la maggior parte di noi), vi parlo del quarto libro della Forever Series di Sandi Lynn dal titolo: Forever Me.
Con questo volume continuano le vicende romantiche della famiglia Black, iniziate l’anno scorso con la prima trilogia dedicata a Ellery e Connor e proseguite lo scorso 30 maggio, con la novella sulla loro primogenita Julia. Questa volta andiamo a scoprire di più dell’ultimo di casa Black, ovvero Collin, scottato da una grossa delusione d’amore e allo sbando tra alcool e donne, finché non incontra lo ying per il suo yang, la dolce aspirante infermiera Amelia.
Eccovi la trama e l’opinione per questo quarto volume.

Forever me Titolo: Forever me
Autore: Sandi Lynn

Serie:  #4 Forever Series
Editore:
Newton Compton
Data:  20 giugno 2017
Genere: contemporary romance
Categoria: opposti che si attragono
Narrazione: prima persona, pov maschile
Finale: No cliffhanger
Coppia: Collin, rampollo della famiglia Black; Amelia, giovane studentessa di infermieristica rimasta orfana a causa di un incidente nautico.
QUI SERIE


Mi presento. Mi chiamo Collin Black, e sono il futuro amministratore delegato della Black Enterprises. Ho ventidue anni e sto vivendo il sogno americano, o perlomeno la mia versione. Sono ricco, bello, sexy e dovunque io vada le donne si buttano ai miei piedi. Mi piacciono le feste, e spesso la cosa mi mette nei guai. Che posso dire sulle donne? Una donna mi ha spezzato il cuore e mi sono chiuso in me stesso, perché non accadesse mai più. Sono diventato uno degli scapoli più ambiti. Lascio una scia di cuori spezzati dovunque io vada.
Finché non è arrivata lei.
Questo è il mio viaggio attraverso gli alti e bassi della vita, mentre faccio la mia scalata verso il successo, guarisco il mio cuore spezzato, e scopro che nella vita c'è più di quel che pensavo.
Lei ha cambiato tutto.



Come anche per i quattro libri che l’hanno preceduto, la mia impressione è la stessa: l’autrice farebbe meglio a dedicarsi ad altro, perché la scrittura non è proprio il suo forte. Anche se la storia in sé potrebbe anche sembrare carina, soprattutto grazie al dramma di lei e a come riesce a superarlo (forse un po’ troppo facilmente) grazie all’amore di lui, il tipo di scrittura a telegramma, fa sul serio venire un’irresistibile voglia di gettare il Kindle dalla finestra. Una scrittura piatta, noiosa, simile a una lista della spesa, un insieme di “ho fatto”, “ho detto”, “lei ha risposto”, fanno sì che il lettore non veda l’ora di giungere alla fine di questo strazio. Il libro è proprio strutturato male, non lascia emozioni e quando ad un certo punto, avrebbe potuto esserci un plot twist interessante che FORSE avrebbe potuto movimentare un po’ le cose, è stato risolto con la stessa facilità con cui il protagonista ha sconfitto il terrore dell’acqua di lei (ancora memore del disastro che ha distrutto la sua famiglia). E quindi ecco che si torna alla monotonia a base di cene di famiglia e sesso contro i muri – i protagonisti sono davvero fissati con le superfici verticali di qualsiasi abitazione in cui si trovino – per non parlare poi della mancanza quasi perpetua di sentimenti, emozioni anche interiori che fanno in modo che il personaggio abbia meno spessore di un foglio di carta. Ahimè, nada.
Ho sperato vivamente che, essendo questo libro più lungo rispetto alla novella breve sulla sorella, fosse in qualche modo migliore, che l’autrice avesse escogitato finalmente un modo per tenere incollato il lettore fino alla fine, ma si è dimostrato invece sterile (o forse tradotto male?) esattamente come i volumi che l’hanno preceduto. E questa è un’autrice Best seller del New York Times… e io mi chiedo se gli americani siano estremi in tutto. Passano da capolavori come quelli di Colleen Hoover a libri emozionanti quanto il manuale di istruzione del mio frigorifero come questo che ho appena finito. Ma una via di mezzo no?
Ma pensate che sia finita qui? E no, mie adorate, abbiamo ancora una novella e un altro libro per concludere questa serie noiosissima. E se prima pensavo che l’autrice avesse voglia di spolpare fino all’osso i suoi personaggi, così per il gusto di fare, adesso sono convinta che con i successivi due volumi li ridurrà in cenere. Loro e anche la mia pazienza già esigua.
Passo e chiudo!

Baci, Sissy




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