Stai zitto e baciami di Rachel Gibson - Recensione

Buongiorno, crazy!

Oggi parliamo di un romanzo davvero brillante e gradevole, Stai zitto e baciami di Rachel Gibson. Avete presente questa autrice, vero? Io ho letto un paio d'anni fa il suo Irresistibile e mi sono innamorata del suo stile frizzante, divertente, ma nello stesso tempo profondo. Le sue sono storie che partono da personaggi improbabili, quasi nemici, che poi l'attrazione conduce su un altro pianeta, dove scoprono di essere molto più simili di quanto pensassero… Volete venire a conoscerli?

Titolo: Stai zitto e baciami Autore: Rachel Gibson Serie:  non fa parte di una serie Editore: Mondadori (Emozioni) Data: 5 agosto 2017 Genere: contemporary romance Categoria: seconde possibilità Narrazione: terza persona, pov femminile Finale: No cliffhanger Coppia: Vivien, attrice hollywoodiana dal passato di ragazza non molto popolare; Henry, ricco e nobile gentiluomo del sud, ma anche vecchio nemico di lei.

Per Vivien Leigh Rochet, nota stella del cinema hollywoodiano, tornare a Charleston ha il gusto dolceamaro del passato, e ora che sua madre è mancata improvvisamente calde lacrime riempiono i suoi occhi. Forse Macy Jane non è stata un genitore perfetto, ma l'ha amata come nessun altro al mondo. Sola nella vecchia casa nella Carolina del Sud, Vivien accetta l'aiuto di Nonnie Whitley-Shuler, la ricca signora per cui la madre lavorava come donna di servizio, per organizzare il funerale e sistemare tutto. E la scopre diversa dai suoi ricordi infantili. Ma forse per Vivien la sorpresa più grande è rivedere Henry, il maggiore dei figli di Nonnie: tra i due scocca subito la scintilla di un amore inestinguibile…

Un uomo come Henry? E chi non lo vorrebbe?

Certo è fastidioso ricordare che è stato quello stesso Henry Faccia di Culo che tanto ci faceva arrabbiare da bambine. Quel modo di prenderci sempre in giro, quella risata sardonica e quel sorriso da presa in giro… Brutto e antipatico. Solo che ora non è più per niente antipatico. Ed è pure bellissimo, somiglia a Joe Manganiello.

La povera Vivien non ha scampo. E nemmeno voi, leggendo.

Un'attrice un po' viziata e con qualche sassolino nelle scarpe di cui vendicarsi, e un uomo che lei crede solo figlio della sua acerrima nemica, abituato a lusso, pedigree e segreti di famiglia. Ma sotto quel corpo statuario, (perché gli uomini di questi romanzi sono sempre stupendamente bellissimi?) c'è un cuore capace di molti sentimenti, tutti molto intensi: lealtà, onestà, sincerità, fiducia, amore. Ma vanno tutti conquistati, dissepolti da strati e strati di anni di abitudini, false apparenze, codici sociali d'onore. Eppure Henry si rimette sempre in gioco, cade, si rialza, caparbio e tenace come tutti i grandi uomini. Ha cercato di ubbidire alla propria madre, facendo suo l'obiettivo di lei, ma solo finché la salute non ne ha risentito, allora si è ritagliato un posticino tutto suo dove dare sfogo al suo vero interesse, al suo vero talento. Allo stesso modo le consente di mettere il becco ovunque, finché non si tratta di difendere due persone che gli interessano davvero…

E Vivien? Vivien è uno spasso e una grande donna. Pestifera da ragazzina, (divertentissime le pagine del suo diario di monella, in cui chiama tutti con i nomignoli più terribili), oggi è una donna realizzata e sicura di sé, almeno finché non scopre che non è il suo cervello il vero padrone della sua vita, ma il suo cuore birichino e impaziente.

Fanno da contorno a questi due grandi personaggi un fratello simpatico e irriverente, una madre/suocera dispotica e insopportabile, una contea di comari parrocchiane, tutte chiacchiere, prediche e cibi cucinati in casa.

Vi garantisco risate, scene eccitanti e tanto amore. Leggetelo, se volete passare qualche ora di sano divertimento, questo romanzo fa bene al cuore e ci convince che la vita è un gran bel viaggio.

A presto.

Cri