venerdì 19 aprile 2019

La strada dei nostri cuori di Kandi Steiner, recensione.

Ciao Crazy,
è con grande gioia che oggi vi parlo di un graditissimo ritorno. Grazie alla Always Publishing, il 18 aprile è arrivato in tutte le librerie e store online La strada dei nostri cuori, un romanzo stand alone della bravissima Kandi Steiner
Vi dico già che se avete amato il Confine di un attimo non potete perdervi questo libro che ci racconta un’avventura on the road e che, anche se in modo diverso dal precedente libro pubblicato in Italia di questa autrice, è riuscito di nuovo rapirmi il cuore. I rilievi del Grand Canyon, le luci di Las Vegas e tante altre meravigliose immagini faranno da sfondo al viaggio di Cooper e Emery verso Seattle e sarà bello osservarli mentre impareranno a conoscersi e ad amarsi, a misurare i loro sentimenti e le forti sensazioni che provano.





Titolo: La strada dei nostri cuori

Autore: Kandi Steiner

Editore: Always Publishing

Data: 18 aprile 2019

Genere: New Adult/Contemporary Romance

Categoria: On the road

Narrazione: prima persona, pov femminile

Finale: autoconclusivo – no cliffhanger



Per tutta la vita Cooper Owen è rimasta in attesa del giorno in cui avrebbe avuto la possibilità di lasciare il malandato campo di roulotte dell'Alabama che per quasi vent'anni ha chiamato casa. Cooper è giovane piena di vita e determinazione, lavora e risparmia per potersi costruire una vita diversa e andare al college a Seattle. Ma quando una mattina un attraente sconosciuto si siede ad uno dei tavoli del locale dove lavora, la sua vita viene messa sottosopra con una semplice domanda: «Cos'è che ti rende felice?» Con quelle semplici parole, per Cooper comincia il viaggio che cambierà tutta la sua esistenza. O forse, a cambiarla, sarà proprio quello sconosciuto dagli occhi impenetrabili, Emery Reed. In un gesto di pura follia, Cooper sale in macchina del taciturno ragazzo che le offre la libertà, e insieme intraprendono un indimenticabile viaggio on the road all'inseguimento dei propri sogni e alla scoperta di se stessi. Ma, mentre i momenti di gioia e di tenerezza tra loro si fanno sempre più intensi, diventa impossibile per Cooper ignorare i lunghi silenzi di Emery, così come il desiderio irrefrenabile di stargli più vicino e di strapparlo alla sua oscurità.



Cos’è che ti rende felice?

Bella domanda! Voi sapreste rispondere? 
Il senso de La strada dei nostri cuori si racchiude in questa semplice domanda che poi è anche ciò che ha unito Emery e Cooper, nel tentativo più o meno consapevole di trovare una risposta e nello scoprire che probabilmente è la stessa.
Il destino ha previsto per loro un viaggio on the road il cui unico apparente legame è la destinazione finale ma con fini decisamente diversi. Così ha inizio questo libro, e vi posso garantire che girando l’ultima pagina ho provato una sensazione stranissima, è stato come arrivare realmente alla fine di un percorso, come se anche io avessi attraversato l’America insieme a loro. In me c’era una serenità e una positività unita alla consapevolezza che affrontare la vita è un dovere, il come affrontarla è invece una scelta. 
Cooper è una ventunenne ragazza dell’Alabama amante dello yoga che nonostante le difficoltà fisiche e i disagi familiari, ha una solarità e una voglia di vivere smisurate unite a una grande forza di volontà nel voler dare una svolta alla sua vita.
L’incontro con Emery è per lei una sorta di rivincita, è la via d’uscita per far avverare ciò che ha sempre sognato e l’empatia che si instaura subito tra loro fa si che Cooper non impieghi molto a decidere di partire con lui, uno sconosciuto. Pazza? Incosciente? Probabilmente sì, fatto sta che io non so cosa avrei dato per essere al suo posto.
Iniziano così un lungo viaggio insieme. Lei, all’inizio spaventata, è sempre più affascinata da quest’uomo così misterioso, chiuso, ma che in qualche modo la attira come una calamita, mentre lui è un ragazzo senza stimoli, che trova in Cooper un qualcosa che non riesce a definire ma che in qualche modo gli dà sollievo.

Voglio quel tipo di amore che, quando ti colpisce, ti lascia senza fiato.
Quel tipo di amore che ti fa venire la nausea al pensiero di perderlo.

Ho immaginato di viaggiare con loro come la piccola Kalo, una cagnolina di pastore australiano meticcia che sembra li osservi dal sedile posteriore e che, anche nei momenti più difficili, quando tutto sembrava andare a rotoli, ha rappresentato ai miei occhi la presenza costante che li ha consolati, li ha fatti evadere per un po’ ma poi, come un filo sottile, li ha sempre fatti ritrovare in qualche modo grazie anche ai suoi modi così simpatici.
Tra loro cresce una forte sintonia; sono molto diversi e al contempo così complementari da formare la bellezza in tutte le sue forme. Cooper è fisicamente imperfetta ma ha una forte bellezza interiore, al contrario di Emery che ha un fisico perfetto ma un grande, grandissimo malessere interiore. 
Ho pensato a un puzzle, ai pezzi che si incastrano, si compenetrano e si uniscono per formare un’immagine completa e per questo meravigliosa.
Purtroppo il viaggio non sarà sempre piacevole. Si cerceranno e si respingeranno continuamente, pian piano si conosceranno in maniera intima, sia fisicamente che psicologicamente, ma il muro che Emery ha eretto verso il mondo, quello Cooper sembra proprio non riuscire ad abbatterlo del tutto. Ogni volta che sente di aver fatto un passo avanti, lui la costringe a farne due indietro. I problemi di Emery, le sue brutte giornate, quelle dove il mondo perde tutto il suo colore trasformandosi in una insignificante foto in bianco e nero, mineranno il loro cammino e per quanto Cooper abbia energia e voglia di vivere per entrambi, non sarà affatto facile riuscire a sostenere quei lunghi e interminabili silenzi.
Il sentimento tra loro è forte ma scegliere di viverlo è un’altra cosa. Cooper e Emery fanno la loro scelta, si sostengono e si salvano a vicenda e insieme trovano la risposta alla famosa domanda iniziale.

Chiedimi adesso cosa mi rende felice. Chiedimelo.
Ti ripeterò all’infinito, ancora e ancora, che sei tu. Sei tu.

La Steiner affronta un tema importante e lo fa con grande profondità e consapevolezza. L’abbiamo conosciuta in un libro completamente diverso, ora ci mostra un lato introspettivo e riflessivo che, se possibile, me l’ha fatta amare ancor di più. 
Immedesimarsi in Cooper o Emery è facile, ma il bello è che alla fine ti immedesimi in entrambi, nella positività di Cooper e nella fragilità di Emery e il risultato è capire che la vita va vissuta a prescindere e che se la affronti con la serenità e la gioia nel cuore è sicuramente meglio. Avere qualcuno che ti accompagna nelle scelte, che rema con te, che fa il tifo per te è poi il valore aggiunto, quello che ti aiuta a ridare colore alle giornate o che ti tira giù dalla nuvoletta di apatia nella quale è sparita la tua testa.
Non mi resta che consigliarvi caldamente di preparare le valigie e partire per il meraviglioso viaggio in compagnia di Cooper, Emery e la piccola Kalo, non serve molto, solo un cuore aperto, pronto ad accogliere tante emozioni, soprattutto negli ultimi capitoli che sono veramente un’iniezione di adrenalina. Ah, una cosa in realtà serve, non dimenticate il tappetino per fare yoga, è fondamentale!

Jo








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