giovedì 30 gennaio 2020

C’è un messaggio per te di Christina Lauren, recensione

Buonasera Crazy,
C’è un messaggio per te di Christina Lauren è il libro di cui vi parlo oggi. Si tratta di uno degli ultimi romanzi stand alone pubblicati dal Dinamico Duo, autrici di grandi successi come Beautiful bastard e L’amore e altre parole, un contemporary romance diverso dal solito, originale e spensierato, più corale che di coppia, ma che comunque ci racconta una bella storia d’amore e amicizia che nasce in un gruppo di ricercatori dell’università di Santa Barbara. Del gruppo fa parte Millie, unica donna, che insegna Criminologia, poi ci sono Reid, Ed , Alex e Chris che lavorano tutti, chi più chi meno, nel campo delle bioscienze. Millie è una donna forte e indipendente ed è il vero maschio alfa del gruppo di amici, colei che li tiene in riga e li sprona, che li aiuta e consiglia, ma che è rigidamente riservata per quello che riguarda la sua sfera personale. Quando i cinque nerd si ritrovano a dover trovare un partner con cui andare ad un’importante serata organizzata dall’Università dove lavorano, hanno la bella pensata di iscriversi ad un social di incontri per riuscire a trovare qualcuno che li accompagni. Ma Millie apre anche un profilo sotto copertura e il caso la indica molto compatibile con Reid, quello del gruppo a cui è più legata, quello con cui ogni tanto si concede un po’ di sesso in amicizia. Questo sarà l’inizio di un bel po’ di guai. Pronte a saperne di più?



Titolo: C’è un messaggio per te (My favourite half-night stand)

Autore: Christina Lauren

Editore: Leggereditore

Data: 30 gennaio 2020 in cartaceo

Genere: contemporary romance

Categoria: friends to lovers

Narrazione: prima persona pov alternati

Finale: conclusivo




Millie Morris insegna Criminologia all’università di Santa Barbara  ed è una riservata e risoluta stacanovista che si concede un po’ di svago solo con il suo ristretto gruppo di amici che sono anche loro ricercatori della stessa università. Nel gruppo ci sono Alex, Chris, Ed e Reid, tutti ottimi amici, ma con Reid ha un legame diverso, più profondo, è il suo migliore amico, l’unico con il quale sente un’affinità viscerale, e l’unico per il quale, una sera dall’andamento decisamente alcolico, scopre di sentire una forte attrazione e decide di sedurlo, riuscendoci. I due decidono di tenere segreta la loro trasgressione, mentre il gruppo di nerd deve affrontare una piccola emergenza: trovare un partner che li accompagni al gala di fine anno accademico organizzato dalla UCSB. Decidono per questo di iscriversi tutti a IRL, un social di incontri dove cercare qualcuno che possa fare al caso loro. Millie però decide di aprire, oltre al suo, anche un profilo sotto mentite spoglie, dove sentirsi libera di esprimersi come crede senza che gli amici possano giudicarla. Incredibilmente il suo profilo fake risulta molto compatibile proprio con quello di Reid e così i due iniziano a chattare, diventando sempre più intimi, ma cosa succederà quando si verrà a sapere che la misteriosa Catherine e la riservata Millie sono la stessa persona?

Tornano con questo romanzo le nostre amatissime Clo, mie care Crazy, e lo fanno con una storia stand alone diversa e originale, molto più corale che di coppia, eppure una bella storia d’amore e amicizia, anche se, rispetto ad altri lavori del dinamico due, a mio avviso, leggermente sottotono. La prima peculiarità che balza subito all’occhio è che il vero maschio alfa della situazione nel romanzo è Millie. Alfa non nel senso in cui siamo abituate ad usare questo termine, non come maschio dominante ma come capobranco carismatico e autorevole, come trascinatrice e condottiera di un gruppo di nerd assoluti, tutto lavoro e studio e poca gnocca (permettetemi l’uso di questo termine dialettale che ormai è diventato di uso comune in tutta Italia), che la seguono come una nave segue un faro nella notte, amica nella misura in cui lei permette loro di conoscerla, eppure riservata, schiva e misteriosa quando si tratta del suo privato. È lei a scegliere di portare su un altro livello il rapporto con il suo migliore amico Reid, è lei che lo seduce, è sempre lei che decide di celare la sua identità all’amico sul social e riesce così ad aprirsi con lui. Millie non mi è stata simpatica, ve lo dico, è un personaggio che non ho amato, troppo distaccata, troppo artificialmente fredda, anche il suo riscatto finale e la sua apertura verso gli altri mi è sembrata troppo tardiva, fatta solo perché costretta dalle circostanze e non veramente spontanea.

“Mi sento un po’ un illuso e un po’ un maschilista per aver pensato che fare ripetutamente sesso insieme avrebbe finito per significare qualcosa di più per Millie, ma non sono sicuro che succederà mai.”

Questo sentimento di fastidio nei suoi confronti si è in parte riflesso su Reid che è un personaggio che ho trovato talmente realistico da essere smidollato esattamente come la maggior parte, ahimé, degli uomini moderni. Reid non prende mai l’iniziativa, pur non essendo un ragazzo timido, e preferisce farsi trascinare da Millie, aspetta sempre che sia lei a decidere, non capisce, se non alla fine, i numerosi indizi che Millie ha disseminato in modo da fargli capire che Catherine era lei, ma ha un rigurgito di orgoglio quando comprende l’inganno e a quel punto mi è piaciuto, quando mette Milllie nell’angolo costringendola ad uscire dal suo buco. In tutto questo la cosa migliore del libro sono le lunghe chat tra amici, ironiche, spensierate, divertenti, anche perché gli altri tre componenti il gruppo sono dei personaggi belli e ben caratterizzati, che danno al romanzo un tocco di coralità che aggiunge brio e leggerezza ad una storia che diversamente non sarebbe nemmeno troppo originale.

“Amo ogni parte di te. Quella sciocca, quella tranquilla, quella polemica, quella sarcastica e anche quella più delicata. Mi piace averti tutta.”
“Bé, vuoi avermi tutta sul divano? O preferisci avermi tutta nel letto?”
“Eccola, la mia Millie!”

Le Clo ci hanno abituato a ben altre storie, ben altri romanzi, altre intensità erotiche, altre profondità di sentimenti ed emozioni, altri personaggi indimenticabili, Millie e Reid non sono tra i loro migliori prodotti, pur non essendo i peggiori, diciamo che non riescono ad emergere dal mare di storie e personaggi al quale siamo abituate ultimamente. Il romanzo è piacevole ma dimenticabile, è una lettura leggera, di spessore lieve, al limite del superficiale, godibile ma non imprescindibile, se amate questo duo di autrici vi piacerà, ma converrete con me che Christina e Lauren ci hanno abituato a storie che sono molto meglio di questa.
A presto.

Zia D.

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