Buongiorno crazy
oggi continua la seconda parte de La versione di Cecile di Cinquanta sfumature di Grigio se vi siete perse la prima parte la trovate qui... e ora preparatevi a godervi dieci minuti di puro divertimento...
Sesta sfumatura: Grigio scurissimo
Premessa:
Cecile alla fine cede alle pressanti pressioni di Occhio di Vetro e decide di prendere in considerazione l’ipotesi di lasciarsi arravogliare come una braciolina di manzo dal suddetto prima e dopo i pasti peri prossimi mesi. Grey a quel punto la fa accomodare in salotto e tira fuori un contratto di trecentocinquantadue pagine, esclusa l’appendice: cento modi originali di usare lo sbattiuova, limiti e controindicazioni.
Lui: Hai mangiato?
Cecile: E che te lo dico a fare? Nonna oggi ha fattocac’ e ove!
Lui: Cos’è? Un piatto arabo?
Cecile: Nono, che arabo! È molisano.
Lui: Cos’è “molisano”?
Cecile: Hai presente la regione accanto alla Campania?
Lui: L’Abruzzo?
Cecile: No, più sotto.
Lui: La Puglia?
Cecile: No, più a sinistra.
Lui: Il Lazio?
Cecile: No, uff… Tra l’Abruzzo e la Puglia.
Lui, dubbioso, prende dalla libreria l’atlante einizia a sfogliarlo, mugugnando “ma sei sicura?”, poi, individuata la cartina dell’Italia, esclama stupefatto puntando l’indice: Uuuh, ma guarda! È vero! Edio che pensavo fosse una leggenda metropolitana.
Cecile: Credi che potremmo andare avanti?
Lui: Ehm, sì. Dicevamo… Ecco, questa è una copia delcontratto. Mi aspetto che la firmi.
Cecile: Di che si tratta?
Lui: Sono le regole che ogni mia sottomessa deve accettare per poter intraprendere una relazione con me.
Cecile: Tipo?
Lui: Nulla di particolare. Da questo momento dovrai dirmi sempre sì, mangiare almeno tre volte al giorno, fare regolarmente attività fisica…
Cecile: Definisci attività fisica – sgranando gliocchi.
Lui: A… Attività fisica. Sai, palestra, attrezzi, corsa. Cose così.
Cecile: Ok, è stato un piacere conoscerci.
Lui: Cecile, per quello che ho in mente di fare con te dovrai essere allenata.
Cecile: Grey, per quello che ho in mente io non sarai mai abbastanza allenato. Fidati.
Lui: Ma neanche due ore di yoga a settimana?
Cecile: Non se ne parla.
Lui: Mezz’ora di Zumba?
Cecile:…
Lui: Dalla fissità del tuo sguardo, devo dedurre che questo sia un limite assoluto.
Cecile: Ecco, sì, direi che possiamo definirlo così.
Lui: Beh, continuando, dovrai indossare tutto ciò che ti chiedo, farti fare tutto quello che voglio, farti legare, punire, frustare, appendere fuori al balcone, ricoprire di melassa, e poi dovrai andare dal ginecologo ogni due giorni, dovrai imparare a guidare l’elicottero, il motoscafo, la mongolfiera, dovrai passare dall’estetista almeno tre volte a settimana, e poi c’è il parrucchiere, il fisioterapista, il massaggiatore…
Cecile: Eeeeeeeeeh! E che r’è??? Oooh! Qualche altracosa?
Lui: Poi rastrellerai il giardino, laverai il terrazzo, scoperai le stanze e le scale, pulirai i caminetti e naturalmente c'è il rammendo, il cucito e il bucato da fare. Ah… Sì, c'è un'altra cosa: farai il bagno a Lucifero!
Cecile: Ma fammi capire, sei un sadico?
Lui: No, sono un dominatore!
Cecile: OMM!
Settima sfumatura: Grigio "piove"
Premessa:
Cecile firma il contratto. A questo punto, Grey puòiniziarla al fantastico mondo del sesso estremo e dell’uncinetto agonistico.
Insieme raggiungono la camera dei giochi.
Lui: Sei nervosa?
Cecile: Diciamo che non sono proprio rilassatissima.
Lui: Voglio morderti questo labbro.
Cecile: Sì, però fai piano che sennò mi viene l’afta.
Lui: Adesso dimmi cosa ti piace…
Cecile: Di che?
Lui: Ehm… Da fare a letto. Cioè, che fai di solito?Come ti piace?
Cecile: Ehm…
Lui: No, no cazzo no… Sei vergine pure tu?
Attimi di silenzio.
Lui: No… NO…. NOOOOO! Ma è una persecuzione! Ma possibile che tutte le vergini rimaste le debba beccare tutte io? Ma porca miseria! Ma non giocavate al gioco della bottiglia alle medie? Ma porca… Uff…Vabbè, dai, vieni, andiamo a fare sesso alla vaniglia.
Cecile scoppia a ridere fragorosamente.
Cecile: No, mo siamo seri, guardami in faccia. Ho detto in faccia, quelle sono le tette! Ecco, guardami: ma tu veramente pensi che una come me sia vergine?
Lui: In effetti no.
Cecile: Ecco.
Lui: Allora possiamo saltare tutta quella roba lì del sesso alla vaniglia, del facciamo l’amore ecc ecc?
Cecile: Marò, ma tu stai ancora parlando?
E gli salta addosso e se lo spupazza sul lettone gigante mormorandogli: Signor Grey, sappia che sto per fotterla!
Lui: Ma non dovevo dirlo io? Ooook… ok… Ho capito! Non c’è bisogno di tirare così!
Due ore dopo:
Lui: Io… Io… Non avevo mai prov… Io. Non. Ave… Cazz…No. Davvero. È. Stato…
Cecile: Ma che ti prende? Come parli?
Lui: Mi. Succede. Sempre. Quando. Mi. Agito. Non. Riesco. A. Fermarmi. Sono. Andato. Anche. Dal. Logopedista.
Cecile: Io fossi in te riconsidererei quel viaggetto a Lourdes che continui a rimandare…
Ottava sfumatura: Grigio "no, non piove, non me lo porto l’ombrello."
Premessa:
E dopo il sesso più sfrontato che entrambi abbiano mai fatto, Cecile crolla come un sasso tra i cuscini. Quando si risveglia, si arravoglia nel lenzuolo con gli orsacchiotti borchiati e si lascia guidare dal suono straziante di un pianoforte pestato senza pietà. Si ritrova in un salotto sconfinato, al centro lui, Occhio di Vetro, che tiene svegli tutti quelli del vicinato stonando un pezzo di Bach: Morte disperata durante tormenta agghiacciante di donna povera ed abbandonata in la minore. Dal piano di sotto si sente battere una scopa con violenza, poi una voce urla: “C’è ccis a salut!”
Cecile: Ma che fai?
Lui: Io suono sempre musica straziante di notte, dopo aver fatto sesso nella stanza rossa.
Cecile: Ma non ti puoi fumare una sigaretta come tutti gli altri?
E si va a sedere accanto a lui, sul panchetto.
Lui: Come ti senti?
Cecile: Una fragola!
Lui: Aah…
E riparte la musica straziante.
Cecile: Marò Grey, però non ppuò ffa accussì. Gghià. Pienz a salut! – e prova a fargli una carezzina sul torace.
A quel gesto, Grey salta via come una molla e inizia ad urlare – NO, ferma! Non puoi toccarmi. No!
Cecile: Eh? Aropp chill ca ti si firat e fa?
Lui: Non puoi capire! Non devo essere toccato. Mai. Da. Nessuna. Perché. Questa. È. Una. Parte. Dove. Soffro. Terribilmente. Il.Solletico!
Cecile: Mi sa che hai ricominciato con la balbuzie. Vabbè, dai, vieni a sederti qua. Non ti tocco, promesso.
Lui: Sicura.
Cecile: Ti dico di sì. Su. Vediamo… Cosa mi puoi suonare di bello? – e prende a sfogliare gli spartiti sul piano. – Mmm… “Morte accidentale sul treno”, “Dolore, pessimismo e fastidio”. Non sei un tipo molto allegro. Direi che rimanderemo il momento “musica” ad un’altra volta.
Lui: Non è colpa mia. È che sono confinato nel ruolo stereotipato del personaggio maschile tormentato.
Cecile: Caspita! Non deve essere facile.
Lui: Mah… Non è male, se non ti dà problemi mantenere perennemente sollevato il sopracciglio.
Cecile: Ah… Ma allora non sei così normalmente?
Lui: No, per carità. È solo un’esigenza di copione.
Cecile: Ma che fatti!
Silenzio imbarazzante.
Cecile: Senti, ma a questo punto della trama che si fa?
Lui: Sesso, sesso, sfrontatamente sesso!
Cecile: Ancora? Ma voi non le fate mai cose normali?Che so, guardare la televisione. Scaccolarvi il naso in bagno…
Lui: Nel senso che possiamo anche fare qualcos’altro?– e i suoi occhi si illuminano.
Cecile: Ma certo! Che vorresti fare?
Lui: Ti andrebbe di vedere la mia collezione di Action Figures dei supereroi?- e batte le mani in estasi come una foca monaca.
Cecile: Io lo sapevo. Io lo sapevo che non era possibile. Ma perché tutti i nerd del mondo si radunano sempre tra il mio beautycase e la panciera contenitiva?
Lui: Non le vuoi vedere?- labbroni.
Cecile: Ma sì, tanto ormai… Andiamo a vedere ste' Action Figures…
Lui: Mi hanno appena spedito Ironman e Hellboy- portandola nella sua cameretta.
Cecile: No? Serio? Ma quale? Quello col costumino nero o quello verde?
Lui: Quello nero!
Cecile: Forte!!!!!!!
Nona sfumatura: Grigio "e ti pareva che non diluviava e non ho portato l’ombrello"
Premessa:
E così continua l’amore tra Cecile e Occhio di Vetro, ormai fisso a Licola. Si fa impossibile evitare l’appuntamento meno amato dalle nuore: l’incontro con la suocera!
Cecile vorrebbe davvero scappottarsela, ma la cara donna fa un’improvvisata a casa di Grey proprio mentre stavano testando il flagellatore multi-uso con cambio shimano, annessa batteria di pentole inacciaio inox. Come svignarsela? Non può, quindi si stampa in faccia un bel sorriso a trentadue denti e si prepara ad accoglierla, ripetendosi mentalmentele collocazioni delle uscite di sicurezza della casa.
Lui: Mammina!
Madre: Ciccino bello di mammuzza tua! Come stai? Hai mangiato? Ma guarda come sta sciupato il cocchino di mamma!
Cecile: Ehm… Salve!
Madre -> Sguardo inceneritore.
Lui: Ma mammina, non ti ho ancora presentato Cecile!
Madre -> Sguardo inceneritore.
Cecile: Ma che bel vestito!
Lui: Mammina, questa è Cecile, la mia fidanzata!
Cecile: Ma non avevamo detto che non eri tipo darapporti fissi? – panico.
Madre: Ah! Questo lo vedremo… Lo vedremo… - minacciosa.
Lui: Ok, io vi lascio fare conoscenza. Vado ad arrotare il nuovo set di divaricatori della Foppapedretti!
E restarono solo lei e la suocera.
La tensione si taglia con un coltello.
Cecile fa scena muta. La madre le cammina intorno come uno squalo pronto ad azzannare la preda. La scruta. La sonda. Si ferma alle sue spalle e le sibila ad un orecchio: "La sai fare la parmigiana di melanzane?"
Cecile trema, ma risponde “Sì” e deglutisce.
Madre: a quanti gradi li lavi i capi neri?
Cecile: Quaratn…
La madre solleva un sopracciglio.
Cecile: Trenta!
La madre sembra riflettere. Le passa dietro con passo felpato. Raggiunge l’altro orecchio e domanda: e "ce li metti i canditi nella pastiera?"
Cecile: Solo il cedro.
Suda. Suda freddo.
La madre incalza: li stiri i calzini?
Cecile: Sì.
La madre: come le prepari le melanzane a funghetto?
Cecile: prima le metto a spugnare col sale e poi le friggo!
La madre: e i peperoni?
Cecile: gratinati nel forno!
La madre: sui maccheroni?
Cecile: parmigiano.
La madre: colletti della camicia?
Cecile: Amido!
La madre: Sette per otto?
Cecile: 48…
La madre: Beccata!
Cecile: Cazz…
Lui: Eccomi, sono tornato! Mammina è arrivato l’autista. Ti accompagno alla macchina?
La madre: Mmm… Sì, andiamo pure. Per ora qui ho finito. PER ORA! – sottolinea, con un’ultima occhiataccia alla nuora.
Si avviano entrambi alla porta. Quando si apre, la madre si volta, fissa Cecile e sussurra con sguardo malefico: Ti tengo d’occhio!
Decima sfumatura: Grigiolino
Premessa:
Dopo il terrificante incontro con la madre di Occhio di Vetro, Cecile decide di passare un pomeriggio con le amiche. Preleva Concettina e Annunziatella e se ne vanno a prendere un caffè come si deve, con tanto di cremina! Neanche dieci minuti che ha lasciato casa, che il cellulare prende a squillare all’impazzata, intasato da mail imbarazzanti di Mister Grey. E cosa fai? E io mi sento solo. E con chi sei uscita? E guarda che io sono geloso.
Una cosa che non si può.
Amica 1: Ma con chi parli.
Cecile: Con il mio fidanzato.
Amica 2: Ma come? Ti sei fidanzata e non ci dici niente?
Cecile: È stata una cosa piuttosto… improvvisa.
Amica 1: Ma raccontaci tutto! Chi è? Che fa? Com’è?
Cecile: Mah… - vaga. – Lui è… Sai quelli che…
Amica 1: Ma che lavoro fa?
Cecile: Ehm…
Amica 2: Ok, ma quanti anni ha?
Cecile: Mmm…
Amica 1: Ma te lo ricordi almeno come si chiama?
Cecile: Certo, che domande! Occhio di Vetro!
Amica 1: …
Amica 2: Ma cosa fate quando state insieme?
Cecile: Oh, tante cose noi… Noi… Mmm… Molte, moltissime cos… Aspetta, mi suona il cellulare. Pronto?
Lui: Cecile, hai mangiato?
Cecile: Mo, mo ho finito!
Lui: Cosa fai? Con chi sei? Perché non mi hai risposto ai messaggi?
Cecile: No, però tu ti devi apposare con le cervella.Tu accussì nun mi fai campà più! Senti, prendiamoci una pausa di rif…
Lui: Ah, quasi dimenticavo. Passavo per la Ford e ti ho comprato una macchina. Passavo per la Cartier e ti ho comprato una collana.
Mario il garzone: Signurì, vi è arrivato un pacco!
Cecile: Aspetta un attimo, Grey, mi è arrivata una cosa.
Cecile scarta e dentro trova la prima edizione di Orgoglio e Pregiudizio, di Emma e di Pamela e la Virtù ritrovata. Sopra un bigliettino: Dal tuo Grey.
Cecile: Ma … Ma… Ma ti saranno costate una cifra blu!
Lui: Lo so, ma io posso permettermelo!
Cecile: Ho capito, ma pure io mi posso permettere le patatine alla paprika, ma non è che svaligio la San Carlo ogni giorno! Ma come mai, poi?
Lui: Non avevi detto che collezionavi libri?
Momento di riflessione ponderata.
Cecile: Ma quella è solo la mia seconda passione. No…Ma davvero non ti ho mai parlato della mia altra passione?
Lui: Quale?
Cecile: L’ALTRA!
Lui: QUALE?
Cecile: Ma che strano! Non ti ho mai detto che colleziono ville con piscina?
Lui: Ville?
Cecile: Lo so, sono un’eccentrica.
Lui: Senti, ma che stavi dicendo prima? Prendiamoci una…? Non ho sentito.
Cecile: Prima? Ah, sì, vero. Prima… Ecco, volevo dire: prendiamoci una bella vacanza, cicci. Sei sempre così stressato! Pensaci: io, te, le palme, il mio nuovo solitario ed il vibratore che ti ho regalato. Quello a cinque velocità con il serbatoio per la nutella…
Undicesima sfumatura: Grigio bello
Premessa:
Tra alti e bassi, la relazione tra Occhio di Vetro e Cecile Bertod prosegue. Fanno da sfondo le discariche abusive di Giugliano, il chioschetto di Muss’ e Puorc di Salvatore, mozzarelle e mandolini.
Il sesso, almeno quello, sembra andare a gonfie vele. E proprio ora, come spesso avviene, i due sono impegnati in un intenso scambio di amenità da sexy shop, nella camera rossa.
Lui: Vuoi farlo?
Cecile: Sì…
Lui: Bene. Sappi che ti picchierò, ma non ti farò male.
Cecile: Te lo auguro sentitamente.
Lui: Ora vieni qui.
E le si para davanti con il suo mega carciofone rotante. Gli occhi di Cecile si fanno grossi come due mele annurche ed un rivolo di bava cola imbarazzante ad angolo bocca.
Lei si avvicina. Lui le prende i polsi.
Lui: In questo momento voglio solo legarti e scoparti fino a farti perdere i sensi. Sei pronta?
Cecile: Amo il tuo innato pragmatismo.
Lui: Le vedi le manette di ferro appese?
Cecile: Sì.
Lui: Adesso ti lego, poi ti spingo verso quella croce di legno e ti fotto senza pietà.
Cecile: Senti, lo so che magari non è il momento adatto, ma non è che potresti dirmi qual è il tuo nome di battesimo? No, perché sai, considerato quello che stiamo per fare. No, giusto perché magari…
Lui: Zitta!
Le solleva le mani, la lega e l’avvicina alla croce.Con un po’ di difficoltà, Cecile riesce ad appoggiarsi alle travi, solo che le manette sono in nichel, lei è allergica e mentre stanno lì, aggrovigliati incerca della giusta posizione per…
Cecile: No, levami ste cose, prude tutto!
Lui: No, devi dirmi la safeword!
Cecile: Ma daiiii… Levami ste cose e basta!
Lui: No, senza safeword non te le levo!
Cecile: Ma è imbarazzante!
Lui: Dilla!
Cecile: Uff… Chi è il più bravo a Biliardino? Mister Grey! Mister Grey! – con poco entusiasmo. – Ora me le levi sì o no?
Lui sbianca.
Cecile: Che è stato?
Lui: Dannazione!
Cecile: Cosa?
Lui: Cazzo!
Cecile: Ok, qualcosa che non so?
Lui: Ho perso le chiavi.
Cecile diventa blu, verde, amaranto, rosa pesca e poi inizia ad urlare in aramaico.
Cecile: Testa di ananas che non sei altro!
Lui: Ma io non so spiegarmelo, davvero!
Cecile: Come sarebbe a dire? Caccia immediatamente quelle cazzo di chiavi oppure ti giuro che la prossima visita specialistica di cui avrai bisogno sarà quella dell’endoscopista!
Lui: Ma… Ma…
Cecile: ADDESSO!
Lui: Ok, non ti scaldare. Chiamo il fabbro!
Cecile: No, come il fabbro? Grey, sono nuda!
Lui: Ma non devi preoccuparti. È una persona squisita. Non sai quante volte mi capita di doverlo chiamare per un’urgenza. Anche a Natale, l’anno scorso. Che cara persona, ha lasciato il pranzo con la famiglia e si è precipitato. Non è incredibile?
Cecile: Sono una farfalla. Sono una farfalla. Sono una farfalla giocosa. Sono in un prato verde e svolazzo tra i fiori.
Lui: Ma che fai?
Cecile: Cerco di non ucciderti.
Lui: Lo faresti davvero?
Lei lo guarda. Guarda i suoi polsi ormai gonfi, i suoi cosciotti ignudi che presto vedrà anche il fabbro e…
Cecile: Sono una farfalla. Sono una piccola, docile farfalla.
Dodicesima sclero: Grigio brutto
Premessa:
Cecile è nera. Livida. Se ne sta appesa alle travi da mezz’ora con il fabbro che cerca disperatamente di liberarla. Grey cammina in su e in giù per la stanza, chiedendosi di cosa sarà mai in grado la poco docile fanciulla, appena tornerà libera.
Fabbro: E così lavora in una merceria – cercando di fare conversazione mentre rigira il cacciavite tra le mani.
Cecile: Già… - guardando il soffitto per non ricordarsi in che pasticcio è stata messa. La cosa che più la manda in bestia, a dire il vero, non è l’essere stata trovata completamente nuda, appesa alle manette, stesa su un crocifisso. No. Quello che le fa girare veramente le balle è che quel disgraziato, avendo mandato tutto in lavanderia, non ha trovato nulla di meglio che un asciugamano di Guerre Stellari per coprirla.
Cioè, Guerre Stellari?
Se può esistere una cosa più avvilente di quella…
Fabbro: Dato che mi trovo, che ne dice se do una mano d’olio?
Grey sta per dire di sì, poi viene intercettato dallo sguardo omicida di Cecile e vira per un “Magari un’altra volta…”
Quando finalmente il fabbro va via, i due restano da soli.
Cecile vorrebbe farlo a tocchettini e darlo da mangiare al pesce rosso comprato ad Edenlandia, ma purtroppo il pesce rosso è morto perché le faceva senso e non riusciva ad avvicinarsi alla vaschetta perdargli da mangiare, così ora, l’unica cosa che può fare è di sperare che inizia soffrire di alitosi e gli si trasformi il carciofone in Vulevu vulevu vulevupatè!
(Si lo so che non si scrive così in francese, ma se permettete manco la mozzarella di bufala Vallelata è mozzarella di bufala, ma a lei nessuno le dice niente!)
Cecile: M’e vist mo? Beh, non ci fare più l’abitudine perché non mi vedi più!
Lui: Che vuoi dire?
Cecile: Che ti lascio! È finita!
Lui: Ma… Ma… Tu non puoi! Avevamo dei progetti. Dovevi ancora conoscere mio padre, mio fratello, le altre sottomesse. Avevo organizzato anche un raduno!
Cecile: Quante? Scusa, ripeti… Quante hai detto che sono?
Lui: Quindici.
Cecile: Hai… Hai avuto quindici sottomesse prima di me?
Lui: Se non consideri la mia iniziatrice.
Cecile: E chi sarebbe?
Lui: Elisa. Mi ha fatto scoprire lei il mondo del sesso estremo. Io ero il suo schiavo. Che ricordi… Avevo quindici anni.
Cecile: E ci sarebbe altro che dovrei sapere? Non so, un passato da Drag Queen, rapporti incestuosi con le barbie, una doppia vita da ballerino di polka?
Lui: Prima frequentavo locali per scambisti dove pagavo perché mi insegnassero la segreta arte di Okuto delle sette stelle di PlayBoy.
Cecile: Pure? Ok. Mi dispiace. Mister Grey, è finita.
Grey non può permetterglielo. Le afferra un braccio,la strattona e le ringhia: Non. Puoi. Abbandonarmi! Tu. Sei. Mia!
Cecile: Vir. A. Ro. Te. Ne. Devi. Andare. A.Piantare. Tenda. E. M'parat. A. Grammatica!
Fine primo capitolo. Vi aspettiamo ansiosi per il prossimo appuntamento...
Un mito!!!
RispondiEliminaa " dovrai fare il bagno a lucifero" sono scoppiata!
RispondiEliminatroppo forte Cecile
da dove ti vengono?
gina esau
La leggenda metropolitana del Molise ahahaha stupenda!!
RispondiEliminaAhahahahah la citazione di Cenerentola e il "c'è accis a salut" sono le mie parti preferite!!!
RispondiEliminaMio dio che ridere... non ce la posso fare! Sei stata fantastica.... Non riesco nemmeno a scrivere un commento decente per quanto sto ridendo!!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina<3 <3 <3 immensa Cecile e non mi riferisco alla tua taglia ??? ;)
RispondiEliminaIo MUORO ..... :-)
RispondiEliminaQuei punti interrogativi mi preoccupano XD
RispondiEliminanuuu Ceci sono un errore di sbaglio quei punti interrogativi ho scritto il commento tramite smartphone...biutta figura io sing :(
RispondiEliminaU.U aaah ecco
Eliminalol
tranqua, avevo intuito ^^
ahahahahahha non ce la faccio più dal ridere!! Cecile sei un mito xD
RispondiEliminaLa settimana prossima mettiamo la trilogia della Maxwell, ma se vi capita di leggere romanzi erotici su cui si può fare un po' di ironia ditemeli =D
RispondiEliminaFANTASTICO!! già trovo ridicole molte situazioni degli originali della Maxwell non vedo l'ora di lettere la tua versione. A quando l'uscita del tuo prossimo libro? Approfitto per farti personalmente i complimenti per "l'assistente ideale"
EliminaA gennaio uscirà in libreria Wife with benefit. Gli altri non so proprio. Dipende dalla newton. Io ti ringrazio davvero tanto, anche perché già il fatto che ogni tanto qualcuno trovi tempo per leggermi per me è sempre una sorpresa. =)
RispondiEliminaOddio, devo disabituarmi a chiamarlo così XD In realtà ora si chiama Non mi piaci ma ti amo
RispondiElimina