Cecile Bertod e l’estasi infinita: La versione di Cecile.

Buon giorno crazy,

per la spassosa rubrica La Versione di Cecile. Quando l'erotico incontra Cecile Bertod vi proponiamo la parodia di Estasi infinita di Maya Banks, che siamo sinceri si presta benissimo a questo tipo di post... vi lascio a godere di Cecile Bertod e l’estasi infinita...

Cecile: Salve, io sono Cecile.

Xander: Salve Cecile.

Cecile: Beh, è stato molto carino a invitarmi qui. Certo, sarei venuta anche senza la scorta armata e forse ho trovato un po' eccessive le manette, la benda sugli occhi e quegli strani energumeni che giravano attorno alla macchina con la lingua da fuori ma...

Xander: Era una questione di sicurezza!

Cecile: Ovvio. Che domande. Beh... Allora, mi dica, che fa di bello nella vita?

Xander: Io sono un principe!

Cecile: E rende bene?

Xander: Non mi posso lamentare.

Cecile: E che fa un principe?

Xander: Per lo più sesso di gruppo. Qualche volta esco per fare una telefonata, poi riappaio magicamente per sorprendere le mie donne mentre mi fanno le corna con il giardiniere.

Cecile: Ah...

Xander: Mi sembra turbata.

Cecile: No, è che ultimamente incontro personaggi piuttosto singolari e iniziavo a chiedermi se fosse dovuto al dosaggio sbagliato della pillola della tiroide.

Xander: Cosa, scusi?

Cecile: No, niente... Una storia lunga. Ma, tornando a noi, dunque, da quello che ho capito dovrei sostare qui per tipo sei mesi, vitto e alloggio compreso. Giusto?

Xander: Giustissimo.

Cecile: E come dovrei tenermi impegnata in questo lasso di tempo?

Xander: Per lo più aiutandoci nella gestione delle nostre incombenze.

Cecile: Potrebbe essere più specifico?

Xander: Nulla, normale amministrazione: inizieremo la mattina facendo sesso selvaggio a letto, passeremo in salotto per fare sesso selvaggio con la servitù, finiremo a letto la notte per rifare sesso selvaggio e così per sei mesi, tranne la domenica perché ho la partita di calcetto con gli amici.

Cecile: Senza nulla togliere al programma che, così, a prima vista, mostra già le sue peculiarità, ma potrebbe farmi capire cosa intende per servitù? No, perché magari detta così uno fraintende e... E, mi creda, dopo recenti esperienze con pinzettatrici, fascette e perforatrici elettriche tendo al paranoico.

Xander: Ma non le ho ancora presentato la servitù?

Cecile: Deve esserle sfuggito.

Xander: Ecco, questi sono Nico, Garon e Sebastian.

E in una nuvoletta zuccherosa compaiono tre bestioni di quattro metri l'uno con enormi carciofoni in bella vista tutti intorno al tavolo.

Cecile: Ehm... salve - facendo ciao ciao con la manina.

Xander: Questi sono i miei più fidati collaboratori. Con loro condivido tutto.

Cecile: Sì, in effetti iniziavo ad averne il sentore.

Xander: Bene, allora se le formalità sono state espletate, potremmo passare al programma intensivo settimanale, che ne dice?

Cecile guarda a turno i bestioni. Uno tra tutti si inginocchia ai suoi piedi e inizia a trafficare con i polsini della camicia.

Cecile: E lei deve essere Luca...

Garon: No, io sono Garon.

Cecile: Ah, giusto, Garon. Lui è Luca...- indicando quello alla sua sinistra che regge una scatola infiocchettata di cui inizia a intuire il contenuto.

Garon: No. Quello è Nico! - seccato.

Cecile: E l'altro è ... è...

Sebastian: Sebastian! Salve! Io sono Sebastian, ho ventinove anni e amo la pesca subacquea- presentandosi.

Cecile: Ma non c'era anche uno che si chiamava Luca? Tutti si guardano tra loro meditando.

Xander: No, mi sembra di no. Come si chiamava il pasticcere?

Garon: Mark... Sì, mi sembra Mark.

Xander: Va bene un Mark? In alternativa ho due doppioni Tobia e un Gennaro.

Cecile: No, direi che per il momento siamo già abbastanza così.

Alla prossima, Cecile Bertod