giovedì 21 maggio 2015

Il nostro piccolo istante di Irene Pastorelli. Recensione in anteprima

Ciao Crazy,
oggi per voi in anteprima la recensione de Il nostro piccolo istante, primo capitolo della duologia self published In the name of love di Irene Pastorelli. Se amate immergervi nel calore del romanticismo, nelle sue noti dolci, nelle sue linee sfumate e nelle sue parole di altri tempi, vi consiglio di continuare a leggere, perché toccherete con mano le emozioni di un piccolo istante, quello di Lorena ed Emanuele, ma sarà abbastanza da durare in eterno come nelle favole?



Duologia In the name of love

1. Il nostro piccolo istante

2. ( inedito)

Autrice: Irene Pastorelli

Uscita: 21 Maggio

Genere: new adult


C’era un volta una ragazza che dell’amore non sapeva nulla e un ragazzo, che della vita, sapeva sin troppo. Quando Lorena incontra per la prima volta Emanuele, vive da sempre una sola vera passione: il disegno. Matricola all’Accademia di belle arti, non conosce nulla all’infuori del suo angolo di paradiso fatto di tele immacolate e colori di ogni genere, quasi sapesse fare solo quello da sempre. Ma tutte le sue certezze crollano al primo sguardo luminoso di lui. Immediatamente si accorge di essere attratta da un ragazzo che non ha mai visto prima e che sembra essere incappato nel giardino di casa sua per sbaglio. Cosa succede quando due persone totalmente estranee hanno un’affinità così forte? Ben presto, però, i due si troveranno a dover aiutare Giacomo, il fratello di Lorena. E a quel punto chi potrà salvarli da loro stessi?






Questo libro racconta una favola, una storia di un amore, della sua nascita e degli ostacoli che affronta per poter crescere: quindi vorrei parlarvi di questo libro, raccontandovi la favola al suo interno. Si può fare? Beh, ci proviamo lo stesso.

C’era una volta Lorena..
..una ragazza come tante: amava il sole, la sua amaca,  i suoi spazi. Quando non si occupava dei suoi doveri scolastici, disegnare, dipingere e dare vita alla sua arte, si lasciava trasportare in mondi e in storie lontane, quelle dei suoi romanzi preferiti.
Non si sarebbe mai aspettata che il suo principe avesse una folta chioma scura, un’aria tormentata, degli occhi blu intensi e tanti, tanti anelli alle dita. Non si sarebbe aspettata che il suo principe fosse in realtà un pirata, pronto a derubarla del tesoro più grande, il suo cuore.

Ma la storia la lascio leggerla a voi.
Il nostro piccolo istante è un libro, a mio avviso, un po’ complesso da leggere: questo perché il lettore viene messo in contatto con le emozioni di Lorena. Lei è una ragazza non ancora ventenne, che vive la sua vita senza andare mai oltre: è una brava ragazza, studia, qualche volta si vede con Guido, un amico del fratello, segue la sua routine quotidiana seguendo sempre le regole. 
on ha mai fatto un passo falso, né ha mai rischiato, non si è mai messa in discussione. Quello che non si aspetta è Emanuele, lui che con il suo fascino misterioso riesce a compromettere le sue certezze, o forse quelle che credeva certezze. Per la prima volta si ritrova a dover fare i conti con la sua insicurezza, con le sue emozioni. E proprio quando fa pace con i suoi sentimenti, capisce che l’amore è molto più complesso di quanto crede.
L’amore può essere unilaterale, ma quando lo è fa male; e quando si ama si pensa sempre in positivo, e a volte si creano illusioni per celare il dolore che cerca di farsi strada; amare qualcuno implica farlo investendo se stessi, e non solo una parte, e questo significa che quando l’Amore ferisce ti colpisce in pieno e ovunque, nel modo più doloroso possibile. Mentre Lorena ha ancora tanto da imparare sull’amore, Emanuele invece ne ha avuto già troppe di lezioni in merito: la situazione familiare di questo uomo (trentenne) e stata compromessa fin da quando ne abbia memoria. Per un bambino, un ragazzo ed un uomo, crescere senza avere accanto la figura paterna ha delle conseguenze: non ha, innanzitutto, un modello da seguire per rapportasi all’altro sesso, ma soprattutto è una mancanza che segna il suo comportamento futuro. Emanuele è un uomo cresciuto troppo in fretta, tanto da essere rimasto un bambino sul piano emotivo. Lui evita tutto ciò che può complicarsi, fino a quando non incontra Lorena. Nonostante il tormento che avvolge Emanuele e l’insicurezza della giovane Lorena, nasce qualcosa di più grande di loro, qualcosa che combatte contro loro stessi per poter liberarsi.

Mi donava quello che poteva offrire.
Il suo tempo migliore e il suo mondo.
Un mondo che in quelle ore avevo maledettamente amato e adorato.

La loro alchimia è dolce e passionale, ha una sfumatura tenue, ed è fatta di parole antiche. Non posso scriverlo a parole, perchè solo leggendolo si può capire realmente l’emozione che suscita.
Leggere questo libro è come  stendersi sul pavimento semifresco in un’estate torrida, mentre i capelli si incollano alla fronte sudata, e fuori non si sentono altro che cicale, con le finestre aperte dalle quali entra quella luce tipica d’agosto, e magari di tanto in tanto il venticello fa alzare le tende.
Quest’ultima cosa che ho scritto avrà suscitato in voi qualche punto interrogativo, immagino. Mi spiego: questo libro non è per tutti: è una storia che ha i suoi tempi, le proprie sfumature, non è per quelle lettrici che amano andare subito al sodo, all’azione, ma per quelle che amano lasciarsi cullare dalla dolcezza dell’amore, ed in particolare da quell’amore agli albori.
La storia è immersa in un contesto altrettanto emotivo: Lorena frequenta L’Accademia di belle arti, le bastano un foglio ed una matita per esprimere le proprie emozioni, i propri dubbi, i propri desideri. Le bastano poche linee per lasciare sul foglio una parte di se stessa; Emanuele ha un rapporto viscerale con le parole, parole che ritroviamo nelle sue espressioni o sulle pareti della sua camera, o ancora in tutti i libri che riempiono la sua casa, la sua vita, il suo tempo.
Per quanto riguarda lo stile, la Pastorelli immerge immediatamente il lettore nella bolla di romanticismo dell’intera storia. Già dall’inizio si comprende il ritmo della scrittura utilizzato: questa risulta lenta nella prima parte del libro, ed acquista un po’ di tono nella seconda, ma come ho detto in precedenza è una storia con i suoi tempi, e per qualche lettore abituato a certi romanzi (con colpi di scena, o ambientati in luoghi dove la vita è più frenetica, o comunque più vivaci, con un certo ritmo), potrebbe risultare una lettura un po’ pesante e troppo fiacca. Perfetta è invece per chi ama innamorarsi dell’amore, e ama crogiolarsi in ogni sua fase. Se dovessi trovare un difetto, direi che la parte descrittiva, delle emozioni di Lorena, a volte risulta troppa, avrei voluto leggere più dialoghi .

In generale l’ho trovata una lettura piacevole, e naturalmente leggerò il seguito, anche se preferirei leggerlo dal pov di Emanuele, o almeno da un doppio pov.
Quindi, concludo chiamando a raccolta tutte le lettrici romantiche che hanno voglia di perdersi nelle parole di una favola dei nostri tempi, per scoprire se ancora una volta il principe-pirata è ancora colui che ci ruba il cuore e lo custodisce, colui che ci salva nonostante debba salvare anche se stesso.

E tutte le lettrici vissero felici.. fino ai Ringraziamenti,

Cinzia.




2 commenti:

  1. Amo il romanticismo e le storie che si evolvono pian piano, questo romanzo fa al caso mio, corro subito a prenderlo *_*

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  2. Grazie infinite per la recensione. A Cinzia e allo staff Crazy ;)

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