Ciao Crazy,
oggi per voi in anteprima la recensione de Il nostro
piccolo istante, primo capitolo della duologia self published In the name of
love di Irene Pastorelli. Se amate immergervi nel calore del romanticismo,
nelle sue noti dolci, nelle sue linee sfumate e nelle sue parole di altri
tempi, vi consiglio di continuare a leggere, perché toccherete con mano le
emozioni di un piccolo istante, quello di Lorena ed Emanuele, ma sarà
abbastanza da durare in eterno come nelle favole?
1. Il nostro piccolo istante
2. ( inedito)
Autrice: Irene Pastorelli
Uscita: 21 Maggio
Genere: new adult
C’era un volta una ragazza che dell’amore non sapeva
nulla e un ragazzo, che della vita, sapeva sin troppo. Quando Lorena incontra
per la prima volta Emanuele, vive da sempre una sola vera passione: il disegno.
Matricola all’Accademia di belle arti, non conosce nulla all’infuori del suo
angolo di paradiso fatto di tele immacolate e colori di ogni genere, quasi
sapesse fare solo quello da sempre. Ma tutte le sue certezze crollano al primo
sguardo luminoso di lui. Immediatamente si accorge di essere attratta da un
ragazzo che non ha mai visto prima e che sembra essere incappato nel giardino
di casa sua per sbaglio. Cosa succede quando due persone totalmente estranee
hanno un’affinità così forte? Ben presto, però, i due si troveranno a dover
aiutare Giacomo, il fratello di Lorena. E a quel punto chi potrà salvarli da
loro stessi?
Questo libro racconta una favola, una storia di un amore,
della sua nascita e degli ostacoli che affronta per poter crescere: quindi
vorrei parlarvi di questo libro, raccontandovi la favola al suo interno. Si può
fare? Beh, ci proviamo lo stesso.
C’era una volta Lorena..
..una ragazza come tante: amava il sole, la sua
amaca, i suoi spazi. Quando non si
occupava dei suoi doveri scolastici, disegnare, dipingere e dare vita alla sua
arte, si lasciava trasportare in mondi e in storie lontane, quelle dei suoi
romanzi preferiti.
Non si sarebbe mai aspettata che il suo principe avesse
una folta chioma scura, un’aria tormentata, degli occhi blu intensi e tanti,
tanti anelli alle dita. Non si sarebbe aspettata che il suo principe fosse in
realtà un pirata, pronto a derubarla del tesoro più grande, il suo cuore.
Il nostro piccolo istante è un libro, a mio avviso, un
po’ complesso da leggere: questo perché il lettore viene messo in contatto con
le emozioni di Lorena. Lei è una ragazza non ancora ventenne, che vive la sua
vita senza andare mai oltre: è una brava ragazza, studia, qualche volta si vede
con Guido, un amico del fratello, segue la sua routine quotidiana seguendo
sempre le regole.
on ha mai fatto un passo falso, né ha mai rischiato, non si
è mai messa in discussione. Quello che non si aspetta è Emanuele, lui che con
il suo fascino misterioso riesce a compromettere le sue certezze, o forse
quelle che credeva certezze. Per la prima volta si ritrova a dover fare i conti
con la sua insicurezza, con le sue emozioni. E proprio quando fa pace con i
suoi sentimenti, capisce che l’amore è molto più complesso di quanto crede.
L’amore può essere unilaterale, ma quando lo è fa male; e
quando si ama si pensa sempre in positivo, e a volte si creano illusioni per
celare il dolore che cerca di farsi strada; amare qualcuno implica farlo
investendo se stessi, e non solo una parte, e questo significa che quando
l’Amore ferisce ti colpisce in pieno e ovunque, nel modo più doloroso
possibile. Mentre Lorena ha ancora tanto da imparare sull’amore, Emanuele
invece ne ha avuto già troppe di lezioni in merito: la situazione familiare di
questo uomo (trentenne) e stata compromessa fin da quando ne abbia memoria. Per
un bambino, un ragazzo ed un uomo, crescere senza avere accanto la figura
paterna ha delle conseguenze: non ha, innanzitutto, un modello da seguire per
rapportasi all’altro sesso, ma soprattutto è una mancanza che segna il suo
comportamento futuro. Emanuele è un uomo cresciuto troppo in fretta, tanto da
essere rimasto un bambino sul piano emotivo. Lui evita tutto ciò che può
complicarsi, fino a quando non incontra Lorena. Nonostante il tormento che
avvolge Emanuele e l’insicurezza della giovane Lorena, nasce qualcosa di più
grande di loro, qualcosa che combatte contro loro stessi per poter liberarsi.
Mi donava quello che poteva offrire.
Il suo tempo migliore e il suo mondo.
Un mondo che in quelle ore avevo maledettamente amato e
adorato.
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La loro alchimia è dolce e passionale, ha una sfumatura
tenue, ed è fatta di parole antiche. Non posso scriverlo a parole, perchè solo
leggendolo si può capire realmente l’emozione che suscita.
Leggere questo libro è come stendersi sul pavimento semifresco in un’estate
torrida, mentre i capelli si incollano alla fronte sudata, e fuori non si
sentono altro che cicale, con le finestre aperte dalle quali entra quella luce
tipica d’agosto, e magari di tanto in tanto il venticello fa alzare le tende.
Quest’ultima cosa che ho scritto avrà suscitato in voi
qualche punto interrogativo, immagino. Mi spiego: questo libro non è per tutti:
è una storia che ha i suoi tempi, le proprie sfumature, non è per quelle
lettrici che amano andare subito al sodo, all’azione, ma per quelle che amano
lasciarsi cullare dalla dolcezza dell’amore, ed in particolare da quell’amore
agli albori.
La storia è immersa in un contesto altrettanto emotivo:
Lorena frequenta L’Accademia di belle arti, le bastano un foglio ed una matita
per esprimere le proprie emozioni, i propri dubbi, i propri desideri. Le
bastano poche linee per lasciare sul foglio una parte di se stessa; Emanuele ha
un rapporto viscerale con le parole, parole che ritroviamo nelle sue
espressioni o sulle pareti della sua camera, o ancora in tutti i libri che
riempiono la sua casa, la sua vita, il suo tempo.
Per quanto riguarda lo stile, la Pastorelli immerge
immediatamente il lettore nella bolla di romanticismo dell’intera storia. Già
dall’inizio si comprende il ritmo della scrittura utilizzato: questa risulta
lenta nella prima parte del libro, ed acquista un po’ di tono nella seconda, ma
come ho detto in precedenza è una storia con i suoi tempi, e per qualche
lettore abituato a certi romanzi (con colpi di scena, o ambientati in luoghi dove
la vita è più frenetica, o comunque più vivaci, con un certo ritmo), potrebbe
risultare una lettura un po’ pesante e troppo fiacca. Perfetta è invece per chi
ama innamorarsi dell’amore, e ama crogiolarsi in ogni sua fase. Se dovessi
trovare un difetto, direi che la parte descrittiva, delle emozioni di Lorena, a
volte risulta troppa, avrei voluto leggere più dialoghi .
In generale l’ho trovata una lettura piacevole, e
naturalmente leggerò il seguito, anche se preferirei leggerlo dal pov di
Emanuele, o almeno da un doppio pov.
Quindi, concludo chiamando a raccolta tutte le lettrici
romantiche che hanno voglia di perdersi nelle parole di una favola dei nostri
tempi, per scoprire se ancora una volta il principe-pirata è ancora colui che
ci ruba il cuore e lo custodisce, colui che ci salva nonostante debba salvare
anche se stesso.
E tutte le lettrici vissero felici.. fino ai
Ringraziamenti,
Cinzia.
Amo il romanticismo e le storie che si evolvono pian piano, questo romanzo fa al caso mio, corro subito a prenderlo *_*
RispondiEliminaGrazie infinite per la recensione. A Cinzia e allo staff Crazy ;)
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