lunedì 13 luglio 2020

Baby girl di Audrey Carlan, recensione

Ciao Crazy
Baby girl di Audrey Carlan è il libro di cui vi parlo oggi. Si tratta del primo capitolo dell’ultimissima serie di stand alone firmata dall’autrice di Calendar girl e della serie Trinity che stavolta ci porta nel mondo dei club di motociclisti americani e ci regala quattro storie d’amore diverse, intense e un po’ sopra le righe legate al club Hero’s Pride. In questo primo romanzo scopriamo la storia di Shay O’Donnell, figlia del presidente del club, amata e coccolata da tutti i membri ma che non ha davvero niente del classico cliché della principessina, è una motociclista tosta e determinata. Quando si unisce al club Taggart “Rex” Crawford, proveniente da un gruppo gemello della California, tra di loro è amore a prima vista, ma Shay è intoccabile per Rex, dovrà solo trovare il modo di reclamarla senza farsi cacciare o uccidere dai suoi “fratelli”. Siete pronte a partire, capelli al vento, in sella ad una rombante Harley ed entrare nel mondo un po’ tribale e decisamente singolare dei Motor club americani? È ora di accendere il motore!





Baby. Girl di [Audrey Carlan]Serie: Biker Beauties #1

Titolo: Baby girl (Biker babe)

Autore: Audrey Carlan

Editore: Newton Compton

Data: 2 luglio 2020

Genere: Contemporary Romance

Categoria: insta-love/ MC romance

Narrazione: prima persona pov alternati

Finale: conclusivo



Shay O’Donnell è una principessa moderna, come figlia del presidente di un club di motociclisti dell’Oregon, l’Hero’s Pride MC è cresciuta coccolata da tutti i membri del gruppo ma è tutt’altro che una ragazza viziata. È una motociclista tosta e sexy, determinata e sicura di se, non ha bisogno del club per affermarsi o difendersi, ma è comunque profondamente legata alla sua grande famiglia allargata. Adora suo padre Riot e sua madre Mags, ed ha un legame tutto speciale con suo fratello gemello Shane, ma ogni membro del club le porta rispetto e le dimostra affetto. Nel club sono in arrivo cambiamenti, in particolare è in arrivo un nuovo membro dal club affiliato della California, che dovrà prendere il posto del Vice presidente deceduto da poco. Si tratta di Taggart “T-Rex” Crawford, una montagna di muscoli ringhianti in sella ad una Harley pronto a prendere il suo posto nel club e a lasciarsi alle spalle il passato. Quando Rex vede Shay per la prima volta lei sta respingendo un ex fidanzato che è diventato eccessivamente molesto, così non può fare altro che correre in suo aiuto e dare una severa lezione al malcapitato. Tra i due giovani è amore a prima vista, è un’esplosione violenta e improvvisa, di certo inaspettata, ma non priva di complicazioni. Perché Shay è intoccabile per Rex, lei non esce con i ragazzi del club, e nessuno può mancarle di rispetto senza dover affrontare le dure conseguenze del suo gesto. Ma a Rex non importa, quella donna deve essere sua e la reclamerà davanti al mondo senza temere quello che dovrà sopportare per averla.

Eccoci qui, mie care Crazy, a parlare di questa nuova serie di questa autrice che ho avuto il piacere di conoscere personalmente al Rare l’anno scorso e che è una persona adorabile; stavolta ha abbandonato il mondo patinato delle e degli escort di lusso o un argomento drammatico come quello della violenza di genere per farci entrare nell’universo complesso e pieno di ritualità dei club di motociclisti americani con una quadrilogia di romanzi scritti con la sua solita bravura nel delineare i personaggi e contestualizzarli in maniera perfetta. Quindi, forse, il fatto che questa storia non mi ha colpito particolarmente è dovuto all’ambientazione, ai caratteri dei personaggi, o magari alla superficialità con la quale viene raccontato un mondo così articolato, pieno di rituali, di regole,  a tratti quasi tribale, che in un romanzo sostanzialmente breve non ha abbastanza spazio per rendere pienamente la sua complessità. Mi è sembrato tutto troppo frettoloso, poco sviluppato, talmente superficiale da diventare comico; in pratica si risolve tutto con poche parole: lei è tosta, lui di più, lui arriva e si innamora, lei lo vede e si innamora, Oh però non possiamo amarci, sei un motociclista! Chi se ne frega io ti voglio lo stesso e ti prendo! Ok, sono tua! Ma paparino e gemellino non vogliono.. e allora io mi faccio pestare a sangue per dimostrare di essere degno di scoparti come meglio credo! Ah, allora va bene, però non farti male! E qui mi fermo, ma vi assicuro che c’è davvero poco altro da raccontare. Mi sarei aspettata forse qualcosa di diverso, di più approfondito, invece il quadro che ne esce è quello di una macchietta talmente inverosimile da sembrare un fumetto di serie B, magari disegnato benissimo, ma con una trama davvero misera.

“Cazzo, è bellissima. Bella in quel modo che un uomo non riesce mai a superare, per cui sanguina nel giro di un secondo. Il tipo di donna che un uomo si pente di lasciare nel letto prima di andare a lavorare ma che diventa anche la sua ragione per tornare a casa la notte. Una di primissima categoria.”

Di suo Shay non è un brutto personaggio, è un fiore d’acciaio cresciuto tra pistoni e giunti cardanici che ha sentito più l’odore della benzina che quello dei profumi costosi e nonostante questo è femminile e sexy, la compagna perfetta per un motociclista cazzuto, ma nella folle corsa che è la trama di questo romanzo anche lei alla fine arriva senza fiato. Rex è davvero troppo pompato per non sembrare la caricatura del motociclista grande grosso e con gli attributi di un elefante, con modi da troglodita e la libido di un ergastolano in licenza, no Audrey, mi dispiace, ma così fa solo ridere, per non dire che diventa quasi fastidioso, tu sei capace di dare vita a personaggi maschili davvero migliori di questo, speriamo che Shane, il protagonista del prossimo romanzo della serie sia migliore, ma da quello che si è visto qui temo un’altra macchietta. Non conosco approfonditamente il mondo MC, ma quando l’ho incontrato in questi anni in tanti libri avevo trovato davvero un’atmosfera completamente diversa, qui sembra tutto finto, esasperato, questi motociclisti alla fine sono troppo buoni per essere veri, troppo politicamente corretti, in una parola fasulli. Rimando al prossimo romanzo la Carlan, alla quale continuerò a dare attenzione in virtù dei suoi libri passati, ma per quanto riguarda questo libro il mio giudizio è no, grazie.
A presto.

Zia D.







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