Ciao Crazy,
continua la serie Blackstone di J.L. Drake con il secondo della serie Blackstone. Non voglio dimenticarti edito Newton Compton in uscita il 27 luglio. Torna la squadra di agenti speciali Blackstone con missioni da cardiopalma, una pazza famiglia allargata e questa volta un amore che ha il sapore delle seconde possibilità.
Serie: Blackstone #2
Titolo: Non voglio dimenticarti (Escape)
Autore: J. L. Drake
Data: 27 luglio
Editore: Newton Compton
Genere: contemporany romance
Categoria: military romance
Narrazione: prima persona, doppio pov
Finale: No cliffhanger
Eravamo di nuovo di nuovo in missione…
È stata una battaglia senza esclusione di colpi, con il cartello, a disinnescare bombe e cercare di restare vivi mentre salvavamo le vite degli altri. Dieci anni fa ho preso la decisione migliore e peggiore della mia vita. Mi sono arruolato e ho lasciato l’unica donna che abbia mai amato, Lexi. Quando sono tornato a casa, anni dopo, mi hanno detto che frequentava il capo di una gang locale, gli Almas Perdidas, e che non voleva avere più niente a che fare con me. Poi Lexi è stata picchiata per non aver seguito le regole, e io ho cercato di ricordarle quello che avevamo, cosa eravamo insieme. Ma non ha voluto ascoltarmi. E ho scoperto che custodiva un segreto che avrebbe portato spargimenti di sangue. Dovevo prendere una decisione. Andarmene e continuare la mia vita di soldato o restare e combattere per la donna che amavo, e aiutarla a fuggire.
Brandon Keith, per gli amici Keith è un giocatore di hockey che appena diciottenne tra i banchi di scuola incontra l’amore della sua vita, ma quando prende la decisione di arruolarsi cambia la sua vita e quella della persona più importante per lui per sempre. Si dice che l’amore possa sconfiggere tutto anche la lontananza, ma Lexi non la pensava così quando il ragazzo che ama decide di partire per una missione in una terra dimenticata da Dio e al momento del bisogno quella lontananza diventa impossibile da sopportare spezzando quel filo immaginario che teneva in piedi la loro vita insieme.
Sentii una scintilla scoccare tra noi due. Svelare a qualcuno i tuoi segreti più nascosti poteva cambiare i tuoi sentimenti e il modo in cui vedevi l’altra persona. Mi scostai per guardarlo e mi accorsi che aggrottava la fronte. Sembrava confuso, finché non si accorse de desiderio che avevo scritto in faccia.
Con questo secondo volume ero partita quasi senza aspettative, in ricordo di quello che era stato il libro precedente. Ho inizialmente avuto modo di ricredermi con un principio che mi ha coinvolta raccontando di uno spazio temporale antecedente, la narrazione del primo periodo in cui i protagonisti si sono conosciuti dà un incentivo a voler conoscere gli avvenimenti futuri. Ma se questo primo flashback l’ho apprezzato, non è stato lo stesso per i successivi inseriti nella storia presente come delle visioni che a tratti mi hanno confusa essendo talmente repentini da portarmi a rileggere il pezzo precedente per capire lo sbalzo temporale.
Il movimento delle sue labbra mi ipnotizzava. La spinsi contro il muro e le sollevai il mento. Non le diedi il tempo di protestare: premetti la bocca sulla sua e mi parve di avere di nuovo diciassette anni.
C’è stata una vera e propria discesa ancora prima di arrivare alla metà del libro. Avevo compreso le ragioni del dolore di Lexi ma a un certo punto la ragione non è stata più dalla sua e la sua testardaggine è diventata irritante quando si è invischiata in un circolo distruttivo che le si è ritorto contro, nonostante avesse tutte le possibilità per evitarlo. Keith si può definire un maschio beta più che alpha, da un agente speciale mi aspetto azione nel momento del bisogno ma lui è stato più spettatore che partecipante. Qualcosa che avrebbe dato un andamento diverso alla storia poteva essere una narrazione più concentrata sulla storia dei protagonisti che a tratti sembra lasciata indietro rispetto a quella che doveva fare da ‘contorno’. Il personaggio più interessante in pratica è stata sua nonna e le quattro sorelle che sono tutte un tipo e ti strappano qualche risata. E che dire della fine che mi ha vista divisa tra il ridere della situazione o lanciare il kindle dalla finestra (non l’ho fatto, ci tengo troppo).
Un bacio!
Luigia
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