vorrei parlarvi di un romanzo un po’ particolare: perché l’amore non si
racconta solo con parole, ma anche con le mani. Le tue mani mi parlano
d’amore, primo romanzo di Angela Castiello, disponibile da oggi su Amazon, con il quale vuole contribuire
alla diffusione di un mondo a noi parallelo, che molti non conoscono, e altri
vogliono ignorare. Con una romantica storia d’amore, questo libro ci apre le
porte, ma anche la mente, ad una lingua: la LIS.
Titolo: Le tue mani mi parlano d’amore
Autore: Angela Castiello
Data: 12 giugno 2015
Editore: Butterfly Edizioni
Genere: contemporary romance
Voglio sentire le tue mani sul mio corpo che mi parlano
di te e io con le mie labbra, sulla tua pelle, voglio raccontarti di me.
Non c'era bisogno che parlassi. Mi hai abbracciato il
cuore con il tuo sorriso.
William è un ragazzo attraente, circondato da amici e
persone che lo amano, sempre attento alla felicità di chi vive al suo fianco.
Lavora nell'agenzia pubblicitaria di un amico ma sa già che non è quello il suo
posto nel mondo. Come nel lavoro, anche nella vita sentimentale non riesce a
trovare un punto fermo e vaga di donna in donna, di letto in letto, senza
destinazione. La verità di ogni sua incertezza riposa in un atroce dolore che
ha segnato la sua infanzia: l'abbandono da parte del padre quando sua madre
stava lottando per la vita. Soltanto l'incontro con Tina, dolce ragazza sorda,
che gli fa scoprire l'affascinante lingua dei segni, riuscirà a sciogliere il
ghiaccio che ha nel cuore e a consegnargli la chiave del perdono. Angela
Castiello racconta una storia di amore e dolore, coraggio e viltà, con
pennellate delicate e tenui. Perché talvolta l'amore non ha voce, ma un dolce
silenzio descritto dall'armonia delle mani e dalla profondità degli sguardi.
Il titolo di questo libro racchiude ciò che l’autrice vuole trasmettere. Come
possiamo comunicare con una persona quando non abbiamo parole, o non abbiamo
voce, o ancora non abbiamo la possibilità di farci sentire?
William è un uomo senza più stimoli, il classico tipo che evita le relazioni
serie, che lavora e che vive delle sue abitudini. La sua anima è malata, è
affetta da una sofferenza che porta con se da anni, da quando suo padre ha
lasciato, in un momento delicato, lui e sua madre, per un’altra donna. Ogni
giorno porta con se il suo carico di rabbia e risentimento, riuscendo a
soffocare il bisogno di avere qualcuno.
Tutto si confonde quando davanti ad una ludoteca vede Tina. Una bellezza al
naturale, il cui sorriso lascia senza fiato. Quello tra William e Tina è un
amore dolce che in poco tempo travolge entrambi.
William scopre finalmente il grande potere dell’amore, quello in grado di
mettere ogni cosa a suo posto e di riportare equilibrio e serenità nella
propria vita.
Tina è una ragazza bella, solare e determinata. Determinata a far capire al
mondo che l’udito, e la mancanza dello stesso, non è una disabilità: la
disabilità è il muro che noi costruiamo intorno a ciò che non conosciamo.
L’essere sorda, non limita Tina, ne William, a percorrere una strada insieme:
certo possono sempre esserci delle incomprensioni, ma ciò non vale per tutte le
persone?
La storia d’amore che la Castiello ci propone ci racconta di quanto i
sentimenti sono più forti dei pregiudizi, di quanto possano lenire i dolori e
superare gli ostacoli che sembrano insormontabili. Ma “Le tue mani mi parlano
d’amore” non è solo questo. Il forte messaggio che trasmette è che dobbiamo
conoscere, dobbiamo voler conoscere e far conoscere. Comunicare è una delle
cose più semplici e basilari che l’essere umano compie. Ma per comunicare
abbiamo bisogno di conoscere “come” farlo. Chi di noi conosce il termine LIS?
La LIS è la Lingua dei Segni Italiana, e sarò sincera.. non conoscevo il
termine. Il problema più grande è quello della disinformazione, e questo libro
ci spinge ad informarci (tanto che la sottoscritta è andata subito su youtube
in cerca di video sulla LIS).
A parte la storia d’amore tra due persone che
nonostante le proprie diversità si amano abbastanza da sforzarsi per stare
insieme (.. ps. Diversi? Ognuno di noi è diverso a suo modo!), questo libro ci
apre le porte sul tema della sordità e dell’impatto che ha su di noi. Chi non è
sordo, non si pone alcun problema fino a quando non si ritrova davanti una
persona che invece lo è: magari potrà chiedersi in che modo potrebbe farsi
capire, o se si sente a disagio a stare con qualcuno che invece non ha
problemi, o come comportarsi, se provarci o ignorare la situazione. E..
purtroppo ignorare è l’opzione che scelgono in molti. Sapete qual è il
problema? E’ che lui non si fa alcun problema se non quello di come reagiremo
noi. Dobbiamo imparare ad eliminare i pregiudizi, e iniziare ad informarci,
solo cosi i si superano gli ostacoli. E questo è ciò che propone Tina con il
suo progetto per la ludoteca: un luogo di incontro per bambini di udenti e
non-, dove si possa imparare, conoscere e comunicare. Ed è proprio dai più piccoli
che bisogna iniziare, perché sono la nostra speranza di un futuro migliore,
oltre al avere capacità di adattamento migliori di quella degli adulti.
Ultimo ma non meno importante è il rapporto tra William ed il padre: ho avuto tante occasioni per versare qualche lacrime, ma hanno scelto proprio questi passaggi per uscire fuori. Amare, e poi odiare profondamente il proprio padre, è qualcosa che può toccarci talmente nel profondo da rimanere una ferita sempre aperta. Ed è solo perdonando che si può alleviare il dolore. Ma quanto ci costa perdonare? E’ semplice dire “ti perdono”, ma non è lo stesso farlo, soprattutto quando si tratta di un dolore che ci ha corroso tanto e per molto tempo.
Un libro colmo di spunti su cui riflettere, domande da porsi e risposte da cercare. Si tratta di un romanzo breve ma intenso. All’inizio un po’ lento, fino a quando gli eventi diventano tali da ingranare la marcia, ed il libro finisce. Mi aspettavo una storia d’amore costruita meglio, ma ciò che ha prevalso alla fine è stata l’emotività del rapporto padre-figlio, ed il messaggio che l’autrice ha esplicitamente voluto sottolineare, cioè la diffusione della conoscenza di questo tema. Spero che il contributo di questo libro possa essere incisivo, seppur nel suo piccolo.
Buona lettura, Cinzia.
Ultimo ma non meno importante è il rapporto tra William ed il padre: ho avuto tante occasioni per versare qualche lacrime, ma hanno scelto proprio questi passaggi per uscire fuori. Amare, e poi odiare profondamente il proprio padre, è qualcosa che può toccarci talmente nel profondo da rimanere una ferita sempre aperta. Ed è solo perdonando che si può alleviare il dolore. Ma quanto ci costa perdonare? E’ semplice dire “ti perdono”, ma non è lo stesso farlo, soprattutto quando si tratta di un dolore che ci ha corroso tanto e per molto tempo.
Un libro colmo di spunti su cui riflettere, domande da porsi e risposte da cercare. Si tratta di un romanzo breve ma intenso. All’inizio un po’ lento, fino a quando gli eventi diventano tali da ingranare la marcia, ed il libro finisce. Mi aspettavo una storia d’amore costruita meglio, ma ciò che ha prevalso alla fine è stata l’emotività del rapporto padre-figlio, ed il messaggio che l’autrice ha esplicitamente voluto sottolineare, cioè la diffusione della conoscenza di questo tema. Spero che il contributo di questo libro possa essere incisivo, seppur nel suo piccolo.
Buona lettura, Cinzia.
io l'ho amato, ho avuto il piacere di leggerlo in anteprima e mi è piaciuto moltissimo :)
RispondiEliminaMaaaa non si trova su kobo ��������
RispondiElimina