Buonasera Crazy,
nell’attesa della pubblicazione di Insieme a te di Sylvia Day, quinto capitolo della serie Crossfire, che in Italia purtroppo è slittata di quindici giorni dal 5 al 19 Aprile, consoliamoci con l’ennesimo estratto che Sylvia Day ha regalato a tutti i suoi lettori facendolo pubblicare non nel suo sito stavolta, ma da un celebre blog letterario americano. È per celebrare il compleanno di Eva che è il 19 Febbraio e infatti è stato postato proprio in quella data.
Stavolta non è un altro pezzetto del primo capitolo ma un pezzo diverso che ci racconta una telefonata tra Asso e il suo Angelo e poi ci fa vedere Eva che decide di fare un nuovo cambiamento.. siamo curiose di sapere di cosa si tratta. Ecco tradotto per voi dal Team l’estratto per il compleanno di Eva da Insieme a te di Sylvia Day.
Estratto per il compleanno di Eva
Allungai la mano verso il telefono sul comodino per chiamare mia madre quando il volto di Gideon accese il mio schermo. “Hey,” risposi.
“Come sta andando la tua mattinata?”
Mi stimolava sentire il suo tono arrotondato da uomo d’affari. La mente di mio marito era sul pezzo, ma lui comunque pensava a me.
“Sono appena rotolata giù dal letto, quindi non lo posso davvero dire. E la tua? Hai finito di comprare ogni cosa di Manhattan?”
“Non ancora. Devo lasciare qualcosa per la concorrenza. Altrimenti dove sta il divertimento?
“Tu ami davvero i tuoi concorrenti.” Mi diressi verso il bagno, il mio sguardo scivolò sulla vasca prima di dirigersi verso la doccia. Il solo pensare a mio marito nudo e bagnato mi faceva eccitare. “Cosa pensi che sarebbe potuto succedere se io non ti avessi resistito all’inizio? Se fossi semplicemente volata su un letto con te quando me lo hai chiesto?”
“Mi avresti fatto andare fuori di testa esattamente come hai fatto. Era una cosa inevitabile. Pranza con me.”
Sorrisi. “Dovrei pianificare un matrimonio.”
“Ci ho sentito un si dentro a quello che hai detto. È un pranzo d’affari, ma ti piacerà.”
Guardando nello specchio vidi i miei capelli selvaggiamente arruffati e le grinze del cuscino sulle guance. “A che ora?”
“A mezzogiorno. Raul si farà trovare ad aspettarti di sotto.”
“Dovrei essere responsabile e dire di no.”
“Ma non lo farai. Mi manchi.”
Trattenni il respiro. Aveva buttato li quella cosa con nonchalance, nel modo in cui alcuni uomini avrebbero detto Ti chiamerò. Ma Gideon non era il tipo di uomo da dire qualcosa se non lo pensava davvero.
Eppure, agognavo di sentire l’emozione dietro le parole. “Sei troppo occupato per sentire la mia mancanza.”
“Non è la stessa cosa.” Disse. Ci fu una pausa. “Non sembra giusto non averti più qui al Crossfire.”
Fui lieta che non potesse vedermi sorridere. C’era un innegabile traccia di perplessità nella sua voce. Non avrebbe dovuto fare differenza per lui che io non stessi più lavorando alcuni piani sotto il suo ufficio, dove non poteva vedermi. Ma la faceva.
“Che cosa indossi?” chiesi.
“Vestiti.”
“Mmm. Un abito a tre pezzi?”
“C’è per caso un altro tipo di vestito?”
Non per lui, non c’era. “Di che colore?”
“Nero. Perché?”
“Mi fa eccitare pensarci.” Cosa che era vera, ma questo non era il motivo per cui lo stavo chiedendo. “Di che colore la cravatta?”
“Bianca.”
“La camicia?”
“Sempre bianca.”
Chiudendo gli occhi me lo immaginai. Mi ricordavo quella combinazione. “Le righine.”
Si sarebbe di certo messo un gessato per mantenere l’immagine dell’uomo d’affari con quella combinazione di camicia e cravatta.
“Si, Eva..” la sua voce si abbassò. “Non ho idea del perché questa conversazione me lo sta facendo diventare duro, ma lo sta facendo.”
“Perché sai che ti sto visualizzando nella mia mente. Tutto oscuro e pericoloso e sexy come il peccato. Sai quanto mi ecciti guardarti, anche se è solo attraverso la memoria.”
“Incontriamoci qui. Presto. Vieni ora.”
Risi. “Le cose buone arrivano a chi sa aspettare, Signor Cross. La chiuderò qui, così com’è.”
“Eva-“
“Ti amo.” Riattaccai e mi guardai allo specchio squadrandomi. Con l’immagine di Gideon fresca nella mente, trovai il disastro assonnato che mi guardava totalmente insufficiente. Avevo cambiato il mio look quando pensavo che Gideon mi avesse lasciato per Corinne. Avevo soprannominato il risultato “Nuova Eva.” Da allora, i miei capelli erano cresciuti oltre la precedente lunghezza alla spalla e i miei colpi di luce erano ricresciuti insieme a loro.
“Sei presentabile?” Cary mi chiamò dalla camera da letto.
“Si” lo guardai in faccia quando passeggiò verso la stanza da bagno con in mano il mio caffè. “Cambio di piani.”
“Oh?” si appoggiò sul comò e incrociò le braccia.
“Faccio un salto nella doccia. Tu mi troverai un favoloso salone di parrucchiere che possa darmi un appuntamento in circa trenta minuti da ora.”
“Okay.”
“Poi andrò a pranzo e tu dovrai fare alcune chiamate per me. Per ringraziarti ti porterò a cena fuori stasera. Scegli tu il posto.”
“Conosco quello sguardo che hai messo su.” Disse. “Sei in missione.”
“Hai dannatamente ragione.”
FINE
Il team di Crazy for romance
Ma quanto ce la fanno sospirare sta benedetta fine... Pure il rinvio, ci mancava! Me ne ero accorta tenendo d'occhio il libro in prenotazione sul mio adoratissimo kindle, ma speravo in una svista, un refuso, un errore, uno scherzo... E pazientiamo ancora quindici giorni, purchè siano gli ultimi, ne? Brekke
RispondiElimina....palpitazioni a mille... sospironi rumorosi...e tanta voglia di leggerli.
RispondiEliminaQuanto amo quest'uomo e il suo modo dispotico di parlare!
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