Buongiorno, crazy!
Oggi vi parliamo di Non lasciarmi andare, opera della scrittrice statunitense Catherine Ryan Hyde, uscito grazie a Leggereditore il 12 ottobre scorso.
Grace è una bambina di dieci anni, con una mamma che non può badare a lei perché ha bisogno lei stessa di cure eccezionali. L'unica soluzione sembrerebbero i servizi sociali, eppure è la bambina a trovare una via d'uscita, facendosi aiutare dai vicini di casa, che si occupano di lei a turno. Grace diventa quasi la figlia/nipote di tutto il condominio. Una bimba dei giorni nostri allevata quasi secondo gli usi delle antiche tribù, dove i figli erano figli della comunità. Può essere male per il rapporto madre/figlia, o è la soluzione per tutti? Oppure si tratta solo di un'illusione? Venite a scoprirlo con me.
Titolo: Non lasciarmi andare Autore: Catherine Ryan Hyde Serie: non fa parte di una serie Editore: Leggereditore Data: 12 Ottobre 2017 Genere: Narrativa Categoria: seconde possibilità Narrazione: terza persona, pov alternato Finale: No cliffhanger Personaggi: Grace, bambina intelligente e sensibile; Billy, uomo che non crede più in nulla. |
Grace, dieci anni, vive nella periferia degradata di Los Angeles con una madre tossicodipendente che la trascura e il rischio di essere affidata ai servizi sociali. C’è solo una persona che può aiutarla a uscire fuori da questa situazione e donarle una nuova speranza: Billy Shine, il suo vicino di casa. Un tempo ballerino di Broadway, Billy è ora un uomo solitario, in preda a continui attacchi di panico, spaventato dalla gente e dal mondo fuori le quattro mura della sua casa. Le sue giornate scorrono silenziose, perfettamente orchestrate da una routine da cui raramente riesce a fuggire. Tutto cambia, però, quando nella sua vita irrompe la piccola Grace, proponendogli un piano audace e coraggioso per aiutare la madre a disintossicarsi. Billy si mostrerà per lei un fidato alleato, pronto a farsi in quattro. L’impresa, d’altra parte, è di quelle che ridanno senso all’esistenza e nuova fede nell’amore puro e incondizionato. Ma non è affatto facile, perché per aiutare la madre di Grace sarà necessario privarla della cosa di cui ha più bisogno: sua figlia.
Emozioni, coraggio e sfide da affrontare per una storia intensa che vi farà commuovere.
Grace è semplicemente una bambina, ed è semplicemente adorabile. Non nego che a volte l'autrice le metta in bocca discorsi troppo seri e osservazioni troppo profonde per la sua età. Ma i bambini spesso sono in grado di sorprenderci anche nella realtà, quindi non mi sono meravigliata troppo. L'intreccio di questo romanzo mi ha ricordato molto alcune commedie degli anni trenta che da piccola guardavo in TV con mia madre. Protagonista era una bambina dai boccoli biondissimi, Riccioli D'Oro, piccola e piuttosto saccente, ma sempre simpatica, irriverente, sincera e di gran cuore.
Ecco, Grace è una Riccioli D'Oro dei giorni nostri. Quasi orfana, visto che la sua mamma non riesce ad occuparsi di lei a causa delle sue numerose dipendenze, passa le giornate seduta sulle scale del suo condominio, davanti al portone d'ingresso. All'inizio tutti la ignorano, poi un giorno Billy, un uomo che abita rintanato nel suo appartamento al piano terra, schivo e taciturno, preoccupato che la bambina possa essere rapita da qualche malvivente, le rivolge la parola. E tutto cambia.
Grace è una chiacchierona, un vulcano di idee e di eccitazione, come tutti i bimbi del mondo. È allegra, buona, sincera, un terremoto che un pover'uomo da solo non può gestire. Billy non vuole aprire la sua porta a nessuno, non si fida di nessuno, non vuole parlare a nessuno, non vuole essere toccato, non vuole avere nessuna interazione con gli altri, eppure con Grace fa ogni giorno un passo nuovo. Offre il suo aiuto a Grace, pensando di non avere scelta per non vedere "finir male una povera bambina", e in questo modo giustifica l'affetto che nel giro di poco tempo sviluppa per Grace.
Del resto qualcuno deve pur aiutarla. Qualcuno deve portarla a scuola, se la sua mamma non può farlo. Ma Billy non esce mai dal proprio appartamento, quindi la bambina chiede a una vicina che vede uscire di casa ogni giorno per andare al lavoro. Qualcuno deve andare a prenderla a scuola, e Grace chiede ad un altro vicino. Qualcuno deve tagliarle i capelli, pettinarla, cucinare per lei. Nel giro di poco tempo tutti gli abitanti del condominio fanno qualcosa per Grace e interagiscono tra loro come mai avevano fatto prima, per potersi organizzare e dividere i compiti.
Intanto Grace apprende da ognuno di loro qualcosa: Billy le insegna a ballare il tip tap, Felipe le insegna lo spagnolo, la signora Rayleen a cucinare…
Tutti fanno qualcosa per Grace eppure sembra quasi che Grace faccia molto di più per tutti loro. Erano persone sole e tristi, scorbutiche e scontrose. Non si conoscevano e non parlavano tra loro, non avevano amici. Grace li umanizza, li sensibilizza e li rende vulnerabili, capaci di stringere legami, affetto, relazioni. Billy inizia ad uscire sul pianerottolo per chiamare Grace, poi si reca da Rayleen per le "riunioni", apre finalmente la porta a chi viene a bussargli. E mentre leggi ti convinci che chi ha ricevuto più aiuto e più amore non è Grace, ma tutti gli adulti di questo condominio.
Nessuno può smettere di aiutare Grace o di amarla, ma nemmeno di volersi bene tra loro e rispettarsi. Grace è un piccolo Cupido dei tempi moderni, un angioletto sociale. E mentre si sorride si legge questo libro in un baleno, e si scoprono la vita e le sofferenze di ognuno di questi solitari e tristi personaggi che una bambina riesce a risvegliare alla vita, uno dopo l'altro, fino alla sua mamma.
Un romanzo corale, dove il vero protagonista accanto a Grace è l'amore per il prossimo, quello che non si può smettere di provare nonostante le paure e le brutte esperienze. Perché gli uomini, non dimentichiamolo mai, sono animali socievoli, e nessuno può star bene davvero, se è solo. All we need is love.
Leggete la storia di Grace, anche se non è un bel romance con due protagonisti che si scoprono anime gemelle e si giurano amore eterno. Questo libro trasmette amore verso gli altri (perfino quei rumorosi vicini di casa che a volte odiamo a morte!), fa sorridere e allarga il cuore.
Buona lettura.
A presto
Cri
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