giovedì 19 marzo 2020

Esprimi un desiderio di Sabrina Grementieri, recensione

Ciao Crazy,
Esprimi un desiderio di Sabrina Grementieri è il libro di cui vi parlo oggi. Si tratta del nuovo romanzo, autoconclusivo, di questa bravissima autrice italiana che ci ha già regalato splendide storie di narrativa che racchiudere nella gabbia della denominazione “femminile” mi sembra quanto meno riduttivo. Esprimi un desiderio è una storia d’amore e rinascita, ambientata in una delle zone italiane di campagna più selvatiche e impegnative, la magnifica Maremma toscana. Francesca è una donna arrivata alla soglia dei quarant’anni demotivata e  sull’orlo della depressione; si sta separando dal marito e i figli adolescenti stanno iniziando a spiccare il volo per lasciare il nido. Abituata ad annullare se stessa per fare fronte alle esigenze della famiglia si ritrova priva di stimoli e in cerca di qualcosa che possa aiutarla a superare il brutto momento che sta vivendo. Le viene in soccorso la sua vecchia prozia Esmeralda, donna eccentrica e volitiva, che le propone di prendersi cura, per un po’ di tempo, della sua tenuta di famiglia incastonata tra le verdi colline della Maremma grossetana, luogo che Francesca conosce bene perché ci passava le estati da bambina. Sarà proprio questo luogo magico e la presenza di un vicino di casa inaspettato e molto, davvero molto interessante, a compiere su di lei un vero miracolo. Siete pronte a conoscere una storia d’amore diversa? Pronte a partire per una delle zone più affascinanti e magiche della nostra bella Italia? È ora di partire!







Titolo: Esprimi un desiderio

Autore: Sabrina Grementieri

Editore: Fabbri editore

Data: 11 febbraio 2020

Genere: contemporary romance

Categoria: riscatto personale

Narrazione: terza persona pov alternati

Finale: Conclusivo





Francesca è una donna che si ritrova, alla soglia dei quarant’anni, a fare un bilancio della sua vita: ha un quasi ex marito, dal quale sta divorziando, egoista ed egocentrico come spesso sono gli chef famosi, due figli sedicenni che ormai non hanno più bisogno di lei e una madre buona per farci il ghiaccio capace solo di fare leva sui suoi sensi di colpa. L’unica che le da un po’ di conforto è la prozia Esmeralda, una eccentrica e volitiva ex attrice che le vuole bene come se fosse sua figlia; proprio lei, rendendosi conto del momento difficile che sta passando, le propone di trascorrere l’estate da sola a prendersi cura della sua vecchia tenuta di famiglia in Maremma, una fattoria che Francesca conosce bene per avervi trascorso le estati della sua fanciullezza. Inizialmente restia a lasciare Firenze, il ristorante e le sue responsabilità familiari, si deciderà a partire per cercare di ritrovare un po’ della serenità perduta. Il vecchio casale, i terreni circostanti, l’antico vigneto, gli ulivi, l’orto delle erbe aromatiche, tutto sembra essere rimasto come se lo ricordava, tenuto in vita da Fedo, il vecchio buttero che abita vicino alla tenuta e che collaborava con il marito di Esmeralda, e da sua moglie Tosca. Francesca riscopre il piacere del silenzio, della solitudine, si lascia trasportare dai piedi in lunghe passeggiate alla riscoperta dei luoghi magici che la circondano, o si permette di andare a camminare lungo la vicina spiaggia di Talamone. E scopre anche il piacere di avere un amico con cui parlare, Riccardo, il figlio di Fedo e Tosca, che le insegna a cavalcare, che le fa scoprire la bellezza e la ruvidità della terra che li circonda, che le fa di nuovo sentire qualcosa dentro, che la risveglia dal profondo. Ma quando le sue responsabilità torneranno a reclamare la sua completa attenzione cosa farà Francesca?

Pochi libri negli ultimi tempi mi hanno sorpreso così tanto quanto questo splendido romanzo di Sabrina Grementieri, è una di quelle storie che inizi a leggere e non riesci più a fermarti, che ti cattura e non ti lascia libera finché non sei arrivata in fondo. La storia di Francesca potrebbe essere quella di molte di noi, si ritrova, nel proverbiale mezzo del cammin di sua vita a guardare quello che ha dentro e si ritrova vuota, prigioniera di una gabbia che lei stessa si è costruita intorno negli anni, con un matrimonio fallito, un rapporto inesistente con la madre, due figli che ormai non hanno più bisogno di lei. L’opportunità che le da Esmeralda è al tempo stesso un rifugio e una sfida, è la chiave per aprire la sua gabbia dorata e provare a ritrovare se stessa e le proprie radici in un luogo che ha amato molto in gioventù e che imparerà ad amare di nuovo.

“Guidami tu”.. quelle due parole, cariche di sottintesi, la fecero ridere. Gli indicò la direzione per la camera da letto e lasciò che fosse l’istinto a guidarla per vie che la sua mente, da sola, non sarebbe stata in grado nemmeno di trovare.

Come già era evidente nei due precedenti romanzi della Grementieri anche qui è molto importante l’ambientazione, è un vero personaggio, e questa è una caratteristica peculiare di questa autrice che è bravissima a descrivere, illuminare, evidenziare con le parole quello che leggendo possiamo solo immaginare. Mi sono ritrovata durante la lettura a visualizzare i luoghi descritti, a sentire gli odori, a percepire il vento, la salsedine, la pioggia, a udire i cavalli nitrire, il cane abbaiare, a sentire sulla lingua i sapori delle torte di Tosca, delle pietanze cucinate, a percepire i tocchi, gli sguardi, i baci. Già solo il percorso di risalita e rinascita di Francesca avrebbe reso molto bello questo romanzo, ma quello che non mi aspettavo, perché nella sinossi originale non era menzionato, e mi ha piacevolmente sorpreso è la storia d’amore con Riccardo. L’avvocato ferito dal tradimento della moglie che ha deciso di tornare a casa e rendersi utile nella tenuta degli anziani genitori ha in se una malinconia sconsolata che sembra non accoppiarsi con i sensi di colpa di Francesca, infatti i due si girano intorno, si annusano, si studiano diffidenti prima di aprirsi e lasciare liberi i loro sentimenti e la loro passione, sempre guardinghi però, diffidenti e con poca convinzione. Sarà bello alla fine vederli finalmente abbandonarsi all’inevitabile e decidere di passare insieme il resto del loro cammino. Il loro è un amore maturo e per questo consapevole, prudente, Francesca e Riccardo sono due porcospini che si amano con molta attenzione. L’unico appunto che mi sento di fare all’autrice, ma premetto che è davvero una sciocchezza, è che, per i miei gusti, manca un pizzico di peperoncino, chissà forse la descrizione di quella prima notte.. ma non importa davvero, il libro è già bellissimo così com’è, e non importa se è casto, non si possono sempre leggere libri erotici, ogni tanto fa bene dare un po’ di tregua agli ormoni.

“Non c’è stato giorno in cui io non abbia pensato a te.”
“Sto cercando un posto in cui stare bene, e una persona che voglia condividerlo con me.”
“Farei qualsiasi cosa per farti stare bene.”
“Mi sembra un buon inizio.”
“Non potrebbe essere migliore.”

Esprimi un desiderio è un libro molto cinematografico, che vedrei benissimo trasposto sul grande schermo, descrittivo ed evocativo, intimo e sensoriale, è un libro sulla speranza, che non deve morire mai, sulla fiducia e sull’autostima, è un libro che ci racconta quanto sia importante avere al fianco la persona giusta che ti aiuta a crescere e ti sostiene, che ti sprona e ti stimola, e di come invece sia facile perdersi se chi fa la strada con te non segue il ritmo dei tuoi passi. Ho adorato ogni parola, ogni immagine evocata, ogni odore e sapore, ho accettato di buon grado anche la piccola sofferenza finale prima del lieto fine, è un libro che consiglio a tutte quelle che adorano le storie di rinascita personale, che apprezzano le storie d’amore mature e che hanno voglia di fare un viaggio virtuale in una terra bellissima e selvatica, rustica e difficile, ricca di fascino rude e al tempo stesso magica come la Maremma, vi assicuro che non ve ne pentirete.
A presto

Zia D.










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