Ciao Crazy,
oggi vi parlo di Find Me. Ora di Kathinka Engel, pubblicato da Sperling & Kupfer l'11 febbraio. Si tratta del primo libro di una trilogia tedesca di standalone di cui proprio oggi esce il secondo volume, Hold me. Qui. Dovete perdonarmi se arrivo solo dopo tre settimane con la recensione , ma se leggerete la recensione potrete scoprire il perché...
Editore: Sperling & Kupfer
Data: 11 febbario
Data: 11 febbario
Categoria: College
Genere: New adult
Finale: Conclusivo
Delusa dall'amore e ferita dalla perdita dell'adorato nonno che le ha trasmesso l'amore per i libri, Tamsin lascia il Maine di nascosto, contro il parere dei genitori, e si iscrive all'università di Pearley, in California, per studiare letteratura e realizzare finalmente i suoi sogni. Concentrata su se stessa e sulle sue passioni, è determinata a iniziare una nuova vita e soprattutto a evitare per sempre gli uomini, dopo aver tanto sofferto a causa del suo ex. Un giorno, nel bar sotto casa, conosce Rhys: bello, enigmatico e pieno di segreti. Il ragazzo, infatti, è stato in riformatorio perché ingiustamente condannato per un crimine che non ha commesso e sta cercando di ricominciare in un mondo che gli è ostile e lo guarda con sospetto. Il primo incontro tra Tamsin e Rhys è un vero disastro, tuttavia, col passare del tempo, l'attrazione tra loro diventa irresistibile, tanto che i due sono inseparabili. Ma proprio mentre stanno cominciando a fidarsi davvero l'uno dell'altra, il passato torna a bussare alla porta di Rhys, mettendo in discussione la sua storia con Tamsin…
Mi tolgo subito il dente e vi dico che per me leggere questo libro è stato un parto. Sin dall'inizio la storia proprio non ha ingranato e nella mia testa i due protagonisti hanno continuato, pagina dopo pagina, ad essere sempre due sconosciuti.
Ci ho messo un secolo a finire tutta la lettura nonostante il libro abbia una lunghezza normalissima, più volte ho pensato di mollare ma poi siccome odio lasciare le letture incomplete sono andata avanti.
Gran parte della mia difficoltà di abbandonare la lettura è stata dettata dal fatto che di per sé la storia ha davvero un grosso potenziale, tanto è vero che mi sono avvicinata a questo libro proprio grazie alla trama. Una ragazza delusa dall'amore che cambia città per ricominciare al college lontana da casa e un barista appena uscito dal riformatorio dopo sei anni ed ora in cerca della sua famiglia... mi sembra che la base effettivamente ci sia, ma peccato che tutto questo materiale non sia poi stato sfruttato a dovere.
Stile piatto e senza mordente, zero empatia per nessuno dei due protagonisti, buchi di trama e situazioni forse poco verosimili, poi la prima volta fra i Rhys e Tasmin per me ha rasentato il ridicolo, quasi illegibile.
La seconda metà per fortuna è migliorata un po' ma purtroppo non tanto da riscattare l'intero romanzo che nell'insieme rimane per me molto mediocre. La cosa che ci tengo a precisare, e che salta agli occhi anche di una lettrice che non ha apprezzato appieno il libro, è che la storia di Tasmin e Rhys è molto positiva e densa di significato: lui non è un bad boy solo perchè appena uscito dal carcere anzi è un ragazzo davvero dolce e sensibile e lei è una ragazza che affronta i problemi di petto senza piangersi addosso. Insieme sapranno andare avanti nonostante le varie difficoltà e si supporteranno.
Ovviamente nella storia conosceremo anche quelli che saranno i protagonisti dei prossimi volumi e il secondo si prospetta per trama molto simile al primo ahimé, e non penso che avrò il coraggio di leggerlo.
Inutile allungare questa agonia e questa recensione e vi dico che questa lettura per me è stata un di più, qualcosa che fra qualche mese forse neanche ricorderò. Ora fatemi sapere se avete letto anche voi Find me e cosa ne avete pensato, io nel frattempo cerco di procacciarmi una lettura più soddisfacente di cui parlarvi.
Alla prossima
Alessandra
Mi tolgo subito il dente e vi dico che per me leggere questo libro è stato un parto. Sin dall'inizio la storia proprio non ha ingranato e nella mia testa i due protagonisti hanno continuato, pagina dopo pagina, ad essere sempre due sconosciuti.
Ci ho messo un secolo a finire tutta la lettura nonostante il libro abbia una lunghezza normalissima, più volte ho pensato di mollare ma poi siccome odio lasciare le letture incomplete sono andata avanti.
Gran parte della mia difficoltà di abbandonare la lettura è stata dettata dal fatto che di per sé la storia ha davvero un grosso potenziale, tanto è vero che mi sono avvicinata a questo libro proprio grazie alla trama. Una ragazza delusa dall'amore che cambia città per ricominciare al college lontana da casa e un barista appena uscito dal riformatorio dopo sei anni ed ora in cerca della sua famiglia... mi sembra che la base effettivamente ci sia, ma peccato che tutto questo materiale non sia poi stato sfruttato a dovere.
Stile piatto e senza mordente, zero empatia per nessuno dei due protagonisti, buchi di trama e situazioni forse poco verosimili, poi la prima volta fra i Rhys e Tasmin per me ha rasentato il ridicolo, quasi illegibile.
La seconda metà per fortuna è migliorata un po' ma purtroppo non tanto da riscattare l'intero romanzo che nell'insieme rimane per me molto mediocre. La cosa che ci tengo a precisare, e che salta agli occhi anche di una lettrice che non ha apprezzato appieno il libro, è che la storia di Tasmin e Rhys è molto positiva e densa di significato: lui non è un bad boy solo perchè appena uscito dal carcere anzi è un ragazzo davvero dolce e sensibile e lei è una ragazza che affronta i problemi di petto senza piangersi addosso. Insieme sapranno andare avanti nonostante le varie difficoltà e si supporteranno.
Ovviamente nella storia conosceremo anche quelli che saranno i protagonisti dei prossimi volumi e il secondo si prospetta per trama molto simile al primo ahimé, e non penso che avrò il coraggio di leggerlo.
Inutile allungare questa agonia e questa recensione e vi dico che questa lettura per me è stata un di più, qualcosa che fra qualche mese forse neanche ricorderò. Ora fatemi sapere se avete letto anche voi Find me e cosa ne avete pensato, io nel frattempo cerco di procacciarmi una lettura più soddisfacente di cui parlarvi.
Alla prossima
Alessandra
Mamma mia, sono al 60% ed è una penitenza. L'ho iniziato perché additato come il "nuovo fenomeno che ha fatto impazzire la Germania". Beh, direi che non abbiamo gli stessi gusti. Sempliciotto, superficiale, soprattutto per i temi trattati che invece richiederebbero un minimo di approfondimento. Risulterebbe di difficile lettura persino per una 14enne. Ed è proprio questo il problema: non si capisce a quale fascia di pubblico sia indirizzato il romanzo. Ragazzine? Donne? Boh. Non credo lo finiró.
RispondiEliminaOnestamente, io l' ho trovato davvero molto bello l' ho finito in manco 4 giorni, la storia é appassionante e senz' altro é scritto molto bene, anche se all' inizio la scelta di usare il presente come tempo verbale mi ha un pò stupita, ma posso affermare con certezza che la storia é davvero bella e originale.
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