Ciao Crazy,
oggi Naike vi parla di un libro piuttosto chiacchierato, di un libro che molte lettrici attendevano da anni, un erotico che ha fatto molto parlare di sé, che lei ha letto sia in inglese (anni fa) che in italiano conservando il suo parere... ovvero vi parlerà di The Priest di Sierra Simone, edito Hope edizioni e arrivato in Italia il 27 febbraio.
oggi Naike vi parla di un libro piuttosto chiacchierato, di un libro che molte lettrici attendevano da anni, un erotico che ha fatto molto parlare di sé, che lei ha letto sia in inglese (anni fa) che in italiano conservando il suo parere... ovvero vi parlerà di The Priest di Sierra Simone, edito Hope edizioni e arrivato in Italia il 27 febbraio.
#1. The Priest 27 febbraio 2020
#2 Midnight Mass
#3 Sinner
Autore: Sienna Simone
Editore: Hope edizioni
Genere: erotico
Categoria: Forbidden
Narrazione: prima persona pov alternati
Finale: conclusivo
Ci sono molte regole che un prete non può infrangere. Un prete non si può sposare. Un prete non può abbandonare il proprio gregge. Un prete non può abbandonare il suo Dio. Sono sempre stato bravo a seguire le regole. Fino a quando non è arrivata lei. Da allora, ho appreso nuove regole. Mi chiamo Tyler Anselm Bell. Ho ventinove anni. Alcuni mesi fa, ho infranto il voto di castità sull’altare della mia chiesa e, Dio mi perdoni, lo rifarei. Sono un prete e questa è la mia confessione.
Iniziamo subito a sottolineare che questo non è un romance, ma un erotico forbidden.
Cosa significa? È un libro dove la componente erotica (predominante) si mescola con quella proibita (forbidden).
Io leggo erotici e non mi disturbano i forbidden. Non mi reputo nemmeno una cattolica fervente e praticante seppur rispettando a pieno coloro che lo sono.
Premesso ciò, doveroso dato il periodo in cui tante lettrici amano criticare i generi piuttosto che i libri in sé per sé, vi dirò cosa penso di Priest di Sienna Simone.
Il successo/chiacchiericcio di questo libro si incentra sul particolare più evidente: osservate la copertina, osservate il titolo.
Priest, un prete è la storia di un uomo che ha deciso di seguire una vita clericale. È un prete, ha un suo gregge e tutto, almeno apparentemente fila liscio nella sua vita.
I preti non fanno sesso, i preti non si eccitano nei confessionali, i preti mettono la loro esistenza al servizio di Dio, (o almeno così dovrebbe essere).
Da un prete protagonista di un erotico forbidden, da un uomo “proibito”, spiritualmente attivo, mi aspetto quindi solamente una cosa: slow burn, ovvero lenta e graduale presa di coscienza che, in questo caso specifico, avrebbe dovuto coincidere con un gigantesco scontro mentale tra i voti che ha preso e le tentazioni nate dal conoscere la donzella in questione.
Poi ovviamente mi aspetto scene molto erotiche e su quello ci siamo alla grande.
Come ripeto, però, questa è la storia di un prete non un pompiere protagonista del calendario sexy che raccoglie fondi per i Koala in Australia e come dice all’inizio Padre Bell il celibato era diventato il suo inquilino controverso ma comunque rispettato.
E in Priest, la battaglia mentale di Padre Bell finisce al 6%, quando ascoltando la confessione di Poppy e restando incantato dalle sue labbra, pensa bene di infilarci qualcosa che non sia un biscotto.
E addio slow-burn.
La colpa è un segnale mandato dalla tua coscienza per avvisarti che ti sei allontanato dal Signore.
Ma di colpa Tyler non ne prova se non un briciolo.
In tutta onestà, questo libro aveva i presupposti per diventare addirittura un buon romance e un ottimo erotico, ma il voler utilizzare l’escamotage religioso si perde nella tempistica e nelle situazioni poco probabili, nel voler per forza puntare sulla blasfemia: era davvero necessario pulirsi dai fluidi corporei con il fazzoletto con cui padre Bell lucidava gli oggetti usati durante la messa?
Il passato dei due protagonisti poteva essere una buona base di partenza per la caratterizzazione se le informazioni e i loro racconti non fossero stati infilati tra fantasie e confessioni sessuali piuttosto esplicite.
Ero lì, con l’uccello in mano, il calendario liturgico imbrattato di sperma e una foto di Sant’Agostino che mi osservava dal muro con aria di rimprovero.
In definitiva, a mio parere, The Priest è un erotico dove il lato forbidden è utilizzato per scandalizzare piuttosto che per esplorare la psicologia del protagonista, dove le scene erotiche sono molte e la vena romantica finale sembra forzata, inserita quasi per voler affiancare il tag romance accanto a quello di erotico. Ho trovato però la sua traduzione molto buona e fluida.
Ps notare come, a grande fatica, non ho nominato né fatto riferimenti e paragoni con le prêtre più famoso della letteratura erotica…
Ciao, posso chiederti qual è il prete più famoso della letteratura erotica? grazie
RispondiElimina"Ps notare come, a grande fatica, non ho nominato né fatto riferimenti e paragoni con le prêtre più famoso della letteratura erotica…"
RispondiEliminaNon potrei essere più d'accordo. Tra le tante recensioni che ho letto di questo libro, questa è quella che più apprezzo e condivido.