venerdì 29 maggio 2020

Gli imprevedibili effetti dell’amore di Grazia Cioce, recensione

Ciao Crazy,
ho il piacere di parlarvi oggi di Gli imprevedibili effetti dell’amore di Grazia Cioce, pubblicato il 4 maggio dalla Newton Compton Editori. Un libro che ci racconta la storia di Emma, giovane ipocondriaca torinese, e di come l’amore possa essere la vera pillola della felicità.





Titolo: Gli imprevedibili effetti dell'amore

Autore: Grazia Cioce

Editore: Newton Compton Editori

Data: 4 maggio 2020

Genere: Contemporary Romance

Narrazione: prima persona, pov femminile

Finale: No cliffhanger







Emma Russo ha venticinque anni e lavora in uno studio che aiuta le aziende a rendere i propri dipendenti più coesi tra loro e quindi più efficienti. È l’ideatrice del Jungle Team Building, che consiste nel mandare il gruppo di lavoro in un luogo sperduto per una vacanza avventurosa e molto estrema… Nella vita privata Emma non lascia mai niente al caso: preferisce avere tutto sotto controllo piuttosto che improvvisare. Per questo, quando il capo decide che i suoi dipendenti – ultimamente troppo litigiosi – dovranno vivere in prima persona l’esperienza che propongono ad altri, è convinta che l’esperimento si trasformerà in un vero e proprio incubo. Non può prevedere che cosa le accadrà e soprattutto chi incontrerà. Per esempio Samuel, il veterinario del parco dove lei e i suoi colleghi trascorreranno la loro “vacanza”, che sarà anche il loro istruttore: un uomo che si fa beffe delle rigide regole secondo cui Emma si ostina a vivere. Tra risate, liti e battibecchi Emma dovrà trovare un modo per far fronte a tutti gli imprevisti che le capitano. E chissà che non riesca anche ad abbattere il muro con cui protegge il suo cuore…

Emma vive in una “campana di vetro” che lei stessa ha creato e che l’ha portata a convincersi che c’è una pillola per curare ogni cosa. Nasce da sé che questo l’ha resa la reginetta degli ipocondriaci. Aspirina, fermenti lattici, antibiotici, antidolorifici sono i suoi amici più fidati. Cosa può capovolgere il suo mondo rigido ed inflessibile? Un corso di sopravvivenza di tre giorni. E in tre giorni possono cambiare moltissime cose.

“Scendo le scale e mi rendo conto che sto per fare non un viaggio qualunque, ma un’impresa che va contro la mia indole. Natura selvaggia, pericolo e azione.
Mi serviranno dei farmaci. Tanti farmaci.
#VitaPericolosaArrivo”

Partirò dicendovi che non conoscevo questa autrice e che è stata per me una piacevole scoperta. Ed è stata una piacevole sorpresa anche la protagonista, Emma. Un personaggio decisamente insolito: giovane, piena di fissazioni, chiusa ermeticamente in sé stessa dopo la morte della sorella, ha deciso di limitarsi ad esistere senza vivere davvero. Un personaggio “cupo”? Assolutamente no, perché il tutto è condito da un sagace sarcasmo ed una irriverente ironia. A scombussolare la nostra Emma arriva la versione moderna del  principe azzurro, Samuel. Un uomo bello, simpatico e che la “vede”. La vede davvero, e cerca di fare qualcosa che gli altri non hanno saputo fare e cioè ricomporre i pezzi.

“«Sei un tipetto interessante…», mi scruta come se volesse leggere qualcosa nei miei occhi, quindi abbasso lo sguardo in imbarazzo.
«Mi hanno detto cose peggiori, lo prendo come un complimento», ironizzo, evitando i suoi occhi indagatori. Ho come l’impressione che Samuel non sia una persona che guarda e basta: no, lui esamina. Ti osserva con finta semplicità, ma quello che in realtà sta facendo è studiarti, scomporre i tuoi pezzi per comprendere chi sei e poi ricomporli uno dopo l’altro, come in un puzzle.”

Divertente e romantico l’ho trovato un bellissimo esempio di come dovrebbe essere l’amore, quello che ti eleva e non ti affossa. Una storia di rinascita personale e di come dopo la tempesta possa tornare a risplendere il sole. Una scrittura fluida che mi ha tenuto incollata alle pagine e che consiglio a tutte voi.
Alla prossima lettura

Nikka







1 commento:

  1. Ho paura di aver sbagliato genere, colpa mia. Se siete alla ricerca del finale scontato, del protagonista maschile perfetto ( fin troppo ), leggerezza e fin troppo linguaggio giovanile, dovete leggere questo libro.
    Ottima caratterizzazione dei personaggi, per il resto non l'ho amato.
    A prescindere da tutto, la cosa che più ho odiato è l'inserimento dell'hashtag ad ogni inizio capitolo, uno spoiler non richiesto.

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