Ciao amiche,
oggi vi parlo di Noi due, una storia di Allie Larkin
approdato in Italia il 25 Marzo 2014 grazie alla Piemme. Partiamo dal
presupposto che il Romance in genere fa parte di un settore della letteratura
prettamente di fantasia, nel senso che non deve necessariamente rispettare i
canoni di coerenza e realismo usati nella nostra quotidianità e che se
incontrassimo durante la lettura passaggi
incongruenti, contraddittori o persino assurdi, pur storcendo il naso,
ci passeremmo sopra, perché quello che infondo è importante sono le emozioni
che l’opera ci da. Detto questo, possiamo analizzare senza pregiudizi, questo
Romance.
Autrice: Allie Larkin
Data: 25 marzo 2014
Editore: Piemme
Genere: Chick lit romance
A chi non è capitato almeno una volta nella vita di voler essere qualcun altro?
È proprio ciò che piacerebbe a Jenny Shaw durante uno dei giorni più brutti
della sua vita. E il fato sembra essere dalla sua quando viene avvicinata da
una donna che in lei riconosce una sua compagna del liceo: Jessie Morgan.
Jenny, invece di avvertire la donna dell’equivoco, la asseconda, grata del
diversivo in quell’orribile giornata. E, in breve, viene travolta da una vita
che non le appartiene, con un gruppo di amici che la adorano e un avvenente ex
fidanzato che sembra non averla mai dimenticata. Ma, interpretando la parte, Jenny scoprirà che il fascino di Jessie cela
segreti e bugie che i vecchi amici non le hanno mai perdonato. E capirà che si
può cambiare la propria vita ogni giorno provando a essere diversi pur
rimanendo sempre se stessi.
L’inizio del libro parte
subito in modo molto carino con la presentazione ironica e divertente di Jenny Shaw, che piena di sogni e speranze
per un futuro accanto al fidanzato Deagan, parte per un viaggio di lavoro
finito il quale, si concederà di un meritato viaggio con l’amato in un centro benessere.
Ma come nelle migliori commedie, non si possono mai fare i conti senza l’oste!
Infatti una volta arrivata all’aeroporto Jenny viene letteralmente scaricata da
Deagan che le confessa di volersi mettere con un un’altra. Disperata e sconsolata si ritrova sola in un paesino di montagna a
dover partecipare ad una conferenza noiosissima per un lavoro che non sente più
adatto a lei. In albergo però incontra Myra
che la scambia per una sua vecchia compagna di liceo e l’accoglie così
calorosamente che Jenny non se la sente di dirle che in realtà lei non sa chi
sia Jessie Morgan e non è certo lì per la rimpatriata degli studenti che la
donna ha organizzato.
La piccola bugia catapulterà Jenny in un mondo nuovo ed estraneo alla sua esperienza, fatto di amicizia profonda e solidarietà tra persone che si vogliono bene. Tutti infatti la coinvolgono e spronano a partecipare alla vita della piccola comunità come se fosse tornata a casa dopo tanti anni. Nessuno sembra accorgersi delle differenze fisiche e caratteriali tra le due e la protagonista, pur sentendosi in colpa, finge davanti a tutti di essere la persona che credono riapparsa dopo 13 anni, e che è sparita senza salutare nessuno, né dare più sue notizie. Tra i vecchi compagni del liceo conosce anche Fish l’affascinante ragazzo che Jessie aveva lasciato spezzandogli il cuore e tanti altri amici che sembrano avere un buon ricordo della esuberante e ribelle studentessa e che sono ansiosi di riaccogliere tra di loro come se fossero una grande famiglia. Ma interpretando la parte di questa persona, Jenny scopre, oltre all’affetto che lega i vecchi compagni, i segreti e le bugie che hanno caratterizzato la vita sregolata della sua sosia. Quando però alcuni fatti inconfessati vengono fuori e rivelano il vero motivo della fuga di Jessie, i vecchi amici e specialmente Fish non ne vogliono più sapere di lei. Così Jenny decide di rintracciare la vera responsabile e una volta fatto di cercare di guadagnarsi la fiducia di quelli che ormai considera suoi amici e l’amore di Fish di cui non può più fare a meno. Ma riuscirà a farsi perdonare per la bugia che lei stessa ha raccontato a tutti?
Certo, (direte voi e anche io) che non è il massimo della coerenza! Come si fa a scambiare una tua compagna di liceo con una persona che non hai mai visto ( anche se le somiglia parecchio) e far continuare la cosa per una settimana, stando a stretto contatto con lei? Insomma... voglio dire... io riconoscerei anche solo la calligrafia della mia compagna di scuola nonché migliore amica, nonostante non ci frequentiamo da diversi anni! Ma come abbiamo detto all’inizio riguardo alla logica...soprassediamo su questo punto e prendiamo per buono il fatto che nessuno si sia accorto dello scambio. A parte questo “scivolone” il libro è carino, leggero, ironico e coinvolgente. La storia è incalzante, scritta bene e a parte alcuni punti più pesanti, scorrevole. L’amore non è l’ingrediente principale, quanto l’affetto e l’amicizia tra persone che hanno condiviso insieme un passato più o meno felice.
Divertente la parte in cui la protagonista, al top del senso di colpa per le bugie raccontate, parla di sé in prima persona plurale, come se in lei ci fossero due persone diverse che cercano di prevalere l’una sull’altra. Ho apprezzato molto anche il fatto che in questo romanzo non c’è l’ex che puntualmente torna alla carica, pentito e cerca di riprendere la relazione che stupidamente ha distrutto, ma anzi, continua la sua vita sicuro e contento della scelta che ha fatto. La cosa invece che mi ha lasciato poco soddisfatta è senza alcun dubbio il finale, sbrigativo e tirato via come se l’autrice stesse per finire la batteria del PC senza aver salvato il file e per paura di perdere tutti i dati inseriti, ha raffazzonato una conclusione per “archiviare la pratica”. Un vero peccato perché la lettura è sicuramente gradevole e avrebbe meritato una degna conclusione.
La piccola bugia catapulterà Jenny in un mondo nuovo ed estraneo alla sua esperienza, fatto di amicizia profonda e solidarietà tra persone che si vogliono bene. Tutti infatti la coinvolgono e spronano a partecipare alla vita della piccola comunità come se fosse tornata a casa dopo tanti anni. Nessuno sembra accorgersi delle differenze fisiche e caratteriali tra le due e la protagonista, pur sentendosi in colpa, finge davanti a tutti di essere la persona che credono riapparsa dopo 13 anni, e che è sparita senza salutare nessuno, né dare più sue notizie. Tra i vecchi compagni del liceo conosce anche Fish l’affascinante ragazzo che Jessie aveva lasciato spezzandogli il cuore e tanti altri amici che sembrano avere un buon ricordo della esuberante e ribelle studentessa e che sono ansiosi di riaccogliere tra di loro come se fossero una grande famiglia. Ma interpretando la parte di questa persona, Jenny scopre, oltre all’affetto che lega i vecchi compagni, i segreti e le bugie che hanno caratterizzato la vita sregolata della sua sosia. Quando però alcuni fatti inconfessati vengono fuori e rivelano il vero motivo della fuga di Jessie, i vecchi amici e specialmente Fish non ne vogliono più sapere di lei. Così Jenny decide di rintracciare la vera responsabile e una volta fatto di cercare di guadagnarsi la fiducia di quelli che ormai considera suoi amici e l’amore di Fish di cui non può più fare a meno. Ma riuscirà a farsi perdonare per la bugia che lei stessa ha raccontato a tutti?
Certo, (direte voi e anche io) che non è il massimo della coerenza! Come si fa a scambiare una tua compagna di liceo con una persona che non hai mai visto ( anche se le somiglia parecchio) e far continuare la cosa per una settimana, stando a stretto contatto con lei? Insomma... voglio dire... io riconoscerei anche solo la calligrafia della mia compagna di scuola nonché migliore amica, nonostante non ci frequentiamo da diversi anni! Ma come abbiamo detto all’inizio riguardo alla logica...soprassediamo su questo punto e prendiamo per buono il fatto che nessuno si sia accorto dello scambio. A parte questo “scivolone” il libro è carino, leggero, ironico e coinvolgente. La storia è incalzante, scritta bene e a parte alcuni punti più pesanti, scorrevole. L’amore non è l’ingrediente principale, quanto l’affetto e l’amicizia tra persone che hanno condiviso insieme un passato più o meno felice.
Divertente la parte in cui la protagonista, al top del senso di colpa per le bugie raccontate, parla di sé in prima persona plurale, come se in lei ci fossero due persone diverse che cercano di prevalere l’una sull’altra. Ho apprezzato molto anche il fatto che in questo romanzo non c’è l’ex che puntualmente torna alla carica, pentito e cerca di riprendere la relazione che stupidamente ha distrutto, ma anzi, continua la sua vita sicuro e contento della scelta che ha fatto. La cosa invece che mi ha lasciato poco soddisfatta è senza alcun dubbio il finale, sbrigativo e tirato via come se l’autrice stesse per finire la batteria del PC senza aver salvato il file e per paura di perdere tutti i dati inseriti, ha raffazzonato una conclusione per “archiviare la pratica”. Un vero peccato perché la lettura è sicuramente gradevole e avrebbe meritato una degna conclusione.
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