Una piccola bugia di K. A. Tucker, recensione

Buongiorno a tutte Crazy,

oggi vi parlo di Una piccola bugia, secondo romanzo della serie Ten Tiny Breaths di K. A. Tucker.

Se alcuni mesi fa la Tucker ci aveva fatto sospirare con i suoi “Dieci piccoli respiri” (qui recensione), preparatevi anche questa volta a farvi coinvolgere dall’incredibile storia di Livie e Ashton. Non potrete più mettere giù il libro. Letteralmente.

Serie Ten tiny breath

0.5. In Her Wake

1. Dieci piccoli respiri - Ten tiny breath, 10 Luglio

2. Una piccola Bugia, 26 dicembre in Italia

3.Quattro secondi per perderti - Four seconds to loose, prossimamente

4. Five ways to fall, prossimamente

Autore: K.A. Tucker

Editore: Newton Compton

Genere: New Adult

«Fa’ che io sia orgoglioso di te».

Sono le ultime parole che il padre di Livie pronuncia di fronte alla figlia. Nei sette anni trascorsi dalla tragica morte dei genitori, Livie ha fatto del suo meglio per mantenere quella promessa e si è occupata della sorella con grande responsabilità. Ma con l’ingresso al college arrivano anche sfide inattese che metteranno alla prova la sua solidità e il suo cuore. Livie entra a Princeton con un piano preciso: prepararsi per la scuola di medicina e incontrare un bravo ragazzo. Ciò a cui non è invece preparata sono Jell-O, un’amabile compagna di stanza alla quale non riesce a dire di no, e Ashton, l’arrogante e attraente capitano della squadra di canottaggio maschile. Ashton è anche uno dei migliori amici di Connor, un ragazzo che corrisponde perfettamente a quello che Livie ha in mente per sé. Perché allora continua a pensare ad Ashton? Quando Livie si deve confrontare con voti mediocri, aspirazioni di carriera che sembrano andare in fumo, e l’incapacità di gestire i sentimenti per Ashton, che non vorrebbe provare, è costretta a rinunciare alla promessa fatta al padre. E all’unica Livie che lei conosce…

Sono passati 3 anni da “Dieci piccoli respiri”, e anche la Piccola Livie è cresciuta.

Livie è sempre stata quella fra le due sorelle Cleary ad avere un piano preciso nella sua vita, concentrata esclusivamente sul suo futuro e chiusa in un guscio di timidezza e riservatezza. È sempre stata quella perfetta, equilibrata, un genio a scuola e la persona giusta per portare a compimento il sogno di loro padre di entrare a Princeton. Ma nel momento in cui si trova ad affrontare il suo ingresso al college, ci sarà un aiutante d’eccezione che la spingerà a sciogliersi e a superare i suoi limiti, insegnandole cosa significa essere una ragazza di 18 anni: il bizzarro e assolutamente inopportuno dr. Stayner, lo psichiatra che aveva aiutato Kacey e Trent nel loro percorso di guarigione. È così che Livie si immerge in questo nuovo ambiente, fatto di feste, una frizzante compagna di stanza, un’incredibile quantità di gelatine alcoliche ed un sensuale muro di solidi muscoli e sorriso accattivante meglio conosciuto come Ashton Healy, capitano della squadra di canottaggio. L’atteggiamento arrogante e sicuro di sé di Ashton crea in Livie reazioni contrastanti, vorrebbe baciarlo e allo stesso tempo prenderlo a pugni. Complice l’alcool i due si avvicineranno e scatterà la scintilla, ma al risveglio le loro strade si separeranno, e i due dovranno mettere a tacere le emozioni che entrambi non possono permettersi di provare.

Quando sullo scenario appare Connor poi, migliore amico di Ashton, la situazione non fa che complicarsi. Livie sa che dovrebbe essere lui il ragazzo giusto, carino, premuroso e perbene, ma le sensazioni che prova quando si trova con Ashton, i suoi baci ed il modo in cui la tocca sono unici e non possono essere dimenticati solo con la mera (e debole) forza di volontà. La vita al college non è proprio ciò che lei si aspettava e il dr. Stayner farà del suo meglio per metterla in crisi, suggerendole di riconsiderare la sua vita, di capire se è effettivamente felice del percorso che ha sempre pensato di intraprendere e talvolta dandole anche dei consigli di cuore. Tutte le sue convinzioni andranno facilmente a rotoli quando si troverà sempre più coinvolta nel ciclone Ashton e sarà allora che Livie dovrà prendere delle importanti decisioni non solo per la sua vita, ma anche per il suo cuore.
All’inizio credevo che questo libro fosse completamente diverso dal suo predecessore, dai toni spensierati e divertenti, allietato dalle schermaglie tra Livie e Ashton, brevi incontri infuocati e sguardi accattivanti, ma poi mi sono resa conto che anche questo segue una specie di schema in cui non mancano la violenza, la sofferenza e gravi traumi psicologici, ferite del corpo, ma soprattutto dell’anima. Ashton e Livie sono due personaggi interessanti e complessi, e ciò che c’è sulla loro superficie difficilmente rispecchia la realtà.

Ashton maschera i suoi segreti e la sua fragilità dietro la facciata del playboy arrogante e supponente, Livie le sue insicurezze dietro un muro di ostentata sicurezza. Anche questa volta K. A. Tucker ha dimostrato di saper coniugare egregiamente umorismo e temi importanti e delicati come la malattia, la morte e la violenza, creando un altro piccolo capolavoro in questa serie che, personalmente, mi ha rubato il cuore.

A presto, Francesca

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