Resta sempre qui di Gayle Forman. Recensione in anteprima

Per tutte voi crazy, 

oggi in anteprima Resta sempre qui di Gayle Forman il seguito di Resta anche domani che vi ho recensito qualche settimana fa (QUI). Usce oggi il 2 dicembre grazie alla Mondadori collana Chrysalide. Dopo il successo del primo libro della duologia, e dopo l’uscita dell’omonimo film, fate scorta di fazzoletti e di pazienza perché questo ultimo capitolo vi farà provare il doppio delle emozioni precedenti!

 
Serie: IF I STAY

1. Resta anche domani - If i stay, 

2. Resta sempre qui-  Where she went, 2 Dicembre

Autore: Gayle Forman

Casa editrice: Mondadori

Genere: Romance Young Adult

Sono passati tre anni dal devastante incidente. . . tre anni da quando Mia è uscita dalla vita di Adam per sempre.

Ora vivono agli estremi, Mia è l'astro nascente della Juilliard e Adam è cibo per tabloid, grazie al suo nuovo status di rock star e alla celebre fidanzata. Quando Adam rimane bloccato a New York da solo, il caso riunisce la coppia di nuovo insieme, per un’ultima notte. Mentre esplorano la città, che è diventata la casa di Mia, Adam e Mia rivisitano il passato e aprono i loro cuori al futuro, e all'altro.

Raccontato dal punto di vista di Adam, prosa lirica ha definito If I Stay, un’analisi della devastazione del dolore, la promessa di una nuova speranza, e la fiamma di romanticismo riacceso.

“Mi salutò con un bacio, mi disse che mi amava più della vita. 

Poi passò i controlli di sicurezza. Non è più tornata.”(Adam)

Premetto che per me è un onore parlarvi di questo libro, soprattutto perché il precedente mi aveva lasciata un po’ male: cioè, la storia è molto bella e anche molto triste, ed il percorso del personaggio principale, Mia , è davvero difficile, ma per quanto mi abbia trasportato la lettura, lo stile utilizzato dell’autore ha bloccato molto le mie emozioni, e avevo una gran paura di rivivere la stessa cosa. “Resta sempre qui” è la storia di Adam. Ormai sono passati tre lunghi anni dall’incidente e tutto è cambiato: una famiglia che non esiste più, un amore portato via dal vento, due vite cosi diverse e troppo lontane.

Il presente: questa parte della narrazione si svolge nell’arco di 24 h. Troviamo un Adam di cui è rimasto un guscio, di lui non rimane più nulla: “se ieri è passato, passerà anche oggi” questo è cio’ che si ripete ogni giorno per poter andare avanti.

La musica, l’adrenalina, l’amore, tutto ciò che rende le cose meno difficili per lui non ci sono più, non c’è più nulla. Si trova sull’orlo di un precipizio. Adam ha perso tutto: ha visto scivolare via dalle sue mani tutto, molto lentamente, dal giorno dell’incidente. Adesso non vive ma sopravvive alle giornate. La musica non è più il suo rifugio, tanto che offre la sua vecchia ed amata chitarra per un’asta di beneficenza. Una fidanzata bellissima che tiene a lui, la band (gli Shooting Stars) ha raggiunto il massimo successo, le sue canzoni (..e le sue parole) sono conosciute ormai da tutti, è questa la vita di Adam oggi. Eppure,anche avendo ottenuto tutto, quando sale sul palco non sente più quel “qualcosa” che tirava fuori la sua emozione, ora non sente nulla. In parallelo viene narrato ciò che accadde subito dopo l’incidente. La convalescenza di Mia è molto lunga: tra il risveglio, la fisioterapia e il suo silenzio, Adam cerca di starle sempre accanto. Non solo la ragazza deve affrontare i problemi relativi alla sua salute, ma anche ciò che l’aspetta: dolore e perdita. Quando si affronta una perdita, non c’è mai una via giusta da prendere. Mia è distrutta, non è più la ragazza di prima, e Adam vorrebbe fare di più: ma il dolore di Mia non si può condividere, rimane suo. Mentre lei è alla disperata ricerca di una ragione per lottare, lui deve affrontare la realtà: anche lui ha perso una famiglia (i genitori di Mia e Teddy) e deve far i conti con il suo dolore, oltre che rassegnarsi a non poter fare nulla per lei.

Adam ricorda bene le sue ultime parole: «Se resti, farò tutto quello che vorrai. Mollerò il gruppo, verrò a New York con te. Se non vorrai avermi intorno, me ne andrò. Liz dice che tornare alla tua vecchia vita potrebbe essere troppo doloroso per te e che forse preferirai ricominciare da capo e dimenticarci tutti. Sarebbe un brutto colpo, ma accetterei anche questo. Sono disposto a perderti così, se non ti perdo oggi. Ti lascerò andare. Se resti.». 
E lui farà davvero tutto il possibile per lei, lei diventerà la sua ragione di vita: si prenderà una pausa dal gruppo e le starà accanto. Fino a quando lei lo abbandona. Di Mia posso dirvi che non ricorda nulla della sua “esperienza extracorporea”, ma prova un forte sentimento di rabbia nei confronti di Adam.

Ragazzi, i pianti che mi son fatta! La storia,comunque, parte con Adam che si trova a New York per impegni lavorativi. Per puro caso, o forse per destino, si ritrova ad ascoltare il concerto di Mia, ormai astro nascente della musica classica. Deciso a voler solo ascoltare, e non a rivederla, va subito via. Ma questa volta il destino decide per lui. Incontrerà Mia. Il momento è davvero emozionante: sentimenti repressi di amore e dolore, rabbia e rammarico. 

“Vorrei toccarla per assicurarmi che sia vera, che non è uno di quei sogni ricorrenti.. ..è irraggiungibile”,“non mi è concesso toccarla. E’ un privilegio che mi è stato revocato. Contro la mia volontà.”

Rispetto al primo libro, il modo dell’autore di farci entrare nella vita di Adam, e di alternare tra passato e  presente, mi è piaciuto molto. Mentre da una parte si assiste a come Adam si sia “ammalato”, disinteressandosi a tutto, lasciando il gruppo, distruggendo il suo profondo legame con la musica, dall’altra  siamo testimoni del momento in cui lui si rende conto di quale sia la cura. Lei. Mia è il suo inizio e la sua fine.

Bellissimo, molto più del primo. Più intenso, forse perché il pov è maschile. Ma durante la lettura, avevo tutta una serie di emozioni che lottavano tra di loro. Se in “Resta anche domani” mi sentivo bloccata nel limbo insieme a Mia, in “Resta sempre qui” sono legata ad Adam ed al suo dolore, ho lottato con lui. La lettura è molto scorrevole, e tutto risulta chiaro e limpido. Le emozioni si sentono ma soprattutto di toccano con mano. Assolutamente da non perdere.

 E ricordate che questo libro viaggia insieme alla musica. La musica, di qualunque genere sia, unisce e a volte divide, ma torna sempre sui suoi passi. La vita in realtà è come una canzone : la base è già scritta, siamo noi a scegliere le parole; per ogni strofa, diversa dalla successiva, c’è sempre un ritornello, semplice che ricordiamo a memoria. E la conclusione della canzone, non è mai la fine della stessa, perché puoi continuarla a cantare all’infinito. Puoi sempre interpretarla in modo diverso, con rabbia o con dolcezza, puoi aggiungere o togliere, ma sei sempre tu a scegliere. Questa è la storia di Adam, ma anche la storia di Mia. Una canzone d’amore sofferta che non solo vi ruberà il cuore ma anche l’anima.

Un bacio, Cinzia

Bellissimo

Tiepido