Buongiorno care amiche Crazy,
è con grande piacere che vi parlo in anteprima di Tu sei dentro di me,
il nuovo romanzo di Alex De Rosa, autore che ci aveva emozionato con la sua
storia raccontata in Folle idea e Folle destino, recentemente accorpati in un
unico volume dal titolo Folle amore. Con Tu sei dentro di me, che inevitabilmente mi fa
pensare alla canzone di Venditti, si inaugura la serie Crush che vedrà
protagonisti i maschissimi (ma secondo voi si può dire?) fratelli Lovell. A fare gli onori di casa sono Greyson e Nevada Lysander,
che verranno travolti dall’uragano Sandy e dall’ineluttabile forza dell’amore.
1. Tu sei dentro di me, 14 marzo 2015
Autore: Alex De Rosa
Casa Editrice: self-published
Genere: Erotic Romance
Settembre 2012. Atlantic City. Casinò Montecarlo.
Per colpa del suo passato, Nevada Lysander è da sempre
barricata dietro una corazza che la difende dalle sofferenze spingendola a
usare gli uomini solo per il sesso. Ma cosa accadrebbe se uno degli uragani più
violenti della storia riuscisse a distruggere il suo riparo sicuro?
L’arrogante direttore del casinò, Greyson Lovell,
potrebbe essere costretto a diventare l’eroe che non ha mai voluto essere,
avendo sempre preferito il gioco d’azzardo e le donne facili a una vita
tradizionale come quella della sua famiglia. Solo finendo a Las Vegas, la città
del peccato, si renderà conto di quanto Nevada gli sia ormai entrata dentro e
più cercherà di allontanarla, più lei metterà radici nel suo cuore.
Se seguite le mie recensioni, saprete certamente che
quello degli autori self italiani è per me un terreno inesplorato, un po’ per
scelta, un po’ per gusti personali. Ma la mia spiccata passione per la narrativa anglosassone
non mi ha impedito, meno di un anno fa, di avvicinarmi alla tormentata storia
dei cugini Gloria e Alessio e del loro amore folle e anticonformista. Alla luce di queste premesse, quando mi è stata data la
possibilità di leggere in anteprima il nuovo romanzo di Alex De Rosa ho colto
subito la palla al balzo, curiosa di sapere cosa avrebbe avuto in serbo per me
e ansiosa di vedere se sarebbe riuscito ad attirare nuovamente la mia
attenzione.
Fin da subito è chiaro che Grey e Nevada sono due anime
affini, entrambi tormentati dai demoni personali del loro passato che
continuano inevitabilmente a segnare il loro presente. Dietro una maschera di spavalderia e cinismo nascondono
un universo di fragilità che però sono assai riluttanti a mostrare. Nevada ha sempre avuto un rapporto pessimo con gli
uomini, influenzata da un padre senza scrupoli che ha distrutto la vita di sua
madre, e guidata esclusivamente dalla figura amorevole del nonno. Greyson è un ex campione di poker caduto in disgrazia,
sopravvissuto a stento alla sua dipendenza dal tavolo verde, figlio di una
famiglia numerosa e calorosa della quale non si è mai sentito davvero parte.
“Piacere mi chiamo Grey.”
“Piacere di conoscerti. Io sono Lysa.”
“Preferisco Nevada. Ti si addice di più.”
“Tu dici?”
“È un nome originale, imprevedibile e pericoloso, proprio
come te.”
“E ancora non hai visto nulla.”
Complice il nonno di Nevada, allo stesso tempo datore di
lavoro di Greyson, dopo una partenza un po’ turbolenta i due saranno costretti
a lavorare gomito a gomito per risollevare le sorti del casinò di famiglia ad
Atlantic City. Nonostante l’antipatia e il disprezzo che provano l’uno
per l’altra, le scintille che si accendono quando i loro corpi entrano in
contatto e i loro sguardi si incatenano sono impossibili da ignorare. In una sorta di gioco di seduzione che li avvicinerà e li
allontanerà per la prima metà del libro, i due cominceranno a conoscersi
davvero, anche se non sempre nel modo più giusto. Ci vorrà un evento tragico come l’uragano Sandy, che nel
2012 colpì la costa orientale degli Stati Uniti, per unire non solo i loro
corpi, ma soprattutto i loro cuori, e anche qui i pensieri negativi di Greyson
verso quella che si dimostrerà essere la donna della sua vita non mancheranno
ad arrivare.
Come se una catastrofe naturale non fosse già abbastanza,
altri ostacoli si frapporranno fra loro e la tanto agognata felicità, ma non
temete perché il lieto fine arriverà.
Grey era ovunque perchè era dentro di lei.
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Ancora una volta, Alex De Rosa mi ha stupito,
dimostrandomi che forse aveva ragione Cesare Cremonini nel dire che “gli uomini
e le donne sono uguali”. Più che la storia in sé, a colpirmi è stata la sua
capacità di indagare l’animo femminile (e anche il relativo guardaroba!) nelle
sue infinite sfaccettature, mostrando allo stesso tempo una ruvidezza più che
realistica della mentalità maschile in tutti i suoi aspetti (in particolare
nelle scene di sesso narrate dal POV del protagonista). Sicuramente, sapere di
trovarsi davanti ad un autore e non ad un’autrice aiuta ancor di più ad
individuare le differenze nello stile di scrittura. Il cameratismo e la chiassosità della famiglia Lovell mi
hanno fatto sorridere e scaldare l’anima, ed è stato facile capire perché una
persona come Nevada ne sia così attratta. Talvolta ho avuto l’impressione che mancasse qualcosa o
che alcuni passaggi fossero troppo repentini, ma questo di certo non rende il
libro meno piacevole da leggere.
Del resto, se volessimo un romanzo in grado di soddisfare
tutte le nostre aspettative dovremmo prendere noi in mano carta e penna, e
forse neanche in quel caso saremmo soddisfatti…
In quanto amante degli epiloghi, se c’è una cosa che devo
rimproverare all’autore è proprio quella, e spero che questa recensione possa
essere colta come un invito ad ampliarlo un po’, magari sottoforma di una di
quelle scene extra che vanno tanto di moda. Insomma, so che è difficile, ma se riuscirete a mettere
da parte i folli cugini, vi aspetta una nuova avventura decisamente meritevole.
Alla prossima, Francesca
Bello |
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Bellissima recensione complimenti Francesca .
RispondiEliminaMi è piaciuto tantissimo questo libro. È intrigante, appassionato a momenti divertente!! Ve lo consiglio!!
Grazie Tiziana! Io mi sono davvero emozionato a scriverlo e molto divertito a correggerlo.. tu sai perchè ;)
EliminaFinito stamattina di leggerlo prima di uscire dal lavoro :-) non potevo resistere. Mi è piaciuto molto forse perché mi ricordava una storia indimenticabile di Travis e Abby Maddox a Las Vegas e tutto il caos legato al poker e alla mafia che gestisce i casinò. Avrei magari preferito un finale più sostanzioso, ma chissà magari una sorpresa ce la fa l'autore?
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