venerdì 20 settembre 2013

Intervista Esclusiva: Sara Tessa per CrazyforRomance


Buongiorno amiche,
con immenso piacere oggi siamo orgogliose di presentarvi la nostra intervista esclusiva all’amatissima Sara Tessa, autrice de "L'Uragano di un batter d'ali" i cui diritti sono stati recentemente acquistati dalla Newton Compoton, come vi avevamo già annunciato qualche giorno fa con un post sul blog. L'Uragano è stato un romanzo che ha conquistato tutte noi per la sua intensità come abbiamo dimostrato nelle nostre recensioni.
Sara, persona deliziosa e umilissima, si è prestata gentilmente a rispondere ad alcune nostre domande nonostante tutte noi conosciamo benissimo la sua riservatezza. Perciò questa breve intervista acquista un duplice significato, è la prima in assoluto rilasciata da Sara ed è straordinariamente inaspettata considerato il suo carattere riservato. Solo per noi di CrazyForRomance…

La prima domanda che devo assolutamente farti Sara è come ti senti adesso, dopo la firma del contratto con la Newton Compton, immagino sia stata una scioccante sorpresa essere contattate da una Casa Editrice per l’acquisizione dei diritti sul tuo libro? 
Scioccante è un aggettivo che rende bene l'idea, ma non è proprio quanto ho provato, piuttosto direi “incredulità” che davvero stesse accadendo. Per una come me, che ha sempre vissuto dietro le quinte e crogiolata nell'insicurezza cronica, lo scioccante, in realtà, è stato tutto l'entusiasmo ricevuto da gennaio a oggi dalle tante lettrici dell'uragano. Quello è stato davvero destabilizzante, un bello scossone, nel bene e nel male. Per mesi mi sono trovata a leggere recensioni bellissime e bruttissime, ed email piene di calore. E ogni volta venivo catapultata nella vita di una sconosciuta, è stato davvero difficile accettare che quanto stava accadendo era la conseguenza di qualcosa che avevo realizzato io. Insomma, sono stati momenti destabilizzanti. E confesso che più volte sono stata combattuta se mantenere il libro in vendita o farlo sparire dalla faccia della Terra. Poi, nel momento in cui ho realizzato che dovevo prenderla per come veniva ecco che improvvisamente è arrivata la Newton Compton Editori.

Come ho più volte detto, l'auto-pubblicazione dell'ebook è nata come un esperimento, ho scritto in poco tempo il libro e l'ho buttato su Amazon tanto per avere dei feedback. Non mi aspettavo nulla, e tanto meno mi aspettavo che una casa editrice si interessasse dall'oggi al domani.

Per me aver ricevuto un ritorno così entusiastico da “sconosciute” è stato già tanto appagante.

Avete già iniziato il lavoro di editing? Rispetto alla versione de “L’Uragano di un Batter d’Ali” che tutte noi abbiamo letto ed amato ci saranno dei cambiamenti?
Non abbiamo ancora iniziato l'editing, dovremmo entrare nel vivo nelle prossime settimane. Sicuramente verranno fatti degli interventi di messa a punto, primo fra tutti, una bella correzione ortografica, poi credo qualche intervento a miglioramento dei dialoghi. Però, al momento, non so dire altro, è tutto molto fresco.
 
E per quanto riguarda “La Versione di Adam”, sarà incorporata nel romanzo o mantenuta a parte e magari seguirà un percorso tutto suo? 
Anche qui non so risponderti, dato che è tutto in divenire, sicuramente “La versione di Adam” è complementare all'uragano e quindi stiamo a vedere l'evolversi delle cose.

Vorrei ritornare un attimo alla genesi de L’Uragano, com’è nata la storia? E cosa ti ha spinta al passo dell’auto-pubblicazione?
Bella domanda, a cui non so bene come rispondere senza sembrare la solita noiosa incerta. E' nato così. Stavo scrivendo altro, di un genere completamente diverso, quando in un momento di annaspo ho aperto una pagina di word e ho iniziato a scrivere di una giovane ragazza che tornava a casa per ricominciare e tutto è scivolato fuori in meno di due mesi. La scelta dell'auto-pubblicazione è stata la prima e unica scelta, non mi era mai passato per la mente di proporre alcunché a nessuna casa editrice. Pigrizia e insicurezza.

Come sai, tra le lettrici di CrazyForRomance, Sophie e Adam sono due protagonisti che decisamente hanno lasciato il segno, tanto che entrambi sono arrivati fino alla finalissima del nostro Oscar del Romance come Miglior Protagonista di un Erotic Romance contendendosi il podio con rivali di tutto rispetto.

Adam Scott però, pur essendo molto amato, è un personaggio che divide molto, o lo si odia o lo si ama, senza vie di mezzo. Pensi che questa sua caratteristica sia motivata o credi che il suo personaggio sia stato frainteso fra coloro le quali non lo hanno capito? 
Sono sincera, ho auto-pubblicato un libro, senza arte né parte, quindi con tutti i limiti di editing. In questi mesi mi sono spesso chiesta se il fraintendimento al personaggio di Adam fosse stato un mio errore da esordiente. E forse sì, però è anche vero che il libro è scritto con l'io narrante di Sophie ed è logico che il suo giustificare o se si vuole usare il verbo “raccontarsela” su Adam, è dettato dal suo punto di vista. Quindi le lettrici, in qualità di spettatrici esterne, hanno seguito la storia con il punto di vista di Sophie. Per rendere più chiaro il concetto, potremmo definire le lettrici delle amiche. Quante volte nel nostro quotidiano abbiamo visto amiche perdersi dietro a uomini che dal nostro punto di vista erano inadeguati a loro? Quante volte ci siamo arrabbiate, trattenute nel mandarle al diavolo, frenate dallo scuoterle per fargli aprire gli occhi e arrese davanti alla loro testardaggine?  Credo che lo stesso sia avvenuto con la lettura dell'Uragano. Si sta dalla parte di Sophie, le si vuole bene, perché è una come noi, è la nostra amica, intestardita e innamorata e la capisci in parte, sempre se sei in grado di ricordati di quando tu eri innamorata e quanto quel sentimento era stato capace di vedere oltre.

Quindi, tornando ad Adam, credo che il fraintendimento ci stia, è corretto. Come lettrici, viviamo la storia con Sophie e odiamo Adam pressoché per tutto il libro, proprio come detestiamo il fidanzato inadeguato della nostra migliore amica che la fa soffrire. Poi, nella lettura, individuando il nodo biografico di Adam, alla fine un po' lo si ama, poiché si comprende che alla radice del suo comportamento c'è un ostacolo. Se stesso e gli episodi fortemente traumatizzanti della sua vita.

Comunque, nella solitudine di auto-pubblicante e a seguito dei commenti forti al personaggio maschile, se dapprima “La Versione di Adam” voleva essere un completamento del finale un po' audace dell'Uragano, in seguito, ho cercato di dare maggiore spessore al suo trauma per far capire che non arrivava da Marte, e che il suo comportamento, giustificabile o meno, era la conseguenza di un profondo paralizzante dolore.


Sophie viceversa con il suo “spirito da crocerossina” ha attirato immediatamente le simpatie di gran parte delle lettrici che in lei si sono identificate. L’idea di caratterizzarla come una donna forte e decisa, in netta controtendenza rispetto ai romanzi erotici più diffusi, è stata voluta?
Lo spirito da “crocerossina” insito in noi donne riesce sempre a identificarci. Personalmente non lo vedo come un qualcosa di totalmente negativo, cioè di donna che non avendo nulla da fare si prodiga anima e corpo verso il malato, facendosi male da sola. Nelle relazioni umane e soprattutto nei rapporti con l'altro sesso, solo colei che è dentro la relazione vede l'altro o vede ciò che vuole vedere... Sicuramente esiste per la donna una sorta di marchio nel dna, un retaggio culturale e direi secolare, di angelo del focolare e molto spesso la donna pensa anche per l'altro. Il punto è capire cosa significa essere crocerossina. Non è piegarsi, accettare incondizionatamente... perché allora non si può parlare più di spirito da crocerossina, ma di una donna senza carattere e un minimo di testa. Sophie è crocerossina di default, come lo siamo un po' tutte, e dalla sua ha un passato che le ha dato la consapevolezza di dove si trovi il limite di tale comportamento. Per gran parte del libro lei si ostina a restare con Adam nonostante tutti gli accadimenti le dicono di andarsene a gambe levate. Perché? Per il semplice fatto che lei ha visto Adam, nella sua profondità, nella sua intimità, oltre la maschera, ne vede il suo potenziale, è convinta di lui. E quando realizza del passato di Adam, non né ha compassione, insomma, non gli dice “povero caro”, anzi, lo sprona in modo intelligente ad affrontare i suoi demoni, facendogli capire che il suo problema compromette il loro rapporto e la sua esistenza. Poi accade l'imprevedibile... il punto di rottura che la porta a scontrarsi con il limite da crocerossina, e allora non le resta che pensare a se stessa anche se questo significa lasciarsi. Quindi la crocerossina per come la intendo io è una donna comune dotata di cervello, sì con le sue insicurezze, ma capace di comprendere fino a dove si può spingere.

E non so quale sia la differenza con gli altri libri a cui alludi, ma avendoli letti non ho mai trovato le protagoniste deboli, non sono del tutto passive, forse un po' ingenue, ma comunque capaci di imporsi all'uomo, penso che sia il protagonista maschile a venir descritto come “facilmente recuperabile”, cosa che in Adam avviene solo alla fine e con grande fatica e sofferenza.

Ne “L’Uragano di un batter d’Ali” i personaggi secondari e l’ambientazione hanno pochissimo spazio, svolgono un ruolo assolutamente marginale rispetto alle vicende dei due protagonisti. Nella nuova versione del romanzo, pensi di concedere a questi aspetti più spazio?
Non lo so, l'editing non è ancora partito, ma, nonostante i personaggi secondari siano marginali, credo comunque lascino il segno, sono le voci che ci circondano. Gli amici con le loro battute, i loro consigli, la famiglia con il suo supporto incondizionato. Anche se non sono parte attiva si fanno sentire e dicono quello che noi per prime consiglieremmo a Sophie. Per quanto riguarda l''ambientazione di New York, nonostante non sia descritta con dovizia di dettagli, nell'immaginario collettivo, è una città che si ha dentro. La cinematografia americana ci ha fatto conoscere New York in tutte le salse. C'è poco da descrivere. E' un non stop di viandanti, infiniti marciapiedi, taxi e skyline... e poi, in fondo, è la storia di Sophie e Adam, il resto è un corollario. 


Quali sono gli ultimi libri che hai letto Sara? E quali sono i tuoi romanzi preferiti?
Ultimamente sto leggendo la biografia di Keith Richards...

Sulla lettura sono assolutamente compulsiva, leggo come mi gira, e di generi differenti fra loro. Mi faccio prendere dalle sinossi senza prediligere un genere specifico.

Il mio imprinting alla lettura è avvenuto a 8/9 anni con le avventure di Re Artù. In seguito mi sono dedicata alla lettura sporadicamente fino a che, adolescente, presi in mano “Anna Karenina” di Tolstoj e tutto cambiò. Restai inchiodata alle pagine di quel capolavoro per due giorni, in apnea. E ancora oggi a ripensarci, ho il ricordo indelebile della sensazione che provai quando chiusi il libro sull'ultima pagina, addirittura ho scolpito nella mente dove mi trovavo quando lessi le ultime righe. Precisamente nel corridoio della casa dei miei genitori vicino al mobile di ingresso. Era rientrata da scuola con il libro tra le mani, avevo gettato lo zaino a terra e letto le ultime righe senza fiato e improvvisamente mi ero sentita smarrita. Avevo alzato gli occhi al corridoio domandami cosa mai avrei fatto ora. Con quella sensazione rilessi di nuovo quelle ultime righe nella speranza ci fosse altro da leggere, ma il punto fermo della fine era lì, fisso, immobile e poi spazio bianco. Beh, lo rilessi, tutto da capo. Naturalmente mi innamorai di Tolstoj, della sua scrittura e delle sue opere. Ero affascinata da come riuscisse a portarti dentro un'altra vita, relazioni, ambienti totalmente differenti dal mio quotidiano. E da allora leggo tra alti e bassi. Ci sono mesi durante i quali divoro tre libri a settimana poi, mesi di stallo.

Ho alcuni autori prediletti, quali Joe Lansdale, Michel Houellebecq, Ammaniti, Kundera, King. Di questi amo lo stile di scrittura. Io credo che di storie è pieno il mondo, il punto è saperle raccontare. Un libro è come un'esperienza di vita, se ti porta dentro allora è un bel libro, è quello che nel richiuderlo ti fai milioni di domande, e che riapri ogni tanto per rileggere qualche riga. E' quello che quando ci pensi il giorno dopo ti chiedi che cosa mai staranno facendo i protagonisti, tanto da immaginartelo. Quelli sono i libri che piacciono a me, a volte li incontro, a volte no ed è assolutamente soggettivo.

Ne “L’Uragano di un batter d’Ali” la colonna sonora è scandita dalle canzoni dei Sigur Ros, P.J Harvey e Tom York. Sono i tuoi artisti preferiti o dipende dal momento? In generale, qual’è la tua playlist?
Sì, sono alcuni dei miei artisti preferiti come tanti altri e sì, fanno parte della mia playlist. 

La musica per me è essenziale, lo è sempre stata. Amo il rock e ultimamente il post-rock strumentale, quest'ultimo ha delle sonorità talmente evocative, una risonanza musicale di crescendi di rabbia, dolore e smarrimento, una musica che si spegne e si riaccende infiammandosi, capace di trasportati in atmosfere e visioni incredibili. 
Spesso è la musica stessa a influenzare gli avvicendamenti delle mie storie.Entro in sintonia e le dita trascrivono le immagini che la mente proietta. Lo so, posso sembrare mezza matta, ma riesco a scrivere solo così. Cuffie e ritmo.

Molte autrici hanno l’abitudine di associare ai loro protagonisti i volti di personaggi noti (attori, modelli…), anche noi nel blog lo facciamo nell’ultima manche di votazioni per l’Oscar del Romance. Tu, Sara, ti sei ispirata a qualcuno in particolare nella caratterizzazione di Sophie e Adam?
Nella stesura del libro non avevo in mente nessuno in particolare. Mi sono limitata a descrivere l'animo lasciando alla lettrice la libertà di raffigurarselo. Il riferimento al quadro di Magritte voleva essere la vera descrizione di Sophie e Adam. Due anime bloccate, ma capaci di andare oltre. Poi devo essere sincera. Volutamente non ho inserito alcuna caratterizzazione. Non amo  le descrizioni fisiche dei personaggi, purtroppo il più delle volte non combaciano con il mio immaginario, tanto da rendermi difficile anche la lettura. Comunque, se proprio proprio dovessi dare dei volti... Beh, per Sophie ho in mente solo Mara Rooney e per Adam, un bel enigmatico Michael Fassbender, un po' più giovane magari...


Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai già in mente qualche nuova storia? E se sì, sarà sempre un erotic romance oppure ti piacerebbe sperimentarti in qualche genere diverso? 
Di storie ne ho in mente tante, una su cui sto lavorando è sempre genere romance con qualcosa di erotic, ma senza strafare. E per altri generi? … La verità, è che ho già sperimento altri generi... :-)

So che farai parte della giuria nel concorso indetto dalla Sperling che a dicembre selezionerà e pubblicherà in e-book tre dei migliori racconti erotici pervenuti da autrici emergenti. Ci puoi dire quale sarà il tuo metro di giudizio? Che cosa cerchi in una racconto erotico?
Il metro di giudizio? Credo sarà emozionale, o meglio, cosa mi passerà la storia e se questa è ben avvicendata. E cosa cerco in un racconto erotico? Personalmente sono più interessata alla relazione tra i due e a come si svilupperà il loro relazionarsi sessuale. Se l'alchimia si crea e si percepisce, allora dovrebbe piacermi. Però è la prima volta che mi trovo a giudicare... e per come sono, farò una fatica bestiale!


Sara, ti ringraziamo infinitamente per la tua disponibilità, sei stata gentilissima…. Noi tutte di Crazy For Romance desideriamo augurarti di cuore tutto il meglio, in campo letterario e nella vita in generale, sei una persona splendida…


Un abbraccio, Il team di Crazy For Romance

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14 commenti:

  1. Non riesco a trovare il libro, sapete dirmi se poi uscirà in e-book? grazie

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    1. Caro Anonimo,
      L'Uragano di un batter d' ali era disponibile sullo store on line di Amazon fino a pochissimo tempo fa, recentemente l'autrice stessa lo ha tolto in previsione della prossima pubblicazione con la Newton....attendiamo tutte ansiosamente la nuova uscita...quando avremo news faremo sapere!
      Un abbraccio,
      Lavinia

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    2. Grazie Lavinia, speriamo di avere news al più presto, non vedo l'ora di poterlo leggere, grazie un abbraccio da Loano (Nicoletta)

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  2. Adoro Sara, ho letto L'Uragano di un batter d'ali per caso e sono felicissima di averlo fatto...L'ho letto 2 volte consecutivamente, non riuscivo ad uscire dalla storia, dalla vita di Adam e Sophie...E' questo secondo me e' la sensazione che dovrebbe dare la lettura di un libro, coinvolgerti fino al punto di poter credere di vivere la vita dei protagonisti con gioia e dolori...bhe' secondo me Sara c'e' riuscita...Aspetto che il libro venga pubblicato, perche' a differenza degli ebook che ho questo lo voglio cartaceo sempre presente nella mia piccola libreria...Ho letto anche la Seduzione dell'amore che ho adorato ed ovviamente aspetto tutto quello che la nostra amata Sara pubblichera', non mi perdero' nulla...Forza Sara ed in bocca al lupo...

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  3. È sempre bellissimo leggere qualcosa di Sara Tessa. Io come tante altre lettrici sono rimasta travolta da L'uragano... Sarebbe bellissimo poter dare anche un seguito ad Adam e Sophie...magari farla diventare una trilogia.. Mi sono troppo affezionata a questa coppia! Grazie Sara di avercela raccontata...comprerò sicuramente anche il cartaceo.. E grazie Crazy per questa bellissima intervista!

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  4. Bellissima intervista..
    "Io credo che di storie è pieno il mondo, il punto è saperle raccontare. Un libro è come un'esperienza di vita, se ti porta dentro allora è un bel libro, è quello che nel richiuderlo ti fai milioni di domande, e che riapri ogni tanto per rileggere qualche riga. E' quello che quando ci pensi il giorno dopo ti chiedi che cosa mai staranno facendo i protagonisti, tanto da immaginartelo. Quelli sono i libri che piacciono a me, a volte li incontro, a volte no ed è assolutamente soggettivo."
    Sara ha descritto nel modo migliore l'effetto che ci fa un bel libro.. con Sophie ed Adam a me è successo proprio così: finita la lettura sono andata più volte a ricercalo sul Kindle per leggere alcuni passaggi (e a volte anche l'intera versione di Adam), e per giorni non ho fatto che pensare a loro...
    Aspetto con ansia di leggere qualcosa di nuovo di questa splendida scrittrice

    Valentina

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  5. ODDIO CHE EMOZIONE..sara ha un dono particolare!rapisce il cuore...come dice lei i libri migliori sono quelli che ti rimangono nel cuore e quelli a cui continui a pensare anche una volta terminati, quelli che ti lasciano un vuoto nell anima una volta finita l ultima pagina...beh x me è stato così!!!!credo che il romanzo sia perfetto così e spero che la casa editrice non modifichi più di tanto la storia che è già di per se fantastica!!! aspetto con ansia la pubblicazione del romanzo...e di quelli futuri!!!sei grande sara!!!!
    grazie di cuore crazy siete unicheee!!!!!

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  6. Un libro mi piace quando mi suscita delle emozioni, non solo belle emozioni ma anche quando sono negative. Anche quando vorrei entrare nel libro e dare un bel calcio nel sedere a uno dei protagonisti! Leggendo questo libro mi sono trovata a voler fare tante cose: una carezza consolatrice, passare un fazzolettino per asciugare le lacrime, farsi una risata insieme poi... gioia, rabbia, panico, entusiasmo, tormento, passione... Se leggendo una storia vengo travolta da tutto questo non posso far altro che ringraziare chi l'ha scritta quindi GRAZIE SARA! Imbocca al lupo per tutti i tuoi progetti! SILVIA

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  7. complimenti per l' intervista!
    questo libro l' ho letto (tutto d'un fiato) un po' dii tempo fa ma mi è rimato nel cuore come pochi!
    Belli i protagonisti, travolgente e profonda la storia, la musica(che sono andata a cercare)adatta e coinvolgente!
    sono sinceramente felice per la pubblicazione perchè è una storia che merita!
    Contattai l' autrice sulla pagina fb dedicata al libro per farle presente che parlavamo di lei su questo blog e lei mi rispose gentilmente,con la stessa incredulità e umiltà che traspare dall' intervista!
    Grazie Sara e Grazie Crazy per l' impegno con cui vi occupate di questo bellissimo blog!!

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  8. Lo lessi anchio tempo fa , tutte e due le versione ma lo sempre trovato angosciante e per niente romantico o intenso , il protagonista maschile e a mio parere repellente e riprovevole nel modo di trattare Sophie.

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  9. Che bella intervista!!!Ancora complimenti a Sara Tessa!Spero di leggere presto altri suoi libri,perchè il suo stile mi è piaciuto subito!
    Complimenti anche a voi per le splendide novità e interviste esclusive che ci proponete!

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  10. Cara Sara, immaginando la tua riservatezza, ti ringrazio per questa illuminante e bellissima intervista e ringrazio le Crazy per averla ottenuta. L' Uragano è stato capace di portare le mie emozioni ai massimi livelli consentiti per un essere umano, e al punto finale mi sono ritrovata come te al termine di Anna Karenina: completamente persa! Non riuscivo a leggere nient'altro, mi trovavo in una sorta di "blocco del lettore". Così anch'io l'ho riletto, ma ti assicuro che non ne sono ancora sazia. Solo tre libri mi hanno portato a desiderare la conoscenza dei loro protagonisti e tutti e tre hanno in comune il racconto di una metamorfosi esistenziale, minuziosamente descritta e trasmessa. Questa caratteristica è per me la vera forza dell'Uragano, dove niente dell'animo umano cambia per caso. Farti nuovamente i complimenti mi sembra riduttivo perché penso che di fronte a un talento come il tuo si debba piegare la testa e ringraziare di poterlo, almeno in parte, condividere attraverso la lettura dei tuoi romanzi. Un abbraccio a te e alle Crazy, che sono sempre in prima linea per noi.
    Cecilia

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  11. Buongiorno sono Alberto Ibba e dirigo l'A.L. www.lepubblicazioni.it
    sareste così gentili di far arrivare a Sara i miei complimenti e di farmi contattare alla mail: alberto.ibba@lepubblicazioni.it
    grazie e buon lavoro

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  12. Sara è bravissima,il libro è scritto molto bene e le auguro davvero tanto successo perché se lo merita

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