Buongiorno amiche,
con immenso piacere oggi siamo
orgogliose di presentarvi la nostra intervista esclusiva all’amatissima Sara Tessa, autrice de "L'Uragano di un batter d'ali" i
cui diritti sono stati recentemente acquistati dalla Newton Compoton, come vi avevamo già annunciato qualche giorno fa con un post sul blog. L'Uragano
è stato un romanzo che ha conquistato tutte noi per la sua intensità
come abbiamo dimostrato nelle nostre recensioni.
Sara, persona deliziosa e umilissima, si
è prestata gentilmente a rispondere ad alcune nostre domande nonostante tutte
noi conosciamo benissimo la sua riservatezza. Perciò questa breve intervista
acquista un duplice significato, è la prima in assoluto rilasciata da Sara ed è
straordinariamente inaspettata considerato il suo carattere riservato. Solo per
noi di CrazyForRomance…
La prima domanda che devo assolutamente
farti Sara è come ti senti adesso, dopo la firma del contratto con la Newton
Compton, immagino sia stata una scioccante sorpresa essere contattate da una
Casa Editrice per l’acquisizione dei diritti sul tuo libro?
Scioccante è un aggettivo che rende bene
l'idea, ma non è proprio quanto ho provato, piuttosto direi “incredulità” che
davvero stesse accadendo. Per una come me, che ha sempre vissuto dietro le
quinte e crogiolata nell'insicurezza cronica, lo scioccante, in realtà, è stato
tutto l'entusiasmo ricevuto da gennaio a oggi dalle tante lettrici
dell'uragano. Quello è stato davvero destabilizzante, un bello scossone, nel
bene e nel male. Per mesi mi sono trovata a leggere recensioni bellissime e
bruttissime, ed email piene di calore. E ogni volta venivo catapultata nella
vita di una sconosciuta, è stato davvero difficile accettare che quanto stava accadendo
era la conseguenza di qualcosa che avevo realizzato io. Insomma, sono stati
momenti destabilizzanti. E confesso che più volte sono stata combattuta se
mantenere il libro in vendita o farlo sparire dalla faccia della Terra. Poi,
nel momento in cui ho realizzato che dovevo prenderla per come veniva ecco che
improvvisamente è arrivata la Newton Compton Editori.
Come ho più volte detto,
l'auto-pubblicazione dell'ebook è nata come un esperimento, ho scritto in poco
tempo il libro e l'ho buttato su Amazon tanto per avere dei feedback. Non mi
aspettavo nulla, e tanto meno mi aspettavo che una casa editrice si
interessasse dall'oggi al domani.
Per me aver ricevuto un ritorno così
entusiastico da “sconosciute” è stato già tanto appagante.
Avete già iniziato il lavoro di editing?
Rispetto alla versione de “L’Uragano di un Batter d’Ali” che tutte noi abbiamo
letto ed amato ci saranno dei cambiamenti?
Non abbiamo ancora iniziato l'editing,
dovremmo entrare nel vivo nelle prossime settimane. Sicuramente verranno fatti
degli interventi di messa a punto, primo fra tutti, una bella correzione
ortografica, poi credo qualche intervento a miglioramento dei dialoghi. Però,
al momento, non so dire altro, è tutto molto fresco.
E per quanto riguarda “La Versione di Adam”,
sarà incorporata nel romanzo o mantenuta a parte e magari seguirà un percorso
tutto suo?
Anche qui non so risponderti, dato che è
tutto in divenire, sicuramente “La versione di Adam” è complementare
all'uragano e quindi stiamo a vedere l'evolversi delle cose.
Vorrei ritornare un attimo alla genesi
de L’Uragano, com’è nata la storia? E cosa ti ha spinta al passo
dell’auto-pubblicazione?
Bella domanda, a cui non so bene come
rispondere senza sembrare la solita noiosa incerta. E' nato così. Stavo scrivendo
altro, di un genere completamente diverso, quando in un momento di annaspo ho
aperto una pagina di word e ho iniziato a scrivere di una giovane ragazza che
tornava a casa per ricominciare e tutto è scivolato fuori in meno di due mesi.
La scelta dell'auto-pubblicazione è stata la prima e unica scelta, non mi era
mai passato per la mente di proporre alcunché a nessuna casa editrice. Pigrizia
e insicurezza.
Come sai, tra le lettrici di
CrazyForRomance, Sophie e Adam sono due protagonisti che decisamente hanno
lasciato il segno, tanto che entrambi sono arrivati fino alla finalissima del
nostro Oscar del Romance come Miglior Protagonista di un Erotic Romance
contendendosi il podio con rivali di tutto rispetto.
Adam Scott però, pur essendo molto
amato, è un personaggio che divide molto, o lo si odia o lo si ama, senza vie
di mezzo. Pensi che questa sua caratteristica sia motivata o credi che il suo
personaggio sia stato frainteso fra coloro le quali non lo hanno capito?
Sono sincera, ho auto-pubblicato un libro,
senza arte né parte, quindi con tutti i limiti di editing. In questi mesi mi
sono spesso chiesta se il fraintendimento al personaggio di Adam fosse stato un
mio errore da esordiente. E forse sì, però è anche vero che il libro è scritto
con l'io narrante di Sophie ed è logico che il suo giustificare o se si vuole
usare il verbo “raccontarsela” su Adam, è dettato dal suo punto di vista.
Quindi le lettrici, in qualità di spettatrici esterne, hanno seguito la storia
con il punto di vista di Sophie. Per rendere più chiaro il concetto, potremmo
definire le lettrici delle amiche. Quante volte nel nostro quotidiano abbiamo
visto amiche perdersi dietro a uomini che dal nostro punto di vista erano
inadeguati a loro? Quante volte ci siamo arrabbiate, trattenute nel mandarle al
diavolo, frenate dallo scuoterle per fargli aprire gli occhi e arrese davanti
alla loro testardaggine? Credo che lo
stesso sia avvenuto con la lettura dell'Uragano. Si sta dalla parte di Sophie,
le si vuole bene, perché è una come noi, è la nostra amica, intestardita e
innamorata e la capisci in parte, sempre se sei in grado di ricordati di quando
tu eri innamorata e quanto quel sentimento era stato capace di vedere oltre.
Quindi, tornando ad Adam, credo che il
fraintendimento ci stia, è corretto. Come lettrici, viviamo la storia con
Sophie e odiamo Adam pressoché per tutto il libro, proprio come detestiamo il
fidanzato inadeguato della nostra migliore amica che la fa soffrire. Poi, nella
lettura, individuando il nodo biografico di Adam, alla fine un po' lo si ama,
poiché si comprende che alla radice del suo comportamento c'è un ostacolo. Se
stesso e gli episodi fortemente traumatizzanti della sua vita.
Comunque, nella solitudine di
auto-pubblicante e a seguito dei commenti forti al personaggio maschile, se
dapprima “La Versione di Adam” voleva essere un completamento del finale un po'
audace dell'Uragano, in seguito, ho cercato di dare maggiore spessore al suo
trauma per far capire che non arrivava da Marte, e che il suo comportamento, giustificabile
o meno, era la conseguenza di un profondo paralizzante dolore.
Sophie viceversa con il suo “spirito da
crocerossina” ha attirato immediatamente le simpatie di gran parte delle
lettrici che in lei si sono identificate. L’idea di caratterizzarla come una
donna forte e decisa, in netta controtendenza rispetto ai romanzi erotici più
diffusi, è stata voluta?
Lo spirito da “crocerossina” insito in
noi donne riesce sempre a identificarci. Personalmente non lo vedo come un
qualcosa di totalmente negativo, cioè di donna che non avendo nulla da fare si
prodiga anima e corpo verso il malato, facendosi male da sola. Nelle relazioni
umane e soprattutto nei rapporti con l'altro sesso, solo colei che è dentro la
relazione vede l'altro o vede ciò che
vuole vedere... Sicuramente esiste per la donna una sorta di marchio nel
dna, un retaggio culturale e direi secolare, di angelo del focolare e molto
spesso la donna pensa anche per l'altro. Il punto è capire cosa significa
essere crocerossina. Non è piegarsi, accettare incondizionatamente... perché
allora non si può parlare più di spirito da crocerossina, ma di una donna senza
carattere e un minimo di testa. Sophie è crocerossina di default, come lo siamo
un po' tutte, e dalla sua ha un passato che le ha dato la consapevolezza di
dove si trovi il limite di tale comportamento. Per gran parte del libro lei si
ostina a restare con Adam nonostante tutti gli accadimenti le dicono di
andarsene a gambe levate. Perché? Per il semplice fatto che lei ha visto Adam,
nella sua profondità, nella sua intimità, oltre la maschera, ne vede il suo
potenziale, è convinta di lui. E quando realizza del passato di Adam, non né ha
compassione, insomma, non gli dice “povero caro”, anzi, lo sprona in modo
intelligente ad affrontare i suoi demoni, facendogli capire che il suo problema
compromette il loro rapporto e la sua esistenza. Poi accade l'imprevedibile...
il punto di rottura che la porta a scontrarsi con il limite da crocerossina, e
allora non le resta che pensare a se stessa anche se questo significa
lasciarsi. Quindi la crocerossina per come la intendo io è una donna comune
dotata di cervello, sì con le sue insicurezze, ma capace di comprendere fino a
dove si può spingere.
E non so quale sia la differenza con gli
altri libri a cui alludi, ma avendoli letti non ho mai trovato le protagoniste
deboli, non sono del tutto passive, forse un po' ingenue, ma comunque capaci di
imporsi all'uomo, penso che sia il protagonista maschile a venir descritto come
“facilmente recuperabile”, cosa che in Adam avviene solo alla fine e con grande
fatica e sofferenza.
Ne “L’Uragano di un batter d’Ali” i
personaggi secondari e l’ambientazione hanno pochissimo spazio, svolgono un
ruolo assolutamente marginale rispetto alle vicende dei due protagonisti. Nella
nuova versione del romanzo, pensi di concedere a questi aspetti più spazio?
Non lo so, l'editing non è ancora
partito, ma, nonostante i personaggi secondari siano marginali, credo comunque
lascino il segno, sono le voci che ci circondano. Gli amici con le loro
battute, i loro consigli, la famiglia con il suo supporto incondizionato. Anche
se non sono parte attiva si fanno sentire e dicono quello che noi per prime
consiglieremmo a Sophie. Per quanto riguarda l''ambientazione di New York,
nonostante non sia descritta con dovizia di dettagli, nell'immaginario
collettivo, è una città che si ha dentro. La cinematografia americana ci ha
fatto conoscere New York in tutte le salse. C'è poco da descrivere. E' un non
stop di viandanti, infiniti marciapiedi, taxi e skyline... e poi, in fondo, è
la storia di Sophie e Adam, il resto è un corollario.
Quali sono gli ultimi libri che hai
letto Sara? E quali sono i tuoi romanzi preferiti?
Ultimamente sto leggendo la biografia di
Keith Richards...
Sulla lettura sono assolutamente
compulsiva, leggo come mi gira, e di generi differenti fra loro. Mi faccio
prendere dalle sinossi senza prediligere un genere specifico.
Il mio imprinting alla lettura è
avvenuto a 8/9 anni con le avventure di Re Artù. In seguito mi sono dedicata alla
lettura sporadicamente fino a che, adolescente, presi in mano “Anna Karenina”
di Tolstoj e tutto cambiò. Restai inchiodata alle pagine di quel capolavoro per
due giorni, in apnea. E ancora oggi a ripensarci, ho il ricordo indelebile
della sensazione che provai quando chiusi il libro sull'ultima pagina,
addirittura ho scolpito nella mente dove mi trovavo quando lessi le ultime
righe. Precisamente nel corridoio della casa dei miei genitori vicino al mobile
di ingresso. Era rientrata da scuola con il libro tra le mani, avevo gettato lo
zaino a terra e letto le ultime righe senza fiato e improvvisamente mi ero
sentita smarrita. Avevo alzato gli occhi al corridoio domandami cosa mai avrei
fatto ora. Con quella sensazione rilessi di nuovo quelle ultime righe nella
speranza ci fosse altro da leggere, ma il punto fermo della fine era lì, fisso,
immobile e poi spazio bianco. Beh, lo rilessi, tutto da capo. Naturalmente mi
innamorai di Tolstoj, della sua scrittura e delle sue opere. Ero affascinata da
come riuscisse a portarti dentro un'altra vita, relazioni, ambienti totalmente
differenti dal mio quotidiano. E da allora leggo tra alti e bassi. Ci sono mesi
durante i quali divoro tre libri a settimana poi, mesi di stallo.
Ho alcuni autori prediletti, quali Joe
Lansdale, Michel Houellebecq, Ammaniti, Kundera, King. Di questi amo lo stile di scrittura. Io
credo che di storie è pieno il mondo, il punto è saperle raccontare. Un libro è
come un'esperienza di vita, se ti porta dentro allora è un bel libro, è quello
che nel richiuderlo ti fai milioni di domande, e che riapri ogni tanto per
rileggere qualche riga. E' quello che quando ci pensi il giorno dopo ti chiedi
che cosa mai staranno facendo i protagonisti, tanto da immaginartelo. Quelli
sono i libri che piacciono a me, a volte li incontro, a volte no ed è
assolutamente soggettivo.
Ne “L’Uragano di un batter d’Ali” la
colonna sonora è scandita dalle canzoni dei Sigur Ros, P.J Harvey e Tom York.
Sono i tuoi artisti preferiti o dipende dal momento? In generale, qual’è la tua
playlist?
Sì, sono alcuni
dei miei artisti preferiti come tanti altri e sì, fanno parte della mia
playlist.
La musica per me è essenziale, lo è sempre stata. Amo il rock e
ultimamente il post-rock strumentale, quest'ultimo ha delle sonorità talmente evocative,
una risonanza musicale di crescendi di rabbia, dolore e smarrimento, una musica
che si spegne e si riaccende infiammandosi, capace di trasportati in atmosfere
e visioni incredibili.
Spesso è la musica stessa a influenzare gli avvicendamenti delle mie storie.Entro in sintonia e le dita trascrivono le immagini che la mente proietta. Lo so, posso sembrare mezza matta, ma riesco a scrivere solo così. Cuffie e ritmo.
Spesso è la musica stessa a influenzare gli avvicendamenti delle mie storie.Entro in sintonia e le dita trascrivono le immagini che la mente proietta. Lo so, posso sembrare mezza matta, ma riesco a scrivere solo così. Cuffie e ritmo.
Molte autrici hanno l’abitudine di
associare ai loro protagonisti i volti di personaggi noti (attori, modelli…),
anche noi nel blog lo facciamo nell’ultima manche di votazioni per l’Oscar del
Romance. Tu, Sara, ti sei ispirata a qualcuno in particolare nella
caratterizzazione di Sophie e Adam?
Nella stesura del libro non avevo in
mente nessuno in particolare. Mi sono limitata a descrivere l'animo lasciando
alla lettrice la libertà di raffigurarselo. Il riferimento al quadro di
Magritte voleva essere la vera descrizione di Sophie e Adam. Due anime
bloccate, ma capaci di andare oltre. Poi devo essere sincera. Volutamente non
ho inserito alcuna caratterizzazione. Non amo
le descrizioni fisiche dei personaggi, purtroppo il più delle volte non
combaciano con il mio immaginario, tanto da rendermi difficile anche la
lettura. Comunque, se proprio proprio dovessi dare dei volti... Beh, per Sophie
ho in mente solo Mara Rooney e per Adam, un bel enigmatico Michael Fassbender,
un po' più giovane magari...
Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai
già in mente qualche nuova storia? E se sì, sarà sempre un erotic romance
oppure ti piacerebbe sperimentarti in qualche genere diverso?
Di storie ne ho in mente tante, una su
cui sto lavorando è sempre genere romance con qualcosa di erotic, ma senza
strafare. E per altri generi? … La verità, è che ho già sperimento altri
generi... :-)
So che farai parte della giuria nel
concorso indetto dalla Sperling che a dicembre selezionerà e pubblicherà in
e-book tre dei migliori racconti erotici pervenuti da autrici emergenti. Ci
puoi dire quale sarà il tuo metro di giudizio? Che cosa cerchi in una racconto
erotico?
Il metro di giudizio? Credo sarà
emozionale, o meglio, cosa mi passerà la storia e se questa è ben avvicendata.
E cosa cerco in un racconto erotico? Personalmente sono più interessata alla
relazione tra i due e a come si svilupperà il loro relazionarsi sessuale. Se
l'alchimia si crea e si percepisce, allora dovrebbe piacermi. Però è la prima
volta che mi trovo a giudicare... e per come sono, farò una fatica bestiale!
Sara, ti ringraziamo infinitamente per
la tua disponibilità, sei stata gentilissima…. Noi tutte di Crazy For Romance
desideriamo augurarti di cuore tutto il meglio, in campo letterario e nella
vita in generale, sei una persona splendida…
Un abbraccio, Il team di Crazy For Romance
Se ti è piaciuta questa intervista clicca GT+1 in fondo al post, grazie!
Trattasi di materiale riservato, di proprietà di CrazyForRomance
ed è vietata ogni riproduzione anche parziale dei contenuti.
Trattasi di materiale riservato, di proprietà di CrazyForRomance
ed è vietata ogni riproduzione anche parziale dei contenuti.
Non riesco a trovare il libro, sapete dirmi se poi uscirà in e-book? grazie
RispondiEliminaCaro Anonimo,
EliminaL'Uragano di un batter d' ali era disponibile sullo store on line di Amazon fino a pochissimo tempo fa, recentemente l'autrice stessa lo ha tolto in previsione della prossima pubblicazione con la Newton....attendiamo tutte ansiosamente la nuova uscita...quando avremo news faremo sapere!
Un abbraccio,
Lavinia
Grazie Lavinia, speriamo di avere news al più presto, non vedo l'ora di poterlo leggere, grazie un abbraccio da Loano (Nicoletta)
EliminaAdoro Sara, ho letto L'Uragano di un batter d'ali per caso e sono felicissima di averlo fatto...L'ho letto 2 volte consecutivamente, non riuscivo ad uscire dalla storia, dalla vita di Adam e Sophie...E' questo secondo me e' la sensazione che dovrebbe dare la lettura di un libro, coinvolgerti fino al punto di poter credere di vivere la vita dei protagonisti con gioia e dolori...bhe' secondo me Sara c'e' riuscita...Aspetto che il libro venga pubblicato, perche' a differenza degli ebook che ho questo lo voglio cartaceo sempre presente nella mia piccola libreria...Ho letto anche la Seduzione dell'amore che ho adorato ed ovviamente aspetto tutto quello che la nostra amata Sara pubblichera', non mi perdero' nulla...Forza Sara ed in bocca al lupo...
RispondiEliminaÈ sempre bellissimo leggere qualcosa di Sara Tessa. Io come tante altre lettrici sono rimasta travolta da L'uragano... Sarebbe bellissimo poter dare anche un seguito ad Adam e Sophie...magari farla diventare una trilogia.. Mi sono troppo affezionata a questa coppia! Grazie Sara di avercela raccontata...comprerò sicuramente anche il cartaceo.. E grazie Crazy per questa bellissima intervista!
RispondiEliminaBellissima intervista..
RispondiElimina"Io credo che di storie è pieno il mondo, il punto è saperle raccontare. Un libro è come un'esperienza di vita, se ti porta dentro allora è un bel libro, è quello che nel richiuderlo ti fai milioni di domande, e che riapri ogni tanto per rileggere qualche riga. E' quello che quando ci pensi il giorno dopo ti chiedi che cosa mai staranno facendo i protagonisti, tanto da immaginartelo. Quelli sono i libri che piacciono a me, a volte li incontro, a volte no ed è assolutamente soggettivo."
Sara ha descritto nel modo migliore l'effetto che ci fa un bel libro.. con Sophie ed Adam a me è successo proprio così: finita la lettura sono andata più volte a ricercalo sul Kindle per leggere alcuni passaggi (e a volte anche l'intera versione di Adam), e per giorni non ho fatto che pensare a loro...
Aspetto con ansia di leggere qualcosa di nuovo di questa splendida scrittrice
Valentina
ODDIO CHE EMOZIONE..sara ha un dono particolare!rapisce il cuore...come dice lei i libri migliori sono quelli che ti rimangono nel cuore e quelli a cui continui a pensare anche una volta terminati, quelli che ti lasciano un vuoto nell anima una volta finita l ultima pagina...beh x me è stato così!!!!credo che il romanzo sia perfetto così e spero che la casa editrice non modifichi più di tanto la storia che è già di per se fantastica!!! aspetto con ansia la pubblicazione del romanzo...e di quelli futuri!!!sei grande sara!!!!
RispondiEliminagrazie di cuore crazy siete unicheee!!!!!
Un libro mi piace quando mi suscita delle emozioni, non solo belle emozioni ma anche quando sono negative. Anche quando vorrei entrare nel libro e dare un bel calcio nel sedere a uno dei protagonisti! Leggendo questo libro mi sono trovata a voler fare tante cose: una carezza consolatrice, passare un fazzolettino per asciugare le lacrime, farsi una risata insieme poi... gioia, rabbia, panico, entusiasmo, tormento, passione... Se leggendo una storia vengo travolta da tutto questo non posso far altro che ringraziare chi l'ha scritta quindi GRAZIE SARA! Imbocca al lupo per tutti i tuoi progetti! SILVIA
RispondiEliminacomplimenti per l' intervista!
RispondiEliminaquesto libro l' ho letto (tutto d'un fiato) un po' dii tempo fa ma mi è rimato nel cuore come pochi!
Belli i protagonisti, travolgente e profonda la storia, la musica(che sono andata a cercare)adatta e coinvolgente!
sono sinceramente felice per la pubblicazione perchè è una storia che merita!
Contattai l' autrice sulla pagina fb dedicata al libro per farle presente che parlavamo di lei su questo blog e lei mi rispose gentilmente,con la stessa incredulità e umiltà che traspare dall' intervista!
Grazie Sara e Grazie Crazy per l' impegno con cui vi occupate di questo bellissimo blog!!
Lo lessi anchio tempo fa , tutte e due le versione ma lo sempre trovato angosciante e per niente romantico o intenso , il protagonista maschile e a mio parere repellente e riprovevole nel modo di trattare Sophie.
RispondiEliminaChe bella intervista!!!Ancora complimenti a Sara Tessa!Spero di leggere presto altri suoi libri,perchè il suo stile mi è piaciuto subito!
RispondiEliminaComplimenti anche a voi per le splendide novità e interviste esclusive che ci proponete!
Cara Sara, immaginando la tua riservatezza, ti ringrazio per questa illuminante e bellissima intervista e ringrazio le Crazy per averla ottenuta. L' Uragano è stato capace di portare le mie emozioni ai massimi livelli consentiti per un essere umano, e al punto finale mi sono ritrovata come te al termine di Anna Karenina: completamente persa! Non riuscivo a leggere nient'altro, mi trovavo in una sorta di "blocco del lettore". Così anch'io l'ho riletto, ma ti assicuro che non ne sono ancora sazia. Solo tre libri mi hanno portato a desiderare la conoscenza dei loro protagonisti e tutti e tre hanno in comune il racconto di una metamorfosi esistenziale, minuziosamente descritta e trasmessa. Questa caratteristica è per me la vera forza dell'Uragano, dove niente dell'animo umano cambia per caso. Farti nuovamente i complimenti mi sembra riduttivo perché penso che di fronte a un talento come il tuo si debba piegare la testa e ringraziare di poterlo, almeno in parte, condividere attraverso la lettura dei tuoi romanzi. Un abbraccio a te e alle Crazy, che sono sempre in prima linea per noi.
RispondiEliminaCecilia
Buongiorno sono Alberto Ibba e dirigo l'A.L. www.lepubblicazioni.it
RispondiEliminasareste così gentili di far arrivare a Sara i miei complimenti e di farmi contattare alla mail: alberto.ibba@lepubblicazioni.it
grazie e buon lavoro
Sara è bravissima,il libro è scritto molto bene e le auguro davvero tanto successo perché se lo merita
RispondiElimina