Buongiorno Crazy,
oggi sono qui per proporvi la mia recensione di un
romanzo ironico, divertente e frizzante, un ideale antidepressivo in queste
uggiose giornate d’inizio autunno, “Non Tutti gli Uomini vengono per Nuocere”
di Federica Bosco, pubblicato l’8 ottobre, per il momento solo in formato
cartaceo, dalla Mondadori Omnibus.
Titolo: Non tutti gli uomini vengono per nuocere
Autrice: Federica Bosco
Casa Editrice: Mondadori Omnibus
Data Pubblicazione: 8 ottobre 2013
Genere: Romance Contemporaneo
Anni fa avevo già letto dei romanzi di questa autrice
italiana e ne avevo apprezzato lo stile leggero, sagace e contemporaneo e anche
quest’ultima fatica letteraria non delude in quanto a sense of humor,
autenticità, e irriverente ironia.
In qualche modo, tutte le protagoniste dei romanzi della
Bosco sono giovani donne sulla trentina che, per una serie di sfortunate
coincidenze, sopraffatte dal precipitare degli eventi, si ritrovano da un
giorno all’altro a riconsiderare la propria vita da una nuova prospettiva, o
perché scaricate da insopportabili quanto tragicomici fidanzati, o perché
intrappolate in una routine familiare soffocante e iperprotettiva, o perché
licenziate in tronco da impieghi improbabili ed eccentrici. Sono donne che,
dopo essersi fatte spezzare il cuore, sono scettiche e disilluse nei confronti
dell’altro sesso ed hanno perso la fiducia nel grande amore, finendo nella
maggior parte dei casi a fare da zerbino a uomini superficiali ed arroganti.
Così è per la protagonista di questo romanzo, Cristina, una disincantata trentaduenne
che, nel giro di ventiquattro ore perde contemporaneamente il lavoro, il
fidanzato e la casa. Per un diabolico scherzo del destino, Cristina si ritrova
a tornare a vivere a casa dei genitori, una coppia alla “Mulino Bianco”,
insieme ad un fratello genio alla sua terza laurea e ad un gatto obeso e
traditore.
Come se non bastasse, diventa suo malgrado l’acclamatissima
protagonista di una trasmissione televisiva altamente trash di una rete locale che
la costringe a vestire i panni di “inviata imbranata” in situazioni che dire
imbarazzanti è soltanto un eufemismo…In questo rutilante precipitare degli
eventi, ad impedire a Cristina di perdere definitivamente il baricentro c’è
Carlotta (detta Carlo), maestra di yoga e dispensatrice di perle di amorevole saggezza,
la quale, con ironico pragmatismo, la incita a ritrovare la sua strada, a non
lasciarsi sopraffare dagli eventi, a chiedersi che cosa desidera veramente,
cosa la rende davvero felice, perché spesso è necessario toccare il fondo,
perdersi nelle proprie paure e fermarsi a riprendere fiato, per scoprire che la
felicità è molto più vicina di quanto ci si possa immaginare ed è nascosta dove
non la andremmo mai a cercare. Perché, se la vita non va esattamente nella
direzione sperata, scegliere una direzione a caso, navigando a vista, non è la
soluzione migliore, continuare a correre a vuoto come un criceto su una ruota
non porta a nulla, quello che serve invece è smettere di ostinarsi ed aprire il
proprio cuore…
Ma anche vivere di un amore immaginario e irrealizzabile non è
particolarmente salutare ed è esattamente quello che si ritrova a fare Cristina
dopo essere stata folgorata dall’incontro con Marco, giovane e affascinante
medico del pronto soccorso, sfortunatamente stra fidanzato e apparentemente avvolto
in una bolla di felicità e perfezione. Per Cristina, osservare dall’esterno,
come spettatrice, l’armonia invidiabile fra Marco e la sua fidanzata perfetta è
tanto doloroso quanto guardare una pasticceria dalla vetrina, eppure non riesce
a farne a meno, continuando ad ostinarsi in una adorazione a senso unico, nella
certezza di non poter essere mai corrisposta. E per illudersi di poter trovare
anche lei una parvenza d’amore accetta il corteggiamento insistente di un
ammiratore psicopatico e stalkere riallaccia persino i rapporti con il suo ex.
Ma, la realtà non è mai come sembra, la vita riserva sempre inattese sorprese a
chi sa cogliere i segnali e non tutti gli ostacoli e le prove odiose che
intercettano il nostro cammino vengono sempre per nuocere, a volte, è
sufficiente fermarsi un attimo e lasciar andare le cose per conto loro….
Cristina è una protagonista assolutamente deliziosa, con
la quale è impossibile non identificarsi, le sue paure, ansie e illusioni sono
quelle di ogni trentenne sulla faccia della terra! E’ ironica, positiva,
determinata, si ritrova ad affrontare le situazioni più assurde e catastrofiche
con una dose di energia e coraggio veramente invidiabili.
Tutto ciò che desidera è una vita equilibrata, piena
d’amore e un lavoro normale che le dia delle soddisfazioni eppure, più si
sforza di realizzare questi propositi più perde il controllo della situazione,
trovandosi ad annaspare in una pericolosa quanto esilarante concatenazione di
eventi che rischiano di trascinarla a fondo.
Una scrittura fresca, uno stile frizzante, una visione
tutta al femminile caratterizzano questo romanzo spassosissimo, in cui come
satelliti intorno all’indiscussa protagonista gravitano dei personaggi
comprimari tutt’altro che banali. Da Marco, il bel dottore forte e sicuro di sé
a Stefania, la sua fidanzata tanto perfetta e dolce da risultare quasi
impossibile odiarla, o Alberto, l’ammiratore asfissiante e pedante, o ancora
Luca, il fratello sapientone in grado di costruire un microonde ma che non sa
rifarsi il letto e a trent’anni suonati vive beatamente a casa dei genitori.
Una carrellata di figure che animano un appassionato ritratto del mondo di
oggi, una storia leggera e spensierata sui desideri e sulle paure di ogni
giovane donna, un romanzo che, pur nella sua dissacrante ironia, insegna che
nella vita non bisogna mai prendersi troppo sul serio e che le sorprese sono
sempre dietro l’angolo…
Pur nell’assoluta mancanza di siparietti ad alto tasso
erotico e con una storia d’amore che rimane sempre sospesa sullo sfondo, “Non
tutti gli uomini vengono per nuocere” è stato un romanzo che mi ha regalato
davvero dei momenti di piacevole ilarità, come sempre, con i libri di Federica
Bosco, mi sono trovata con i crampi per le risate e allo
stesso tempo le farfalle nello stomaco per un finale tanto scontato quanto
dolcissimo…
Un abbraccio, Lavinia
Alla fine è così che funziona l’amore:
alzi la testa e
vedi la persona della tua vita, lì davanti a te che ti sorride, e la vedi per
la prima volta anche se c’è sempre stata, e non devi strapparla alle grinfie
della rivale o cercare di cambiarla, perché è lì pronta per te e completamente
resettata come un telefonino nuovo. E non ci sono dubbi, ripensamenti, equivoci,
problemi di connessione o lingua, perché tutto fila liscio come dovrebbe,
almeno fino al prossimo aggiornamento.
E allora, di grazia, dov’è la mia persona?
Si è persa per strada?Non ce l’ha una mappa, una bussola, un Tom Tom?
Giudizio:
Sensualità assente
Bello |
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