lunedì 20 marzo 2017

L’amore è un gioco di Jessica Clare, recensione

Bentornate Crazy,
Oggi vi parlo con piacere di L’amore è un gioco di Jessica Clare, quinto romanzo della Billionaire Boys Club series (sesto per la numerazione Newton Compton); uscito il 15 Marzo.
Nuovo romanzo e quindi nuovo milionario, stavolta tocca a Jonathan Lions e all’amore della sua vita Violet. Un romanzo che mi ha sorpreso ed emozionato molto, se volete scoprire perché continuate a leggere.

L’amore è un gioco Titolo: L’amore è un gioco
Autore: Jessica Clare

Serie: #5 Billionaire Boys Club
Editore:
Newton Compton
Data: 15 Marzo 2017
Genere: contemporary romance
Categoria: Seconde Possibilità
Narrazione: terza persona, pov di entrambi
Finale: No cliffhanger
Coppia: Jonathan, milionario e archeologo; Violet, insegnante e l’amore della vita di Jonathan.
QUI SERIE


Jonathan Lyons. Playboy, milionario, avventuriero, vive una vita spericolata. Quando viene a sapere che il suo mentore, Phineas DeWitt, teneva un diario segreto che conduce a un artefatto leggendario, Jonathan si mette alla ricerca. È un'impresa eccitante, ma c'è un ostacolo che gli fa girare la testa: Violet, la figlia di DeWitt. Lei ha quello di cui Jonathan ha bisogno. E non ha intenzione di concederlo all'uomo che le ha spezzato il cuore.
Violet è il punto debole di Jonathan: la ama ancora nonostante si siano lasciati dieci anni prima. Ma Violet ha ricordi molto amari legati alla loro storia. Non lo ha mai perdonato per averla abbandonata. Quando le attenzioni di Jonathan iniziano a farsi pressanti, rischia di innamorarsi di nuovo di lui. E non può fare a meno di domandarsi se è davvero lei ciò che vuole o soltanto quello che nasconde.



Avete letto la trama? E cosa vi siete immaginate? Io quando l’ho letta la prima volta ho pensato ad una specie di Indiana Jones, un avventuriero sempre a caccia del prossimo manufatto che non si ferma davanti a niente pur di raggiungere i suoi obbiettivi. Anche se questo significa dover rivedere una sua vecchia fiamma che anni prima aveva lasciato perché non aveva intenzione di impegnarsi seriamente in una relazione.
Poco importa che lei fosse la figlia del suo mentore, il suo fine è ritrovare il manufatto e se come beneficio collaterale riesce a riconquistare anche la bella tanto meglio.
Avevate immaginato qualcosa di simile? Bene, CANCELLATE TUTTO.
Cancellate la trama che è completamente fuorviante. E non è nemmeno colpa della casa editrice perché si è limitata soltanto a tradurre quella originale.
Cancellate le mie congetture di prima e anche le vostre ipotesi.
Preparatevi invece a leggere un libro struggente, con una storia completamente diversa sia da quella indicata dalla trama che dalle storie che sono state raccontate nei precedenti romanzi di questa serie.
Questa è la storia di due persone che sono state lontane per dieci anni dopo essere state divise dalle circostanze e tenute separate da un inganno.
È la storia di un viaggio fatto da queste due persone, una caccia al tesoro preparata per loro dalla stessa persona che li ha tenuti separati. E questo viaggio è molto importante, forse anche più del tesoro che troveranno alla fine; e pensandoci bene in realtà le due cose in un certo senso coincidono.
Il Prof. DeWitt muore, e lascia a Violet e a Jonathan una lettera per ognuno; queste due lettere sono il primo indizio di una caccia che li porterà in giro per il mondo, alla ricerca di un regalo segreto per lei mentre Jonathan sta cercando davvero un manufatto, un manufatto che il professore ha rubato da uno dei suoi scavi.
Quindi in realtà il manufatto ci sarebbe anche, ma ha un ruolo completamente marginale. E lo stesso Jonathan perde interesse verso la cosa quasi da subito. Appena capisce che la cosa per cui può e deve lottare è Violet.
Quello che troveranno sarà una cosa completamente diversa e molto più importante; e il viaggio vero non sarà quello compiuto con i vari aerei ma il viaggio dentro di loro, attraverso sogni, paure e desideri di entrambi.
Jonathan dovrà compiere una vera e propria impresa per cercare di abbattere i muri che Violet si è costruita intorno per colpa delle grandi delusioni che ha subìto nella sua vita. Alcune di cui è lui stesso colpevole.
Riottenere la fiducia di Violet sarà molto difficile, e superare il passato lo sarà ancora di più per entrambi.
Ma l’amore che li lega è davvero grande ed è riuscito a resistere intatto per ben dieci anni, nonostante le ferite e gli inganni che hanno subìto.
Poche volte ho letto di un uomo così disperatamente innamorato e di una donna così profondamente ferita. Due anime perse che non vogliono altro che ritrovarsi ma hanno un cammino pieno di ostacoli da affrontare, e quelli più difficili da superare sono quelli che loro stessi pongono all’altro.
Eppure l’amore che li lega è talmente grande e profondo, trae la sua forza proprio da questa profondità. E alla fine non poteva che essere un trionfo.
Anche se con un tono un bel po’ diverso dai libri precedenti, ho amato moltissimo questo libro. Ha pochissime scene divertenti, sono molto di più quelle commoventi; ma la costruzione di questi due personaggi e i sentimenti diversi e profondi che provano per tutto il libro mi hanno completamente conquistata.
Le scene di sesso sono davvero sensuali e coinvolgenti, ma la cosa che le ha rese davvero speciali ancora una volta riguarda il grande amore che ha pervaso le pagine di questo romanzo.
Non voglio aggiungere altro, mi rendo conto che non riesco a esprimere pienamente quello che mi ha fatto provare.
Per sapere che effetto farà a voi dovete soltanto leggerlo.

Un bacio,
Patty





L’amore è un gioco




5 commenti:

  1. Devo dire che questo e' stato quello che ho apprezzato di meno di tutta la serie. non so, non e' scoccata la scintilla con i personaggi, eppure da Jonathan mi aspettavo scintille.

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    1. Concordo :(.. che fatica riuscire a finirlo.
      Solitamente non mi capita mai, anche quando le storie non mi piacciono particolarmente, anzi diventa un incentivo a finirlo quanto prima. Ma in questo caso, ogni due/tre paragrafi mi vien voglia di chiudere l'ereader o iniziare altro.

      Serena

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    2. si in alcuni tratti ha annoiato anche me.

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  2. Bello anzi bellissimo, amore e sensualità, lo consiglio vivamente

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  3. Concordo su tutto, la versione italiana mi ha commossa ancora di più dell'originale
    Sprazzi di jonathan si erano visti nella telefonata a graffio ma questo libro mi ha commossa
    Speriamo di non attendere ancora per la storia di cade

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