Crazy.
Oggi siamo qui per parlarvi del nuovo romanzo di Laura Gay: Tutto per te. Romanzo stand alone, può essere considerato il seguito di Mille notti di te e di me, in cui abbiamo potuto conoscere la scrittrice Eva e il miliardario Brian. In questo nuovo romanzo invece facciamo la conoscenza dei loro migliori amici: la cameriera tutto pepe Fiamma e l’agente letterario Massimo. Eccovi la trama e la nostra opinione.
Titolo: Tutto per te
Autore: Laura Gay
Editore: Newton Compton
Data: 22 marzo 2018
Genere: Contemporary romance
Categoria: Matrimonio di convenienza
Narrazione: terza persona, pov multiplo
Finale: No cliffhanger
Un giorno di passione.
Un matrimonio di convenienza.
E se l’epilogo fosse tutto da scrivere?
Il giorno del matrimonio della sua amica Eva, Fiamma finisce a letto con Massimo, un affascinante agente letterario. Nessuno dei due vuole iniziare una storia, tanto più che si tratterebbe di una relazione a distanza: lei a Genova, lui a Milano. Le loro vite prendono quindi strade diverse, finché Fiamma non si presenta nell’ufficio di Massimo per dirgli che è incinta. All’inizio lui la prende male, chi gli assicura che quel figlio sia suo? Ma poi, riflettendoci, pensa di poter sfruttare la situazione a proprio favore: suo zio da tempo lo assilla perché si sposi. Massimo allora propone a Fiamma un accordo: lui la sposerà, riconoscerà il figlio in arrivo, ma lei si accontenterà di un matrimonio di facciata, in cui ciascuno di loro conserverà la propria libertà. Lei accetta e così i due partono alla volta dell’Inghilterra, per raggiungere i parenti di Massimo. Quello che Fiamma non sa è che la famiglia che sta per incontrare ha origini aristocratiche ed è tutt’altro che ben disposta ad accoglierla...
Allora, parto dal presupposto che Mille notti di te e di me, letto l’anno scorso, mi era piaciuto molto. Soprattutto le dinamiche tra Eva e Brian e i loro caratteri opposti ma allo stesso tempo complementari. Quindi ho iniziato questo libro con lo stesso spirito con cui avevo finito il precedente, mesi orsono.
Il libro inizia con uno dei cliché più usati nei romance: una notte di passione ad un matrimonio. Fiamma e Massimo si lasciano andare alla passione, entrambi consapevoli – e favorevoli – al fatto che si sarebbe trattato di una botta e via, una one-night-stand. La passione è esplosa travolgendoli completamente.
Normalmente, dopo l’avventura di una notte, ognuno torna alla propria vita e amici come prima. Ma quella notte non c’è stata solo la passione tra loro. C’è stata una condivisione più profonda che ha portato Fiamma, sei settimane dopo il fattaccio, a cercare Massimo per comunicargli la lieta novella: è incinta.
Massimo ovviamente non le ha creduto subito, Fiamma, per sua stessa ammissione, preferisce le avventure di una notte alle relazioni serie, quindi il dubbio di Massimo è legittimo. Ma poi una lampadina si accende e un piano si forma nella sua mente. Un piano che gli consentirebbe di prendere due piccioni con una fava: il matrimonio. Con una licenza matrimoniale, presa in fretta e furia (e senza la minima delicatezza, mi viene da aggiungere), Massimo si assicura che il nascituro abbia una famiglia (o una specie) e che i suoi familiari si tranquillizzino sulla questione famiglia ed eredi.
Una luna di miele davvero strana alla tenuta nobiliare della famiglia di Massimo, un rapporto tra i due sposini parecchio bizzarro e turbolento e come se non bastasse qualcuno che trama alle loro spalle, il tutto mescolato insieme in un libro che, per quanto mi riguarda, è piatto e vuoto come un foglio di carta.
Vi spiego meglio. Iniziamo dai caratteri dei protagonisti.
Fiamma sembra a tratti una ragazzina viziata che si atteggia a gran donna, ma che poi come una stupida si fida del primo che passa (e non delle sue sensazioni che erano giuste fin dall’inizio). Il suo rapporto con Massimo è un continuo tira e molla condito di reciproci insulti (alcuni anche abbastanza pesanti) e comportamenti discutibili (e che mi hanno fatto venire più volte la voglia di prendere tutti a padellate).
Massimo sembra un uomo tutto d’un pezzo, uno con opinioni salde e un carattere forte e deciso… invece poi si scopre che è manipolabile alla stregua di un bambino dell’asilo. Insomma, da un uomo del genere uno si aspetta che prima di sparare a zero cerchi di andare a fondo nelle cose, di sentire più campane… e invece no.
La diciottenne ingenua Bianca (che forse è l’unico personaggio che non mi ha fatto uscire di testa), il viscido Carl e sua moglie (altrettanto psicopatica) e l’autista doppiogiochista Sean fanno da contorno a questo quadro che è tutto fuorché idilliaco.
Scegliere quanto valutare questo libro non è stato affatto facile. Nonostante la storia in sé non mi sia piaciuta, il tipo di scrittura della Gay è sempre bello e scorrevole, è davvero un peccato che la storia sia una tale accozzaglia di elementi che sbattono tra loro, molto sesso (e non solo tra i protagonisti) e cospirazioni degne di Elisa di Rivombrosa, non mi abbiano consentito di dare un giudizio migliore.
Mi dispiace, ma questo è il massimo che mi sento di dare.
Un bacio a tutti,
Sissy
Concordo con te e mi è dispiaciuto molto polemizzare con l'autrice, perché scrive molto bene ma ho abbandonato quasi subito. Ho trovato insopportabile da subito la protagonista. Giustificare certe situazione asserendo che è un erotico mi dà l'idea che non se ne conosce il significato. Ho letto diversi di questo genere e sono tutta un'altra cosa
RispondiEliminaAdorabile! L'ho finito in 3 giorni. Testo scorrevole, non volevo che finisse
RispondiElimina