Buongiorno Crazy.
Il 6 febbraio la Dea ha pubblicato Fandom di Anna Day, un corposo romanzo distopico con protagonista una ragazza che realizza il sogno proibito di tutti i lettori: diventare la protagonista del proprio romanzo preferito. In un susseguirsi di eventi, vedremo Violet dentro la sua storia preferita, in un equilibrio precario tra fiction e realtà. Ecco la nostra recensione.
Autore: Anna Day
Data: 06 Febbraio 2018
Casa Editrice: De Agostini
Genere: Young Adult
Narrazione: prima persona, pov della protagonista
Finale: No cliffhanger/possibile finale aperto
Finalmente il gran giorno è arrivato, Violet è pronta. Pronta per incontrare gli attori che hanno portato sul grande schermo il suo romanzo preferito, La Danza delle forche. Violet lo sa recitare a memoria, ne conosce ogni battuta. Se potesse esprimere un desiderio, chiederebbe di poterci vivere dentro ed essere Rose, la protagonista perfetta. Dovendo fare i conti con la realtà, Violet si accontenta di presentarsi all'evento come cosplayer di Rose e mettersi in fila per l'autografo dei suoi idoli. Soprattutto per quello dell'attore che interpreta Willow, l'eroe più bello di sempre - darebbe ogni cosa per far colpo su di lui. Proprio nel momento in cui il ragazzo si complimenta con lei per il suo costume accade qualcosa di inaspettato. Un terremoto. Urla. Il buio. Violet riapre gli occhi e qualcosa è cambiato. Le guardie corrono ovunque impazzite. Ma è solo quando un proiettile colpisce Rose e la ragazza cade a terra esanime che Violet capisce. Capisce che adesso non è più solo a un evento in costume per appassionati di fantasy. Adesso quella è la realtà. Adesso lei è dentro la storia e la protagonista del suo romanzo preferito è appena morta. Violet ora può fare solo una cosa: prendere il suo posto, ripassare le battute e vivere la storia fino alla fine... E sperare che tutto vada come è stato scritto.
Questo romanzo strizza l’occhio ad uno dei desideri proibiti di ogni lettore accanito: entrare tra le pagine del proprio romanzo preferito, conoscerne i personaggi, viverne la storia. In pratica, immergersi in un mondo amato, letto e riletto, conosciuto in ogni dettaglio e sfumatura. Un vero e proprio sogno. Ma, si sa, i sogni possono sfociare in incubi e rendere tutto più buio, spaventoso e pericoloso. È ciò che sta per accadere a Violet?
Violet, una diciassettenne londinese, condivide con il fratello minore Nate e la migliore amica, la bellissima Alice, la passione per un romanzo distopico, La danza delle forche. In questo libro, ambientato in una Londra post moderna e apocalittica, vengono narrate le gesta eroiche di Rose, appartenente agli Imp, esseri umani resi schiavi dai Gem, umani geneticamente modificati e per questo ritenuti superiori. Violet, insieme a Nate, Alice e Katie, l’unica amica del gruppo a non conoscere il romanzo, decidono di partecipare ad un evento di cosplay vestiti come i personaggi del libro, nella speranza di conoscere dal vivo gli attori scelti per la trasposizione cinematografica. Ma un terremoto improvviso fa perdere i sensi ai quattro ragazzi, che si risveglieranno all’interno di quell’universo che tanto amano: dentro La danza delle forche.
In un susseguirsi di avvenimenti, Violet capisce che l’unico modo per tornare a casa è prendere il posto di Rose, la protagonista del libro, e ripercorrere la storia, battuta dopo battuta. Ma le è chiaro fin da subito che questo è più facile a dirsi che a farsi; la conoscenza con i personaggi del libro le svela nuovi lati del loro carattere e nuove sfumature che la portano a mettere in discussione l’idea che si era fatta di loro. E scopre anche che riprodurre in modo identico i sentimenti provati da Rose è qualcosa di ancor più difficile. Se a questo si aggiungono tradimenti e sotterfugi, l’impresa di Violet sembra quasi impossibile.
Ciò che mi aveva intrigato del libro, ossia l’idea del lettore che “entra” nel proprio libro preferito e ne diventa il protagonista, è stato ciò che, invece, mi ha fatto storcere il naso. Sono convinta che se avessi letto La danza delle forche, cioè il libro amato da Violet, come se fosse stato un romanzo distopico a sé stante mi sarebbe piaciuto molto. Quello che mi ha rallentato la lettura di Fandom, soprattutto nella prima metà, è stata la presenza di Violet e dei suoi amici. Cosa difficile da spiegare in modo chiaro, ma ho avuto la sensazione che la loro onniscienza su cosa sarebbe successo in seguito mi abbia impedito di godermi al meglio la storia. Come se mi avesse ostacolato nella comprensione del romanzo e avesse reso tutto meno fluido e più macchinoso.
La protagonista non è riuscita ad entrarmi nel cuore, mentre ho apprezzato maggiormente la figura di Nate, un ragazzino pieno di entusiasmo e intraprendenza. Man mano che procede la storia, troveremo Violet alle prese con una sorta di triangolo amoroso e con nuovi ostacoli che riguarderanno le sue amicizie.
Sicuramente valido è il messaggio che sta alla base de La danza delle forche, ossia la consapevolezza di come ricercare la perfezione ad ogni costo possa portare gli uomini alla perdita della loro umanità.
Mai come questa volta, la mia recensione ha un parere assolutamente personale, in quanto non sono una lettrice avvezza al genere distopico e non ho trovato in questo libro l’appeal che avrei voluto. Spero quindi di sentire anche l’opinione di altre lettrici, per poterci confrontare su questo romanzo che non mi ha convinta appieno.
Come sempre, buona lettura,
Liliana
KOBO
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