martedì 15 maggio 2018

L’altro volto del cielo di Chiara Panzuti: Blog Tour!

Buongiorno, carissime crazy!
Lo scorso 10 maggio è uscita l'attesa seconda parte di Absence, la bellissima serie fantasy di Chiara Panzuti dal titolo L’altro volto del cielo.
Per questa occasione è stato organizzato un interessante blog tour che vede oggi anche la nostra partecipazione: al termine della nostra recensione, l'autrice stessa vi parlerà del "gioco" a cui Faith e i suoi compagni e avversari sono costretti a partecipare per…tornare a vedere. Vi ricordate questi incredibili protagonisti? Sono compagni di squadra e di sventura, nella corsa contro il tempo per il recupero di un antidoto che li restituisca alla memoria dei loro cari.
Ci aspettano nuove vicende e nuovi avvicinamenti con personaggi che credevamo solo nemici. Scopriremo così che il "gioco" è piuttosto una sorta di prova di resistenza fisica e capacità di logica, e che non tutti possiedono le necessarie qualità per riuscire ad arrivare in fondo…
Venite a scoprire cosa succede in quel di Singapore…


Absence Trilogy

1. Il gioco dei Quattro, 1 giugno 2017
2. L’altro volto del cielo, 10 maggio 2018
3. Terzo volume prossimamente

Autore: Chiara Panzuti
Editore: Fazi
Genere: Urban Fantasy
Categoria: distopico
Narrazione: prima persona , POV protagonista femminile (tranne prologo ed epilogo con POV dei personaggi secondari)
Finale: cliffhanger






In L’altro volto del cielo, nuovo capitolo della trilogia di Absence, è trascorso appena un mese dall’inizio del gioco insidioso di cui l’uomo in nero tiene le fila, e le coordinate dell’ultimo biglietto conducono Faith e i suoi compagni a Est. L’invisibilità è diventata per Faith, Jared, Scott e Christabel una strana routine, per sopravvivere in un mondo che non ha memoria di loro, e il motivo che li spinge a continuare il viaggio intrapreso per tornare a esistere. Ma il siero NH1 comincia a indebolire il fisico dei ragazzi e la conquista dell’antidoto si fa sempre più indispensabile. Soltanto Faith sembra resistere agli effetti collaterali e sviluppa un’inaspettata prontezza fisica e mentale. Sotto l’ombra dell’Illusionista e sulle tracce dei biglietti dell’uomo in nero, i ragazzi della squadra Gamma froteggiano più volte le squadre degli Alfa e dei Beta: il gioco, però, comincia a svelare il suo lato crudele, che non accetta provocazioni né debolezze. Dopo uno scontro violento con una squadra avversaria nella base navale di Changi Bay, a Singapore, Faith scoprirà alcuni risvolti delle regole spietate dell’Illusionista e si troverà faccia a faccia con l’altro volto della competizione e di se stessa. Secondo volume della trilogia, L’altro volto del cielo mette in scena la battaglia interiore che divide Faith tra la lealtà verso i suoi amici e la fascinazione per un futuro da combattente, dimentica di tutti e da tutti dimenticata. A cosa saremmo disposti a rinunciare se ci venisse offerta una nuova possibilità per riaffermare noi stessi? La nostra identità consiste più nel ricordo di ciò che eravamo o in ciò che ancora possiamo essere? Un libro magnetico e profondamente attuale, dove la battaglia più difficile è quella con noi stessi.




Due volti e due identità.
Ma solo uno è quello che conta.
Perché non c’è spazio per due lati di noi, Faith.

E così siamo giunti alla seconda parte di questo simbolico viaggio dei nostri giovani eroi alla riconquista del proprio posto nel mondo.
Avevamo lasciato Faith e i suoi compagni della squadra dei Gamma, Jared, Scott e Christabel, decisi ad affrontare con tenacia, coraggio e ottimismo tutte le nuove prove che il fantomatico Illusionista parasse loro davanti. Ora più che mai sono convinti di doversi confrontare con le altre due squadre in gioco, quella degli Alfa, più scaltri e maggiormente informati e preparati, e quella dei Beta, ignari quasi come loro. In realtà tutti loro devono solo cercare di sopravvivere e arrivare in fondo, dove ad aspettarli dovrebbe esserci il “premio finale”: un antidoto al farmaco sperimentale che gli è stato iniettato, l’NH1, e che dovrebbe ricondurli indietro, nel tempo, nei ricordi, nel mondo.
Faith, la ragazzina che nella vita di “prima” non spiccava mai in una folla, che non alzava mai la voce per farsi sentire, non particolarmente scarsa né eccezionalmente brillante, in queste prove ai limiti della sopravvivenza mostra continuamente eccezionali qualità di concentrazione, perspicacia, spirito di adattamento e volontà di sacrificio in nome del bene comune. Lei è cresciuta in maniera esponenziale tra il “ prima” e il “dopo”. Tutti gli altri si barcamenano in qualche modo, cercando solo di restare vivi e vagando quasi alla cieca, stanchi, feriti, destabilizzati, senza capire e rischiando continuamente, in maniera sciocca. Non Faith.


Faith è il Personaggio. La ragazzina terrorizzata all’inizio di tutta la storia, è quella che nel corso delle pagine è mutata di più, ha reagito di più. È sempre lei che spinge gli altri a superare gli egoismi personali e ad allearsi per sfruttare al meglio i punti di forza di ogni membro della squadra. E al momento opportuno fare addirittura fronte comune con i membri delle squadre avversarie. Tenendo però sempre a mente l’obiettivo iniziale  e l’interesse del proprio gruppo.
Faith è l’eroina da cui avrei voluto mascherarmi da bambina, un po’ Pollon e un po’ Nikita, dolce e romantica a volte, ma al contempo spietata e sottile. Candida e leale nei sentimenti ma estremamente versatile e duttile nelle circostanze. Un piccolo camaleonte rosa.




La bravissima autrice, con lo stile brillante e attento che la contraddistingue, continua ad attirare i lettori nella sua favola distopica, popolata di ragazzi-eroi che si confrontano nella lotta più vecchia del mondo, il Male contro il Bene, sullo sfondo attualissimo di governi spietati che giocano con le vite umane unicamente per brama di potere.
E ci lascia impazienti di scoprire cosa sarà di Faith e dei suoi amici, giunti quasi in fondo al loro viaggio ai quattro punti cardinali. Ephraim resterà confinato nel suo ruolo di “nemico” o avrà un posto nel futuro di Faith? E Jared supererà il suo momento depressivo, probabilmente effetto collaterale causato dall’NH1?
E soprattutto, esiste ancora un antidoto per tutti loro? O davvero, parafrasando Faith… tutti loro dovranno uccidersi per riuscire a sopravvivere? 
Lo scopriremo prossimamente. 

Buona lettura
Cri









curiosità sul gioco


Il gioco dell’Illusionista, portato avanti da quello che Faith e compagni chiamano “l’uomo in nero”, è il filo conduttore della trilogia di Absence.

Nel primo volume non viene rivelato molto al lettore che, attraverso le informazioni fornite alla squadra Gamma, si trova catapultato in un viaggio apparentemente senza ragione. Da Londra a Quito, e poi ancora più a Sud, fino a toccare le sponde di Puerto Williams, seguendo le coordinate tracciate da misteriosi biglietti di carta. Qual è il vero scopo dell’Illusionista? E perché fornirsi dell’uomo in nero per consegnare le indicazioni ai ragazzi?
Le spiegazioni arrivano in parte ne L’altro volto del cielo, secondo capitolo della trilogia, dove Faith si trova, suo malgrado, nella condizione di scoprire qualcosa in più sul conto dell’uomo che l’ha resa invisibile. Quelle che sembravano coordinate senza logica si rivelano tappe destinate a uno scopo più grande, che ha a che fare con un esperimento dai risvolti rischiosi. Sarà Ephraim, componente della squadra Alfa, a rivelare a Faith nuovi dettagli sul conto dell’Illusionista, ribaltandone la figura di “antagonista” a cui la ragazza si era aggrappata ne Il gioco dei quattro.
Ma a chi credere? Il gioco nasconde ancora dettagli insidiosi, e non si tratta solo di viaggi da Nord a Sud, da Est a Ovest: le pedine sono più del previsto, e mentre l’Illusionista resta nell’anonimato, l’uomo in nero ha finalmente un volto, e con lui alcuni soldati dai tratti asiatici che sembrano non perdere mai di vista la squadra Alfa.
Nel secondo capitolo di Absence il gioco si evolve, prendendo una piega dai risvolti inaspettati. I viaggi diventano prove di resistenza, e la resistenza sembra l’unico modo per superare un test a cui qualcuno è molto interessato. Ma altre verità dovranno essere svelate, e nel capitolo conclusivo della trilogia solo i più tenaci arriveranno a scoprire le carte finali. È davvero tutto come sembra? E chi crede di sapere tutto conosce davvero ogni cosa?
Il punto finale delle coordinate traccerà una linea netta tra vincitori e sconfitti, e a quel punto chi governa i fili si rivelerà per ciò che è davvero. Perché in qualsiasi gioco nulla è mai come appare, neanche per i giocatori più esperti.








































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