venerdì 20 dicembre 2013

“Cupcake a colazione” di Nora Roberts, recensione

Buon giorno bimbe, 
oggi vi parlo di “Cupcake a colazione” una piacevolissima ristampa di una vecchia coppia di racconti della grandissima Nora Roberts. Vi assicuro che mi sono avvicinata alla lettura di questo libro senza saperne assolutamente nulla e mi ha piacevolmente sorpreso. I due racconti che formano il libro sono intrecciati tra loro, la protagonista del primo e il protagonista del secondo sono molto amici, si conoscono per aver frequentato insieme la scuola di cucina, e ognuno fa un cameo nel racconto dell’altro.
 
 
Titolo: Cupcake a colazione - Table for two

Autrice: Nora Roberts

Data: Novembre 2013

Editore: Harlequin Mondadori

Genere: contemporary romance






Primo racconto: “Dolci incontri” - Summer Dessert

Summer Lyndon è una delle più grandi chef di dessert del mondo. Figlia di un membro del parlamento inglese e di una attrice francese celebre per il numero dei suoi mariti, Summer si è creata una sfavillante carriera da chef e grazie alla sua fama viene chiamata dal rampollo di una grande famiglia di proprietari alberghieri americani, Blake Cochran III perché metta le mani e la testa nel progetto di riqualificazione dei ristoranti della sua catena di Hotel, in particolare quello di Philadelphia. I due si piacciono fin dal primo incontro, ma Summer, che ha nella testa l’esempio di amore che le ha dato sua madre, non ha nessuna intenzione di cedere alla corte di Blake. Ma secondo voi ci riuscirà? Blake sarò capace di porre in atto un’opera di seduzione di altissima classe e a Summer non rimarrà che cedere al suo amore.

“Il bacio sarebbe stato diverso, naturalmente, perché lui era diverso. Sarebbe stato nuovo, perché lui era nuovo. Ma quello era tutto. Si trattava solo di un’elementare forma di comunicazione fra uomo e donna, antica quanto il mondo.
Tuttavia, nel momento in cui sentì il tocco delle sue labbra, seppe che era stato un terribile errore. Diverso? Nuovo? Erano parole di gran lunga troppo deboli. Le loro labbra si erano appena sfiorate, e quel leggero contatto aveva già cambiato la sostanza di tutto”




Secondo racconto “Lezioni di cucina” - Lessons learned

Carlo Franconi è uno chef famoso in tutto il mondo. Italiano fino al midollo in tutte le sfumature di stereotipi che una donna americana può avere su un maschio italiano, ma in modo piacevole. Bello, educato, alto e piacente e che adora fare la corte a chiunque non abbia nei propri geni il cromosoma Y. Lui venera le donne tanto quanto la buona cucina. Ha appena scritto un libro di ricette e deve partire per un tour promozionale attraverso gli Stati Uniti. Il suo editore lo affianca all’agente pubblicitaria Juliet Trent, pragmatica, seria e ambiziosa. Grande lavoratrice e organizzatrice perfetta di tutto il giro promozionale. Ma Juliet è anche una bella donna e Carlo non riesce resistere ad una bella donna.. soprattutto se lei non sembra proprio interessata a lui. Ma la vicinanza durante il tour e l’indubbio fascino dell’italico maschione faranno crollare tutte le barriere della nostra agente in tailleur ed entrambi saranno trasportati verso il loro lieto fine dall’aroma delle linguine alle vongole..

“Le fece scivolare la lingua lungo la curva del seno, per trovare il capezzolo. Quando se l’attirò in bocca, lei gemette, alimentando la crescente eccitazione di entrambi. Ma c’era molto di più da toccare, da assaporare. La passione, quando divampava, si prendeva gioco del controllo. Nel chiaro di luna, erano una sola forma, un tutto unico, le lenzuola erano roventi, attorcigliate.”


“Carlo si alzò stiracchiandosi. La professionista era tornata al lavoro, notò con un sorrisetto. Ma si accorse che Juliet si era interrotta di colpo.
‘Buon Dio, quanto è bello’, era la sola cosa che riusciva a pensare. “



Fin qui le trame e alcune citazioni. Vi devo dire , mie care, che questo libro mi è piaciuto moltissimo, e mi è piaciuto ancora di più quando ho scoperto che i due racconti sono stati scritti rispettivamente nel 1985 e nel 1986. Avevo intuito qualcosa leggendo due storie completamente prive dei moderni mass media, niente cellulari, niente pc, niente internet, telefoni a tasti e niente cd. Nonostante questa strana aria da tempo passato, le due storie sono modernissime, scritte magistralmente da una regina assoluta del romance. Ho apprezzato particolarmente la seconda per via del magnifico protagonista maschile, Carlo Franconi, che è veramente uno spettacolo! Sotto molti punti di vista. Una splendida canaglia che sa essere dolce e sensibile ma anche molto sexy quando serve. Non che Blake non mi sia piaciuto, ma per mia indole preferisco i maschi un po’ “arruffati” come Carlo agli uomini troppo perfetti come Blake.
E poi c’è la protagonista aggiunta di entrambe le storie. La buona cucina. Nella prima storia la sua presenza è più discreta per quanto comunque presente; mi ha fatto sorridere che Summer, abituata fin da piccola ai migliori ristoranti del mondo e diventata una grande chef, preferisca nella vita di tutti i giorni mangiare pizza e hamburgher con patatine, e questa particolarità è una delle cose che fanno innamorare Blake.
Nella seconda storia però la grande cucina di Carlo, e la sua volontà di insegnarla, con scarso successo, a Juliet,  è un ingrediente fondamentale della buona riuscita della loro storia d’amore. L’amore e la passione che Franconi riversa sulle donne sono quasi moltiplicati quando sono focalizzati al cucinare. È un vero artista, e come ogni artista della buona cucina crea capolavori effimeri, destinati a non durare nel tempo se non nella memoria di chi li assaggia. Quando però incontra Juliet il suo mondo si capovolge in pochissimo tempo e sarà lei a diventare il centro di tutte le sue energie.
Insomma, se non lo avete già fatto, vi consiglio di leggere questo bel romance, perché è accattivante, goloso, e alla fine ti lascia un buon sapore in bocca, come i dolci di Summer, o le linguine di Carlo.
Buon appetito. A presto, Zia D.


Bellissimo

Più che sexy
 

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2 commenti:

  1. Condivido come sempre le opinioni di zia D, anche a me è piaciuto molto.
    Letto in due tempi come le due storie per darmi il tempo di metabolizzare i personaggi.
    Unica cosa che mi chiedo: con quale criterio gli editori scelgono i titoli? Capisco che abbiano voluto modernizzare la storia mettendoci i cupcakes ora tanto di moda, ma cupcakes non c'è ne sono proprio! Altri dolci molto buoni, la bombe, ma cupcakes neanche l'ombra, mah!

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  2. Uuhhmmm che fame che mi fate venire...le storie d'amore che nascono in cucina sono sempre molto passionali...mi piacciono e non fanno ingrassare... Li leggerò! Grazie

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