mercoledì 11 dicembre 2019

Addicted di Valentina Facchini, recensione

Care crazy,
è con piacere che vi parliamo dell’ultimo libro di Valentina Facchini, Addicted, uscito il 10 Dicembre: questa è la storia di Noelle, di come le nostre scelte possono influenzare il nostro futuro, e di come, a volte, non è possibile intervenire ma solo sperare. Cambiare vita e continuare ad avere legami con il passato è possibile? Forse si, ma è necessario lanciarsi e scegliere di combattere le proprie battaglie per scoprirlo, e a volte non risulta piacevole come sperato.



Titolo: Addicted

Autore: Valentina Facchini

Data: 10 Dicembre 2019

Genere: Contemporary romance

Categoria: seconde possibilità, suspense.

Narrazione: 1a Persona doppio pov

Finale: No cliffhanger.







“Noelle, da quando ti ho incontrata la prima volta non ho potuto fare a meno di amarti.”

Ho sempre creduto di avere tutto sotto controllo, di essere sulla strada giusta per ottenere la vita che volevo per me e per i miei fratelli. Le cose sono precipitate quando sono diventata l’ossessione di qualcuno.

“Mi rimangono solo le maniere forti.”

Non so chi sia e non so più di chi fidarmi.

“Stai attenta, sto vendendo a prenderti”

Fuggire non è un’opzione, restare potrebbe sancire la mia fine.

Sono Noelle e questa è la nostra storia.

“..volevo un amore grande, capace di togliermi il fiato e farmi sentire le farfalle nello stomaco. E non volevo qualche farfalla, ne volevo un fottuto stormo.”

Quando Noelle lascia il suo fidanzato, il lavoro, e tutto ciò che in quel momento era la sua vita, il suo unico pensiero, e desiderio, è quello di voltare pagina per offrire a se stessa una possibilità: una vita che vale la pena di aver vissuto, un amore che possa ripagare tutto il suo passato, quel legame che possa riempire il suo cuore ed alleggerire il peso delle sue responsabilità.
Nonostante l’abbandono, Jason, il suo ex, le resta comunque accanto. L’amore che hanno condiviso per cosi tanto tempo non può che rimanere a galla, anche se finito. D'altronde i sentimenti non si esauriscono del tutto, ma tendono a trasformarsi in altro. Le responsabilità che gravano su Noelle non sono poche e le serve tutto l’aiuto possibile. Suo padre ed i suoi fratelli le hanno regalato e le regalano tuttora gioie ma anche grandi difficoltà.
Non sarebbe il caso di tuffarsi a capofitto in una relazione, o almeno non cosi presto, ma come fare per ignorare quello sguardo e quell’attrazione? Lui è Elliot, il” grande capo”, e la vuole. Tutto è cosi intenso e veloce che la situazione sembra, per Noelle, surreale. Davvero risulta cosi facile lasciarsi andare ed innamorarsi? Davvero l’amore arriva cosi all’improvviso lasciandoti a bocca aperta e con un  mucchio di sensazioni difficili e allo stesso tempo semplici da gestire?

“L’attrazione verso una persona era un fatto davvero strano, non si poteva controllare in nessun modo. Nessuno di noi due capiva perché fossimo così attratti l’uno verso l’altra. O almeno io non mi davo nessuna spiegazione logica, ma alla fine a chi importava perché ci piacessimo così tanto? Non a me: trovare un significato alle emozioni toglieva quell’alone di magia che le rendeva degne di essere vissute.”

Sembrerebbe quasi la trama di un romanzo rosa, se non fosse per quei bigliettini.
“Sei mia”
Se non fosse per quella sensazione di essere osservata.
“Siamo stati cosi vicini, ti avrei potuto toccare, lo sai?”
Chi manda questi messaggi? E’ il caso di preoccuparsi o basta lasciar perdere?
Noelle è semplicemente una donna. Una donna che ama con tutta se stessa, che sbaglia, ma che si rimbocca le maniche ed affronta ciò che la vita le propone. Desidera l’amore, ma è pronta a rinunciarvi per qualcosa di più importante.
Non credo sia giusto svelarvi troppo dei protagonisti maschili, rovinerei la suspense, che è necessaria per la trama.
Posso dirvi che Addicted è il primo di questo genere per la Facchini, la quale ha voluto provare a cimentarsi in altre dinamiche, molto diverse dal suo solito (new adult e music romance ecc.. ricordo con grande dolore e lacrime nel cuore un libro in particolare, ma che non riporterò alla mente. Troppo dolore.).
Il libro segue una trama ben delineata, tutto al punto giusto, crea la giusta confusione e ti porta a dubitare di tutti. Quello che non mi ha convinta è stata la scorrevolezza della storia: c’è qualcosa che mi è mancato, non a livello di sensazioni o emozioni, ma di scene. A volte mi è risultato un po' sottotono, e questo ha rallentato la dinamica del romanzo. Questo non mi ha impedito di finirlo in breve tempo: è una storia che “si fa’ leggere”.
Attendo vostri commenti a riguardo 😉.

La mia citazione preferita è anche quella forse più triste, ma a volte rispecchia quel pensiero che ci passa per la mente..

“Avevo capito che il mio destino era non riuscire mai ad afferrare la felicità. 
Non importava che mi svolazzasse davanti come un palloncino davanti a un bambino, Potevo allungare la mano quanto volevo, magari fino a toccare il cordino, ma non ci sarei mai riuscita.” 

Buona lettura,
Cinzia



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