Abbi cura di me di Carrie Elks, recensione

Ciao Crazy belle!

Sono qui oggi per parlarvi di Abbi cura di me di Carrie Elks, un romanzo molto carino edito da Newton Compton il 29 marzo scorso. Questa è la storia d’amore di due ragazzi che hanno affrontato drammi, distanze incolmabili, sfide e che alla fine sono riusciti ad avere il loro lieto fine. Andiamo a conoscere Hanna e Richard e la loro storia d’amore tra Londra e New York!

Titolo: Abbi cura di me Autore: Carrie Elks Serie:  non fa parte di una serie Editore: Newton Compton Data:   29 Marzo Genere: Contemprary romance Categoria: amici/amanti Narrazione: #3 persona doppio pov Finale: No cliffhanger Coppia: Hanna Vincent, critica musicale; Richard Larsen, amministratore delegato della Maxwell Enterprises.

A volte il senso di tutta una storia si capisce in un solo minuto

Londra, 31 dicembre 1999. Alla festa che saluterà l’inizio del Nuovo Millennio, Hanna incontra Richard. Lui è un affascinante newyorkese con un’ottima posizione sociale. Lei è una londinese sicura di sé e per nulla interessata ai bravi ragazzi americani. Vengono da due mondi diversissimi e non hanno nulla in comune, se non la loro immediata – e reciproca – attrazione. Quando l’orologio batte la mezzanotte, entrambi capiscono che quell’incontro cambierà per sempre le loro esistenze.

New York, 12 maggio 2012. Hanna e Richard non si parlano da quando lei gli ha spezzato il cuore per l’ultima volta, ma Hanna si presenta nel suo ufficio di Wall Street per rivelargli un segreto esplosivo. Richard un tempo era convinto che fosse la sua anima gemella, e invece Hanna ha distrutto il loro amore. Riuscirà a perdonarla e a permetterle di rimettere insieme i pezzi della loro storia?

E se avessi trovato l’uomo giusto ma la vita avesse in serbo per te un altro destino?

Questo libro è stata davvero una piacevole sorpresa. Non pensavo davvero, quando ho iniziato a leggerlo, che mi sarebbe piaciuto davvero. Ma a volte le soprese più gradite sono quelle inaspettate.

La storia di Hanna e Richard si svolge in più di 20 anni. Lo so, sembra assurdo, ma leggendo il libro capirete come questo sia possibile.

Il loro primo incontro avviene la sera di capodanno all’alba del nuovo millennio. Hanna è appena tornata da una vacanza disastrosa con suo padre e la sua nuova e perfetta famiglia. È incazzata e ribelle, e fa di tutto per essere il contrario di quello che il suo ricco padre vorrebbe che fosse. Sfoggia un look goth con capelli nerissimi e unghia laccate di nero così come gli occhi contornati da trucco aggressivo. Ma la madre (che lei adora) ha bisogno del suo aiuto, le serve una cameriera in più per il party che ha organizzato per conto di una ricca famiglia londinese, quindi la quasi diciottenne Hanna smorza un po’ il suo stile trasgressivo e si prepara per andare al party. È lì che conosce Richard Larsen. Un bellissimo ragazzo di qualche anno più grande di lei, dai penetranti occhi verdi e i capelli castano chiaro. Ha un sorriso contagioso e dalla prima volta che i suoi occhi si sono posati su Hanna, ha subito avvertito che tra loro sarebbe stato epico. La loro amicizia è decollata subito, nonostante la distanza. Richard frequenta la Columbia University a New York e Hanna studia a Londra, ma questo non impedisce loro di tenersi in contatto e vedersi quanto più spesso possibile, quando lui vola a Londra per trovare la famiglia e la sorellina Ruby, a cui Hanna è molto affezionata, o quando la stessa Hanna vola negli States per passare del tempo col padre col quale ha un rapporto conflittuale.

Richard e Hanna hanno dei sogni: Richard sogna di trasferirsi in California e creare un sito web che oggi sarebbe il nostro Facebook (ricordatevi che si tratta degli anni 2000 quando i cellulari erano usciti da poco e i social network non esistevano ancora); Hanna invece vuole sfruttare la sua passione per la musica per seguire concerti ed esibizioni e scrivere recensioni sulla musica più in voga del momento.

Il loro amore sboccia piano piano, quando un evento traumatico getta nel caos le loro vite. Quando le responsabilità verso la famiglia stroncano i sogni e allontanano i cuori, nonostante essi battano all’unisono. Immaginate la mia sorpresa quando la loro storia è cominciata, nel lontano 1999 e giunta all’epilogo nel 2021. Ogni capitolo è stato emozionante anche se in modi diversi: la prima metà del libro è tutto un susseguirsi di eventi più o meno brutti, del genere che vorreste entrare nel libro e prendere i due protagonisti per le spalle, scrollarli finché i loro due neuroni non comincino a funzionare come si deve. Ho sofferto, ho pianto, mi sono emozionata, ho riso. Sembrano le emozioni di una schizofrenica e vi assicuro che era così che mi sentivo.

La seconda parte del libro è stata come un sogno: quando le carte sono state gettate in tavola, i malintesi chiariti e gli ostacoli rimossi, era la storia d’amore perfetta. L’amore con la A maiuscola. Non nego che ho provato certe soddisfazioni, quando un certo personaggio che non vi dico ha avuto quel che si meritava, Dio quanto ho goduto. È stato davvero soddisfacente.

Alla fine del libro avevo il sorriso sulle labbra e ricordo di aver pensato “Porca paletta, questo sì che è un lieto fine coi fiocchi”. L’autrice si è presa tutto il tempo per sistemare tutte le faccende in sospeso e per far assaporare l’intensità dell’amore unico di Richard e Hanna. Amare i personaggi secondari, la solare Ruby, il divertente Tom, la generosa Claire e provare un odio profondo per Caroline e Philippe.

Ma non vi dico altro, leggetelo perché merita davvero. Lo stile narrativo è fresco e scorrevole. L’autrice è riuscita ad adattare gli eventi dei personaggi in base allo scorrere del tempo, al passare degli anni, al cambiamento delle tecnologie con cui noi tutte viviamo nella nostra routine quotidiana, in modo magistrale. È stato come se fossero davvero passati vent’anni e io avessi visto crescere, maturare e innamorarsi i due protagonisti. Alla somma dei fatti, sono davvero felice di aver letto questo libro. Lo consiglio vivamente alle romantiche che come me sognano il lieto fine in ogni singolo libro che leggono.

Un bacio, Sissy