Carissime,
oggi con enorme piacere, vi parliamo di Quando sarai più grande capirai, il secondo romanzo della francese Virginie Grimaldi, portato nelle nostre librerie da Mondadori.
Non lasciatevi scappare questo gioiellino: al tempo stesso divertente e commuovente, è un viaggio alla scoperta di sé e degli altri, una storia che fa riflettere e regala parole preziose, con la sua panoramica sull’amore, in ogni sua forma ed età. Ecco la nostra recensione.
Titolo: Quando sarai più grande capirai Autore: Virginie Grimaldi Serie: non fa parte di una serie Editore: Mondadori Data: 24 gennaio 2017 Genere: Narrativa Categoria: Viaggio interiore Narrazione: prima persona, pov femminile Finale: No cliffhanger Coppia: Julia Rimini, psicologa che accetta un lavoro in una casa di riposo. |
È un sabato come tanti per Julia: sushi a domicilio, una puntata del Trono di spade con la testa appoggiata sulla pancia di Marc – se fosse stata un gatto avrebbe pure fatto le fusa... Ma quel giorno riceve la telefonata che la informa della morte del padre, e Julia si trova ad affrontare la caducità della vita. La paura e lo sconforto la assalgono, e quando poco dopo scompare anche la sua amatissima nonna, Julia si sente completamente paralizzata. Purtroppo persino Marc si rivela un punto di riferimento non affidabile... Julia decide così di dare un taglio netto a tutto: lascia Parigi e si prende una sorta di anno sabbatico trasferendosi nel residence per anziani di Biarritz, la sua città di origine, per lavorare come psicologa. Nonostante grandi incertezze circondino la sua scelta piuttosto singolare e benché si renda conto che "è più facile fare amicizia con un unicorno che farsi piacere un ospizio", Julia non perde l'ironia che l'ha sempre caratterizzata. Dopo poco tempo, infatti, si ritrova perfettamente integrata in quella che si rivela essere una bizzarra comunità, un'oasi felice, un istituto "illuminato" che organizza per i suoi ospiti moltissime attività ricreative (tra cui un'ora quotidiana di telenovela, gite al mare, scambi generazionali attraverso l'incontro con bambini e adolescenti). Julia si accorge che i residenti hanno tante cose da insegnarle, forse molte di più di quelle che lei può dare a loro. È difficile immaginare che si possa superare la paura della morte in una clinica per anziani, eppure, dalle persone che la circondano, Julia sta imparando la resilienza: tutte hanno sofferto, tutte si sono rialzate senza perdere il sorriso. Nonni burloni ed energici e colleghe fantasiose dal cuore spezzato le insegnano che la felicità è nel presente, nelle piccole cose che si raccolgono lungo il percorso accidentato dell'esistenza, dove anche l'amore può inaspettatamente fare capolino da dietro l'angolo...
Ho terminato questo romanzo con gli occhi lucidi e un gran sorriso, sulle labbra e nel cuore. Che meraviglia inaspettata!
Julia è una psicologa trentenne che lavora a Parigi, ha un fidanzato e una famiglia che vive lontana, ma a cui è legatissima. Una sera, mentre è sul divano a guardare il nono episodio della terza stagione del Trono di Spade (e i fanatici come me ben sanno i traumi che questo particolare episodio può lasciare), le suona il telefono. È la madre, che, in lacrime, le dà la notizia della morte del padre. Nei sei mesi successivi, per Julia, tutte le sue certezze crollano: anche l’amata nonnina scompare e il dolore, per la ragazza, è insostenibile. Il fidanzato si dimostra inaffidabile e lei non sa come affrontare il lutto. La sua vita è uscita dai binari quando, improvvisamente, vede un annuncio di lavoro: la casa di riposo Tamerice di Biarritz, una cittadina affacciata sull’oceano Atlantico, cerca una psicologa per una sostituzione. Senza riflettere, Julia si ritrova a fare il colloquio e a venire assunta. Non sa cosa la aspetterà, sa solo che la vecchiaia e la morte la terrorizzano, che trema al pensiero di dentiere e purè, che il suo dolore è così opprimente da schiacciarle i polmoni.
Deve reagire, anche se questo significa assistere a telenovele strappalacrime, rischiare uno strappo alla schiena durante la ginnastica mattutina e ridere alle battute pessime di uno degli ospiti. Inaspettatamente, le giornate di Julia si riempiono di persone, giovani ed anziane, di storie, di avventure, di amicizia e, forse, di amore. Le tre Abelarde, il buffone di corte, lo scorbutico, l’adorabile coppietta, Miss Nonna e i colleghi. Tanto diversi, ma tutti importanti per la crescita della protagonista.
Deve reagire, anche se questo significa assistere a telenovele strappalacrime, rischiare uno strappo alla schiena durante la ginnastica mattutina e ridere alle battute pessime di uno degli ospiti. Inaspettatamente, le giornate di Julia si riempiono di persone, giovani ed anziane, di storie, di avventure, di amicizia e, forse, di amore. Le tre Abelarde, il buffone di corte, lo scorbutico, l’adorabile coppietta, Miss Nonna e i colleghi. Tanto diversi, ma tutti importanti per la crescita della protagonista.
Ho riso a crepapelle insieme a Julia e ai suoi adorabili vecchietti e mi sono commossa ascoltando storie che parlavano di un amore lungo sessant’anni o di amori che avevano affrontato ostacoli enormi come la guerra. Mi sono trovata a sperare che la protagonista ritrovasse il coraggio di affrontare il proprio dolore, rinnegando l’egoismo che l’aveva colpita. Mi sono emozionata davanti all’insicurezza di due ragazzi, innamorati ma restii ad abbattere muri e corazze.
Il percorso di maturazione e di crescita della protagonista è qualcosa di vero e di onesto: impara molto, incassa altrettanto, ma l’esperienza a contatto con chi ha vissuto molti anni le regala un’incredibile verità: bisogna concentrarsi sul presente, sulla felicità che ci è a portata di mano, perché basta un attimo e si rischia di ritrovarsi a guardare la propria vita a ritroso.
Questo libro è un piccolo scrigno, che racchiude con delicatezza e maestria, l’essenza della vita. Donarsi agli altri in modo disinteressato; cogliere gli insegnamenti che anche le persone più inaspettate possono offrirci; abbandonare la paura perché non sia lei a guidare la nostra vita; affrontare il dolore a proprio modo, per uscirne più forti; aprire il cuore all’amore, perché non c’è niente di più bello che addormentarsi e svegliarsi accanto alla persona della nostra vita; scoprire che la felicità è qui, che ci guarda e noi dobbiamo solo permetterci di afferrarla e di farla nostra. Un libro così è raro da trovare e fa bene al cuore.
Buona lettura,
Liliana
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