mercoledì 8 aprile 2015

Kyland di Mia Sheridan, recensione.

Ciao Crazy,
è Kyland il libro di cui vi parlo oggi, ultimo capolavoro dell’autrice Mia Sheridan e parte della serie A Sign Of Love, di cui arriveranno in Italia Leo,  Leo Chance'sArcher’s Voice. Ho iniziato a leggere questo romanzo spinta dalla voglia di qualcosa di diverso, e devo dire che la Sheridan, anche questa volta, non mi ha delusa.




  
A Sign Of Love

1. Leo, settembre
1.5 Leo's Chance, prossimamente
2. Stringer
3. Archer's Voice, prossimamente
4.1 Beacoming Calder
4.2 Feanding Eden 
Kyland

Autrice: Mia Sheridan
Casa editrice: Newton Compton
Genere: new adult


Tenleigh Falyn combatte ogni giorno per sopravvivere in una piccola città fondata sul lavoro in miniera e segnata dalla povertà, dove vive con sua sorella e la madre malata di mente.
Il sogno di vincere la borsa di studio per il college assegnata ad un solo studente dalla compagnia locale del carbone e fuggire dalle asperità della vita sono ciò che la fanno andare avanti.
Kyland Barrett vive anche lui sulle colline e ha lavorato senza sosta – lottando contro la fame,  una profonda solitudine, contro ogni possibilità – per vincere la borsa di studio Tyton Coal e lasciare quella città piena di sofferenza.
Sono entrambi determinati a non sviluppare nessun tipo di rapporto, ma un solo momento cambierà tutto.
Cosa succede se solo una persona può vincere? Quando una sola persona se ne andrà? E cosa succede a chi resta?
“Kyland” è una storia di disperazione e speranza, perdita e sacrificio, sofferenza e perdono, la storia di un amore profondo e senza fine.



Kyland e Tenleigh sono due ragazzi di 17 anni che vivono nella povertà estrema in una cittadina mineraria sperduta sui monti Appalachi, in Kentucky. Tenleigh ha sempre pensato che Kyland fosse un ragazzo schivo e orgoglioso nonostante la sua umile condizione, ma il giorno in cui incrocia il suo sguardo e lo sorprende a raccogliere degli avanzi di cibo da un tavolo cambia tutto e capisce che in lui si nasconde qualcosa di più di ciò che appare. I due fanno amicizia, ma Kyland mette subito in chiaro che non cerca rapporti profondi, perché una volta vinta la borsa di studio per l’università si lascerà tutto alle spalle e non farà mai più ritorno in Kentucky.

Ma anche Tenleigh è interessata a quella borsa di studio, alla possibilità di fare qualcosa della sua vita e aiutare sua sorella maggiore e sua madre, una donna mentalmente instabile. Kyland e Tenleigh hanno tantissime cose in comune. Sono poveri, lottano costantemente contro il freddo e la fame e le loro famiglie sono state segnate dalla perdita. Condividono il giorno del compleanno e l’amore per la lettura, cosa che li aiuterà ad avvicinarsi in un primo momento, e sono mossi dalla fiamma della determinazione che brucia dentro di loro. I sentimenti di Tenleigh, contro ogni previsione, diventano sempre più profondi e non le interessa se Kyland se ne andrà. Vuole una parte di lui, e lei sarà disposta a donargli tutta se stessa. Quello che Kyland non aveva previsto, però, era di innamorarsi di Tenleigh e non saprà come comportarsi davanti alla forza di questo sentimento sconosciuto. Con l’avvicinarsi degli esami finali cambieranno molte cose ed entrambi faranno delle scelte che li allontaneranno per 4 anni, segnando profondamente, e forse senza rimedio, le loro vite e i loro cuori.

La storia raccontata in “Kyland” mi ha incredibilmente colpita ed è una storia che fa riflettere. Nonostante sia ambientata in una realtà lontanissima da noi, ti fa toccare con mano cosa significa lottare ogni giorno per un pasto caldo e un tetto sopra la testa. Ti fa credere nella forza dei tuoi sogni e nella volontà di realizzarli a tutti i costi. Ti fa capire quanto l’amore possa renderti altruista al punto da mandare tutto all’aria pur di sapere che la persona che ami è al sicuro e sta vivendo la vita che merita. Ti fa apprezzare le piccole cose, quelle che siamo abituati a dare per scontate, come l’odore della lavanda  o scivolare giù da una collina a bordo di un copertone abbandonato.

Una lettura da non perdere.

Un abbraccio, Francesca.

2 commenti:

  1. Bellissima recensione Francesca. Leggo gli insegnamenti che regala questo libro e mi commuovo. Credo sia una storia toccante, una di quelle letture che ti lasciano qualcosa dentro e che ti fanno aprire gli occhi su ciò che troppo spesso viene dato per scontato. Spero che venga pubblicato anche qui da noi, perché quando un libro vale, non può “parlare” una sola lingua ;)

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  2. Francesca devo assolutamente leggere questa scrittrice. Ogni volta che ne parli mi fai venire voglia... grazie!

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