sabato 30 giugno 2018

La fine della caccia di Fernanda Romani, recensione

Ciao crazy,
Oggi vi porto nel Selvaggio West, grazie al nuovo romanzo breve di Fernanda Romani, La fine della caccia. Un self publishing, molto interessante, una lettura veloce e piacevole, che vi regalerà emozioni forti, tra banditi, rapine e un’appassionante storia d’amore.


Titolo: La fine della caccia

Autore: Fernanda Romani

Serie: no serie

Editore: self publishing

Data: 27 luglio 2017

Genere: storico

Categoria: western romanceNarrazione: terza persona, pov alternati

Finale: No cliffhanger.




Lizzie Forbes fa la cameriera nel saloon di Temperance, una cittadina del West uguale a tante altre, e non sta cercando un marito, né un fidanzato. Si tiene alla larga dagli uomini; tutto quello che vuole è andarsene, lontano.
Drew Madigan fa parte di un gruppo di individui che, un giorno, arriva a Temperance. Il loro capo, Tony, dice che sta cercando un terreno da comprare o, forse, un ranch.
É così che Lizzie e Drew si incontrano; una ragazza che non vuole avere a che fare con gli uomini e un uomo al quale è stato proibito di frequentare donne che non siano prostitute. Tony è stato molto chiaro: le relazioni rovinano gli affari, e i loro affari sono molto pericolosi
L'amore, a volte, segue strade contorte e non ascolta ordini né divieti, ma quando i due protagonisti si troveranno a dovere prendere decisioni drammatiche, pur di costruirsi una vita assieme, dovranno essere pronti a tutto.
Tony è un assassino e la sua caccia sarà spietata.



É la prima volta che intraprendo la lettura di un romanzo breve, solo 46 pagine, per intenderci, ma le caratteristiche per una lettura appassionante ci sono tutte: un prologo accattivante, due protagonisti diversi ma anche molto simili tra di loro per il bisogno di fuga da una vita che non li appartiene.
Quando Lizzie incontra lo sguardo di Drew, per la prima volta in vita sua si sente attratta da un uomo, proprio lei che ha sempre cercato di non attirare l'attenzione del genere opposto, camminando a sguardo basso; proprio lei che ha sempre lavorato come sguattera in un saloon di Temperance, per sfuggire alla povertà a cui la vita l'ha relegata, per via sempre di uomini crudeli.

 “L’unico pensiero che occupava la sua mente era Lizzie.
I capelli in disordine e l’abito logoro erano cose senza importanza.
Il volto di lei, illuminato dalla luce della lanterna, non aveva bisogno di nient’altro.”

Drew, d'altro canto, non può non notare una simile bellezza, nonostante l'abito logoro, fa di tutto per attirare la sua attenzione del resto anche lui, come Lizzie, ha un passato difficile alle sue spalle, un debito d'onore da pagare, per essere riuscito a sfuggire ad una vita di solitudine e anch'essa piena di povertà, e ora pur vivendone una ricca, si sente "stretto" in questa veste di bandito infelice.
Così avviene il corteggiamento più bizzarro che ci sia, su una veranda, fuori dalla casa di Lizzie, a orari bizzarri e con regali anch'essi bizzarri ma utili. Lizzie trova la serenità nelle sue attenzioni e Drew finalmente capisce che può essere un uomo migliore di quello che è stato costretto a diventare; trovano la salvezza l'uno nelle braccia dell'altra. Ma il riscatto del debito d'onore di Drew nei confronti di Tony, il capo della banda, non tarda ad arrivare e allora ci ritroviamo sommersi in un vero film western, con colpi di pistola e colpi di scena.
Ve l'avevo detto che per essere un romanzo breve non ci faceva mancare davvero nulla, per questo motivo devo fare i miei complimenti all'autrice Fernanda Romani che in così poche pagine è riuscita a raccogliere momenti fondamentali d'introspezione dei protagonisti, una storia d'amore semplice ma allo stesso tempo complicata;  e inoltre, sono riuscita a immedesimarmi nei protagonisti, nonostante sia un racconto ambientato in un epoca diversa, i tratti caratteristici del romance restano e sono davvero piacevoli da leggere, come anche lo stile dell'autrice che ho trovato molto scorrevole e adatto all'ambientazione del romanzo.

 “Richiuse l’uscio dietro di lui, lasciando fuori la notte e il mondo.
C’erano solo loro due e una stanza. Due corpi, un letto, bocche che si cercavano,
mani che s’intrecciavano e calore, desideri, respiri.
Ogni domanda aveva una risposta, ogni carezza portava nuove domande.”

Se avete voglia di regalarvi qualche ora di evasione, non potete non leggere questa storia, d'altronde si sa per noi crazy il tempo non è mai abbastanza, e per fortuna ci sono anche romanzi brevi come La fine della caccia, che si possono leggere anche durante la nostra pausa caffè o gelato, vista la stagione, non mi resta che augurarvi buona lettura.

Antonella








1 commento:

  1. Grazie per la recensione. Sono molto felice che il mio racconto sia piaciuto.

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