mercoledì 11 marzo 2015

La donna perfetta di Amabile Giusti, recensione

Care Crazy,
oggi vi voglio parlare de La donna perfetta scritto da Amabile Giusti e pubblicato dalla Mondadori il 10 febbraio e che da oggi 11 marzo approda nelle sale cinematografiche con il titolo “Ma che bella sorpresa!", per la regia di Alessandro Genovesi, con Claudio Bisio, Ornella Vanoni, Renato Pozzetto, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti. Sono sicura che  sarà un bell’appuntamento per noi lettori che, dopo aver  letto il libro, saremo curiosi di dare un volto ai protagonisti e vedere concretizzate le parole. 
A dire la verità devo ancora mettere in modalità seriosa la mascella, ma credetemi quando vi dico che se penso al libro è difficile non ritrovarsi a ridere. Essendo donna vi posso confermare che l’uomo perfetto non esiste, d’altronde noi donne siamo geneticamente predisposte a valutare il sesso opposto, ma …  la donna perfetta esiste?  Chissà se Guido, il protagonista del libro la troverà! 





Titolo: La donna perfetta

Autrice: Amabile Giusti

Editore: Mondadori – collana Omnibus

Data:  10 febbraio 2015

Genere: Commedia romantica 





Visto dal di fuori, Guido Masetti sembra il fidanzato ideale. Insegnante di lettere in un liceo di Napoli, amato dai suoi studenti, sensibile e idealista, sempre cordiale con quelli che incontra a partire dal proprietario del chioschetto dove, ogni giorno, compra fiori freschi per la fidanzata... È così che lo vede Giada, che però è separata da lui da un muro: una parete vera e propria, quella che divide la cucina di lei dal salotto di lui. Lei ha trentasei anni, fa la scrittrice di favole per bambine che sognano di diventare principesse ed è delusa dall'amore. Sogna un uomo romantico e divertente con uno sciame di grilli per la testa. Proprio come quel vicino di casa tanto sorridente e... così dolce con la sua fidanzata. Già: la fidanzata, ecco il problema. Le cose, però, a volte cambiano quando meno ce lo aspettiamo. Guido viene lasciato e cade in depressione. Ma proprio quando Giada sta per fare un passo verso di lui, qualcuno la precede. È Silvia, giovane e bellissima come un angelo. Suona alla porta di Guido e a entrambi basta uno sguardo per capire di avere molte cose in comune, cominciando dagli impressionisti francesi per arrivare alla passione per il Milan. Silvia è semplicemente... perfetta! Ma sarà proprio vero? E come mai Silvia sembra non volere farsi vedere da nessuno degli amici di Guido? È possibile che non sia come appare? In attesa di vederne la versione cinematografica diretta da Alessandro Genovesi e con un cast stellare (Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti e con la partecipazione straordinaria di Ornella Vanoni e Renato Pozzetto), questa storia di amore e di sogni diventa un romanzo trascinante, scritto da una delle più promettenti e amate giovani autrici italiane. Una commedia romantica che sa farci riflettere su quello che in amore è reale e quello che non lo è, su quanto a volte qualche difetto sincero sia meglio di un'incredibile perfezione.



La trama vi svela già molto di questo fantastico romanzo. Guido Masetti, milanese trasferitosi a Napoli, insegna in un istituto della città. Fidanzatissimo con la sua Anna è un tipo romantico e sognatore -legge  e scrive poesie. Ama follemente la sua ragazza col quale convive e puntualmente  ogni venerdì, dopo il lavoro  prima di tornare a casa, si ferma sempre dal solito fiorista per comprarle dei fiori. Nella sua vita ha tutto quello che vuole. Un buon lavoro, una casa, due genitori che gli vogliono bene  seppur vivono  lontani e una fidanzata che ama sopra ogni cosa.  In un venerdì qualunque, rincasato un po’ prima del previsto, con in mano un fantastico mazzo di rose rosse, la sua vita nella frazione di un minuto precipita nel baratro più assoluto. 

La sua Anna in lacrime gli comunica che esausta di quella vita, del loro rapporto, del suo modo di essere e di fare, gli dice che non lo ama più e che la loro storia è finita. Tra singhiozzi, domande  a cui le risposte non tardano ad arrivare e lo sconcerto di ritrovarsi in una situazione alquanto bizzarra ma anche molto dolorosa, c’è qualcuno, anzi qualcuna, che al di là di quelle mura, rintanata nella sua casetta, ha ascoltato tutto: Lei, vicina di casa di Guido, Giada. Una giovane di trentasei anni, scrittrice di fiabe per bambine, delusissima dall’amore per via del suo matrimonio lampo, naufragato subito dopo aver veramente conosciuto chi le stava vicino,  crede però ancora nel principe azzurro e nel lieto fine. E’ proprio in Guido, nei suoi modi di essere, di fare, di comportarsi con la sua fidanzata che Giada riscontra tutte quelle qualità che vorrebbe e sognerebbe avere per lei. La realtà dei fatti è che è innamorata persa di Guido da un bel po’ di tempo e l’unico grande ostacolo che le ha impedito di farsi avanti con lui finora è stata Anna. Dopo giorni passati ad osservarlo di nascosto ed ascoltarlo al di là del muro, quando proprio si è decisa a compiere il fatidico passo, qualcuna l’anticipa… Chi è questa nuova spasimante? Come fa Guido ad amarla già profondamente? E poi lui, non era in “lutto” per il suo amore perduto?



Ce l’ho con Guido, anche se non ha senso avercela con lui, ma ce l’ho comunque. Detesto che, dopo poco più di tre settimane dal bye-bye di Anna, e i singhiozzi e la flebo di canzoni napoletane, gli sia bastato incontrare una Silvia qualsiasi per tornare in ballo. Intendiamoci, sono contenta che Anna sia sparita come un vampiro nel sole, e non avrei avuto da ridire se si fosse semplicemente divertito con qualche sgallettata mordi e fuggi, ma che abbia rivolto parole tanto intense a una gatta morta che non sussurra nemmeno ah mentre fanno l’amore, mi fa andare in bestia. Per giunta, è chiaro che le ha dato le chiavi di casa, perché quando lui è rientrato da solo lei era già qui. Dunque è una cosa tragicamente seria.

Prima di iniziare lasciatemi dire che ho adorato questo scritto fin da subito. Il libro entra nel vivo della storia immediatamente, il tempo di presentarci il protagonista e via che ci si lascia trascinare da questo favoloso romanzo. Non riesci a non ridere. Anche nei momenti tragici e melodrammatici ti viene  da sorridere inevitabilmente. Il brutto è che dovresti essere seria, cercare di capire il momento, ma il bello è che ti raffiguri gli eventi e le persone e non riesci a trattenere il sorriso! La vita di Guido crolla con la rottura della storia con Anna. E’ un colpo inaspettato e alquanto doloroso per lui, il suo cuore è a pezzi, invano tenta di rimetterlo e rimettersi insieme. Consapevole di non essere più giovane, di non essere estremamente bello, ricco e di appartenere ad una classe del genere maschile a cui di solito il gentil sesso non dona più che uno sguardo ha dalla sua un aspetto che raramente si trova negli uomini appartenenti alla classe alfa, come la sensibilità, la gentilezza d’animo, il saper sognare ancora e credere nell’amore vero. Ma proprio nel momento peggiore, quello dove vedi tutto nero, in cui fai fatica a razionalizzare il dolore  che una figura femminile  farà la sua apparizione. Silvia è la donna perfetta. La donna che secondo Guido tutti gli uomini vorrebbero avere al loro fianco, ma nella sua perfezione c’è qualcosa di strano. Quel qualcosa di insolito che non riesci a captare immediatamente  ma che, come una nebbia a poco a poco si dirada e ti porta a comprendere e a constatare che la perfezione non esiste. 
Se Anna con il suo freddo carattere e uno spietato comportamento ha fatto crollare la stabilità di Guido, Silvia con la sua perfezione lo ha portato alle stelle, Giada invece rappresenta l’insicurezza, l’instabilità, la stravaganza e l’imperfezione. Io ho adorato Giada, la sua tenacia, i suoi modi di fare, il suo essere vera ma soprattutto  reale. E vi dirò che anch’io, almeno una volta nella vita, mi sono ritrovata con l’orecchio appiccicato al muro…in fondo la curiosità ti porta a fare strane cose! L’alternanza dei punti di vista dei vari protagonisti ci permette di avere una completa visuale degli avvenimenti e capirne e carpirne il perché e il come. Ci tengo a sottolineare che se anche nel libro appaiono frasi in dialetto napoletano, io che sono romana d’origine e milanese d’acquisto non ho fatto fatica a comprendere. La storia poi ti porta in posti che personalmente non ho mai visto ma che grazie alle perfette descrizioni, alquanto minuziose, sono riuscita a dargli un’immagine concreta nella mia mente. Essenzialmente quindi un libro da non perdere, specialmente per chi cerca la perfezione! 

Alla prossima! Tina 

Lettura molto piacevole

tiepido



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