Care Crazy,
oggi vi parliamo in anteprima di Tempi duri per i romantici, il primo romanzo di Tommaso Fusari pubblicato da Mondadori. Questo giovane autore è diventato celebre grazie alla sua pagina Facebook in cui umorismo e dolcezza giocano un ruolo da protagonisti. Caratteristiche che si trovano nel suo libro d’esordio, una moderna storia d’amore e di formazione, in cui i gesti d’amore del protagonista Stefano vi faranno palpitare il cuore.
Titolo: Tempi duri per i romantici Autore: Tommaso Fusari Serie: non fa parte di una serie Editore: Mondadori Data: 2 maggio 2017 Genere: narrativa – new adult Categoria: seconde possibilità – dramma Narrazione: prima persona, pov maschile Finale: No cliffhanger Coppia: Stefano, ventiduenne romano in cerca dell’amica d’infanzia; Alice, l’amica d’infanzia. |
Stefano ha ventidue anni e una vita tranquilla. Simpatico, belloccio e con la battuta sempre pronta, divide il suo tempo tra le serate a Trastevere con gli amici, il lavoro che non ama particolarmente ma che gli permette di avere una casa tutta per sé, le polpette piene d'amore di mamma e la storia con Michela. Sembrerebbe andare tutto per il verso giusto eppure a Stefano qualcosa non torna. Non può fare a meno di sentirsi incompleto, fuori posto, fuori cuore. Stare con Michela gli ha fatto capire che "con una donna puoi ridere, mangiare, guardarci un film, scoparci tutta la notte, prenderci il caffè insieme e correre comunque il rischio di non amarla". Perché l'amore vero è un'altra cosa. E sta da un'altra parte. Allora succede che ritrovare un dischetto di cartone con sopra disegnato un pettirosso dia uno strattone alla sua vita costringendolo a ripensare a quando, dieci anni prima, era poco più che un bambino. E a ricordare quegli occhi scuri e profondi, quelle lentiggini che diventavano una costellazione, quel modo goffo e particolarissimo di tirarsi da parte i capelli rosso fuoco. Da quel momento niente ha più senso se non andare a cercarla, ovunque sia, rischiando di perdere tutto pur di ritrovarla. Lei, Alice, il pezzo mancante, la ragazzina che ti guardava in un modo che non sai spiegare, in un modo che ti sentivi subito a casa. Perché, davvero, certe volte perdersi diventa l'occasione unica e imperdibile per ritrovarsi. Perché "si possono dimenticare episodi, eventi, parole, canzoni, ma mai le persone che ci hanno fatto del bene".
Ho cominciato la lettura di questo romanzo con i piedi di piombo; mi spaventava l’idea di trovarmi davanti ad un concentrato, o peggio, un’accozzaglia di frasi smielate alla Baci Perugina, invece che ad un romanzo con una trama strutturata. I miei timori sono stati sventati subito: a Stefano, il protagonista di Tempi duri per i romantici, quei cioccolatini fanno abbastanza schifo! Scherzi a parte, è stato evidente da subito che quest’autore sappia scrivere, e bene, e che abbia uno stile fluido e coinvolgente, con solo l’accenno di quelle frasi ad effetto che tanto mi spaventavano. La trama, inoltre, è solida e coinvolgente e con i giusti colpi di scena per lasciare a bocca aperta il lettore e con il cuore gonfio di emozioni!
Stefano è la voce narrante del libro: è un ragazzo romano di ventidue anni, con un senso dell’umorismo tutto suo (e che io ho adorato da pazzi…la battuta sui piccioni è talmente brutta da avermi fatto ridere per dieci minuti), un gruppo di amici simpaticissimi e molto affiatati, una famiglia a cui vuole bene, una relazione che non lo soddisfa e un senso di inquietudine che lo pervade. Sa di non conoscere il vero amore e questa cosa lo destabilizza. Finché il ritrovamento di un oggetto che gli era caro, lo riporta con il ricordo ad un periodo in cui la sua vita girava intorno ad una persona: Alice, una bambina dai capelli rosso fuoco e dal viso coperto da lentiggini, che in breve tempo diventò la sua migliore amica e che, pochi anni dopo, sparì dalla sua vita senza una spiegazione. Il volto di Alice e l’affetto che provava per lei lo spingono a rischiare, forse per la prima volta in vita sua: a rischiare il suo lavoro noioso, a rischiare di mettersi in gioco, a rischiare di affrontare possibili delusioni. Stefano decide di andare alla ricerca di Alice…ma cosa potrebbe succedere se lei non fosse come se la ricordava? Se i gesti romantici che Stefano vorrebbe compiere non servissero a riportarla nella sua vita?
Stefano è il cuore pulsante di questo libro, la voce narrante, lo sguardo tramite al quale conosciamo Alice; è un ragazzo spinto dall’impulsività e dalla voglia di ritrovare quella sensazione di appagamento, di benessere e di “casa” che solo con Alice aveva provato. È un ragazzo che non si perde d’animo, mai, che si spinge a gesti teneri e disinteressati solo per il bene delle altre persone. In poche parole, l’ho amato dalla prima all’ultima pagina. Alice, di contro, è un personaggio più difficile da amare a prima vista: la ragazzina dolce che abbiamo scoperto dai ricordi di Stefano, si è trasformata in una ragazza provata dalle difficoltà della vita, una ragazza che ha eretto dei muri e ha fatto scelte non sempre condivisibili. Una ragazza che impariamo di nuovo ad amare grazie alla dolcezza che Stefano le dimostra, grazie alle sue attenzioni e al suo amore incrollabile. Da vero romantico.
Il libro scorre fluido e godibile, fino ad un vero e proprio colpo di scena che ribalta le carte in tavola; un colpo di scena per cui non posso che complimentarmi con l’autore. Non era facile, né scontato, dare questo taglio alla storia, ma io apprezzo il coraggio. E ho molto amato l’epilogo.
Prima di augurarvi buona lettura, mi rivolgo direttamente a Stefano. Caro Stefano, sì, è vero. Al Nord, la polenta la mangiamo a colazione pranzo e cena, a volte persino a merenda e come spuntino di mezzanotte; a lei dedichiamo sagre e fiere paesane e, se avanza, ce la mangiamo fredda il giorno dopo, magari imbottita con taleggio e salame, oppure, se ti fidi di me, con spalmata una dose generosa di Nutella. La morte sua, fidati ;-)
Un abbraccio,
Liliana
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