mercoledì 30 ottobre 2019

First lady di Susan Elizabeth Phillips, recensione

Ciao Crazy,
First Lady di Susan Elizabeth Phillips è il libro di cui vi parlo oggi. Si tratta di un altro romanzo della saga Wynette, Texas, il primo spin off non legato all’iniziale storia di Francesca e Dallas ma che ci fa conoscere Lucy, la quasi sposa di Ted e poi protagonista di La grande fuga. Questo è infatti il libro che parla dei suoi genitori, Cornelia, detta Nealy, e Mathias, detto Mat Jorik, e che ci racconta la loro incredibile storia d’amore. Cornelia è la donna più famosa d’America, vedova del giovane presidente Case si è prestata a mantenere il difficile ruolo di first lady anche con il suo successore, ma ora la Casa Bianca e le sue regole sono diventati per lei come una prigione e sente fortissimo il bisogno di scappare. Mat è un giornalista in crisi di motivazioni che si vede costretto ad intraprendere un lungo viaggio attraverso l’America con le figlie, una neonata e l’altra adolescente, della sua ex moglie deceduta da poco. Nealy e Mat si incontreranno e si vedranno costretti a continuare il loro viaggio insieme, un viaggio che li porterà davvero a cambiare la loro vita e quella delle due bambine che viaggiano con loro. Siete pronte a rivivere la magia che scaturisce dalle pagine scritte da questa grandissima scrittrice? Viaggiate insieme a me alla scoperta di una storia che vi conquisterà.




Serie Wynette, Texas 
1. Amore e fantasia,  13 giugno 2018
2. Impudente e malizioso, 28 Novembre 2018
3. Glitter baby
4. First Lady, 24 Settembre 2019
5. Cosa ho fatto per amore, 31 agosto 2017
6. Una scelta impossibile, 18 febbraio 2016
7.  La grande fuga, 27 ottobre 2016

Autore: Susan Elizabeth Phillips
Editore: Leggereditore
Genere: Contemporary romance
Categoria: on the road
Narrazione: terza persona con più punti di vista
Finale: conclusivo





Cornelia Litchfield Case è la giovane vedova del Presidente degli Stati Uniti; figlia di un senatore è stata cresciuta dal padre per essere la moglie di un capo di stato, così quando suo marito viene ucciso in un attentato il nuovo presidente, che non ha figure femminili adeguate nella sua famiglia, le chiede, con l’avvallo del potente padre, di continuare a rivestire il ruolo di First Lady, dal momento che è una delle donne più amate del paese. Ma Nealy, così la chiamano le persone a lei vicine, non ce la fa più, è stanca, affranta, vuole liberarsi del peso di una figura pubblica che la sta soffocando, così organizza la sua fuga dalla Casa Bianca e scappa, per sentirsi finalmente libera. Mat Jorik fa il giornalista ma è in crisi di motivazioni e ispirazione, così si è preso una pausa dal lavoro che non lo soddisfa più. Ha inoltre scoperto che la sua ex moglie è morta da poco lasciandolo tutore delle sue due figlie (che non sono di Mat), l’adolescente Lucy e la neonata Bottoncino; si ritrova pertanto a dover attraversare l’America per recarsi dalla nonna delle bambine e affidarle a lei. Nealy incontra gli Jorik proprio quando sembra che la sua fuga debba per forza terminare, così si unisce a loro e il viaggio che intraprendono insieme li porterà, dopo mille peripezie, dove nessuno di loro avrebbe mai immaginato di arrivare: a diventare una famiglia vera.

Mie care Crazy, ci risiamo. Ogni volta che ho in mano un libro scritto da Susan Elizabeth Phillips si ripete la stessa magia, vengo ammaliata dallo stesso incantesimo e non importa quello che la storia ti racconta, è come te lo racconta che rende ogni romanzo di questa fantastica donna un gioiello prezioso, e First Lady non fa eccezione, ma devo fare una precisazione. Questa serie, in realtà sarebbe meglio chiamarla saga, ha avuto in Italia un handicap non indifferente: è stata pubblicata, con una scelta editoriale che non capisco e non condivido, iniziando da metà, pubblicando poi i successivi romanzi fino al  termine della serie per poi riprendere di nuovo da metà e poi iniziare dal primo e proseguire con i seguenti,  con un percorso tortuoso e inspiegabile, che da lettrice mi ha confuso, mi ha impedito di amare e comprendere alcuni protagonisti, ad esempio Ted Baudine, e apprezzare bene certi personaggi secondari che nei romanzi della Phillips non sono mai messi a caso. In questo First Lady, per chiarezza, incontriamo una Lucy Jorik adolescente problematica e ribelle alle prese con le responsabilità che una madre alcolizzata e assente le ha messo sulle spalle, sapere di questo suo passato prima della lettura di La grande fuga ci avrebbe fatto capire meglio la sua scelta di abbandonare Ted all’altare e scappare per poi trovare la sua anima gemella in Panda, così come aver letto Amore e Fantasia e Impudente e malizioso prima di Una scelta impossibile avrebbe di certo cambiato le luci sulla figura del giovane Baudine.

Sei l’aria che respiro, il cibo che mangio, l’acqua che bevo. Sei il mio riparo e il mio rifugio. Sei la mia energia e la mia ispirazione; la mia ambizione, il mio entusiasmo. Sei la mia oasi di ristoro

Sta di fatto che questo, nonostante la confusione creata dalla casa editrice italiana, rimane uno dei libri migliori della Phillips in assoluto, di certo è quello che ho apprezzato di più fino ad ora di questa serie. Mi è piaciuto per la scelta di raccontare una storia on the road, per lo spessore dei personaggi, per la chimica solida che è riuscita a creare tra i suoi due protagonisti e non solo, per le figure delle due bambine che sono ciliegine su una torta golosa e irresistibile, infine per la rappresentazione colorata e realistica di una America vera, profonda, viva e pulsante, così lontana dai salotti di Washington e dai riflettori del mondo da cui Nealy vuole scappare. È una favola bella e articolata, è la storia di una principessa moderna che vuole scoprire se stessa conoscendo meglio gli angoli nascosti del suo regno, e di un cavaliere riluttante, senza spada né armatura e con un cavallo davvero bizzarro, che la aiuterà e verrà a sua volta aiutato a capire cosa conta davvero nella vita, ma è soprattutto l’inizio della favola di una ragazzina nata dal lato sbagliato della fortuna che troverà la sua fata madrina e il modo di riscattarsi, dimostrando a tutti il suo reale valore.

..Non esisteva altro che il letto, i loro corpi, una follia dolcissima, fiammeggiante.
Spingi e ritira. Inarca e accetta.
I ritmi antichi li spinsero verso l’oblio.

Vi dirò che alla fine della lettura di questo strepitoso romanzo avevo gli occhi lucidi, perché, parliamoci chiaro, le favole sono ancora le nostre storie preferite, inutile negarlo, e non ne abbiamo mai abbastanza, soprattutto se sono scritte con tanta maestria. Spero che, a questo punto, ci sia data la possibilità di completare la lettura della saga e venga pubblicato anche l’unico romanzo rimasto ancora da tradurre della Wynette, Texas, ovvero Glitter Baby, la storia dei genitori di Meg Koranda, perché i libri di Susan Elizabeth Phillips sono una medicina che fa bene al cuore e allo spirito, un farmaco salvavita necessario a mantenere vitali le nostre anime, e ne abbiamo bisogno tutte per essere più felici.
A presto.

Zia D.

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