Ciao a tutte,
oggi parliamo di una nuova anteprima: La distanza tra me e te di Lucrezia Scali, in uscita oggi 30 agosto con la Newton Compton. A volte innamorarsi è veramente una cosa contro cui tenti di lottare, nonostante abbandonarti all'amore sia la cosa migliore che ti possa capitare. Se siete curiose di sapere perché, andiamo a conoscere meglio la storia di Andreas ed Isabel...
Titolo: La distanza tra me e te Autore: Lucrezia Scali Serie: non fa parte di una serie Editore: Newton Compton Data: 30 agosto 2016 Genere: contemporary romance Categoria: omori complicati Narrazione: prima persona, pov di entrambi Finale: No cliffhanger Coppia: Isabel, donna sposata, insoddisfatta del suo matrimonio; Andreas, sexy meccanico ex-donnaiolo. |
Isabel abita a Roma: poco socievole, precisa, abitudinaria, programma la sua vita nel dettaglio. Non sopporta le sorprese, non le piace cambiare i suoi piani all’ultimo momento e considera l’imprevisto un vero nemico.
Andreas vive in un piccolo bilocale a Torino, dove gestisce l’officina del padre. Ama la compagnia degli altri, il rischio e l’avventura. Due mondi incompatibili, uniti solo da una comune passione: i cani. Entrambi ne hanno uno, a cui sono legatissimi. Ed è proprio quando li accompagnano a una gara, che Isabel e Andreas s’incontrano. O per meglio dire, si scontrano, perché l’impatto non è dei migliori. Quasi per gioco, i due prendono a scriversi su Facebook. Brevi messaggi conditi da ironia e frecciatine. Sarebbe tutto perfetto, se Isabel non fosse sposata e Andreas fidanzato...
Ero a chilometri di distanza da casa e mi sentivo leggera, spensierata, e irrimediabilmente felice. La parola felicità non aveva mai avuto un suono tanto bello. Sembrava che niente potesse scalfire quello che provavo in quel preciso momento, neanche una brutta notizia. E sapevo che il merito della mia felicità era composto da sette lettere.. sette lettere che componevano un nome: A-N-D-R-E-A-S.
Isabel
Se qualcuno, tempo prima, avesse provato a ipotizzarlo, avrei riso a crepapelle. Andreas Keller che perde la testa per una donna? Eppure era la realtà. Quella donna era peggio di tutte le donne messe insieme. Era lunatica, precisa, arrogante, presuntuosa. Era un concentrato di tutte quelle caratteristiche da cui ero sempre stato in guardia. Però c’era una cosa che non avevo preventivato: era perfetta per me!
Andreas
Roma. Isabel Borgia è una donna tutto d’un pezzo. Sposata. Fedele. Infelice. La sua vita gira attorno a Mattia: suo marito. Un uomo lontano, scostante, impegnato. Il lavoro è la sua priorità e Isabel si sente costantemente messa da parte. Da parte sua, lei lo accetta lo stesso. Sa che Mattia è fatto così ed è consapevole che nessun matrimonio è perfetto. Suo unico hobby e motivo di fuga è Frida, il suo bellissimo cane. Insieme partecipano alle gare di agility dog e la sua compagnia la fa sentire meno sola.
Torino. Andreas Keller è tutto fuorchè ordinario. Sexy. Forte. Avventuroso. Vive la sua vita giorno per giorno e ama le cose semplici. Vive da poco con Regina, la sua ragazza e già di per sé per lui questa è una novità. Ha da poco messo al chiodo la sua vita da donnaiolo e sente l’esigenza di non ferire Regina con il suo comportamento. Anche lui, come Isabel, ha una particolare passione: le gare di agility dog. Suo inseparabile compagno di vita è Ulisse, della stessa razza canina di Frida.
Torino. Andreas Keller è tutto fuorchè ordinario. Sexy. Forte. Avventuroso. Vive la sua vita giorno per giorno e ama le cose semplici. Vive da poco con Regina, la sua ragazza e già di per sé per lui questa è una novità. Ha da poco messo al chiodo la sua vita da donnaiolo e sente l’esigenza di non ferire Regina con il suo comportamento. Anche lui, come Isabel, ha una particolare passione: le gare di agility dog. Suo inseparabile compagno di vita è Ulisse, della stessa razza canina di Frida.
Le vite di entrambi si svolgono da una parte all’altra del paese. L’una a Roma, l’altro a Torino. Incontrarsi per loro non era proprio nei programmi, eppure, complice una gara, si ritrovano l’una nelle braccia dell’altro. L’incontro-scontro tra i due non è dei migliori. Isabel si sente subito minacciata dalla sua presenza e dall’attrazione che nutre per lui. Andreas invece si limita a classificarla come una smorfiosa di alto borgo e tra i due inizia da subito un rapporto di odio-odio.
Ma in Isabel scatta qualcosa il giorno dopo essere tornata a casa, quando inaspettatamente trova un messaggio di Andreas su Facebook.
Inizia così uno scambio di battute, che ben presto si trasformano in amicizia, e a poco a poco - forse - in qualcosa di più.
La distanza tra me e te non parla solo di una distanza fisica, ma soprattutto astrale. Entrambi lottano contro i propri desideri, i propri bisogni. Sanno che l’attrazione che li porta l’uno verso l’altro non porterà a nulla di buono, ma perdersi per entrambi è quasi inevitabile. Così Andreas convive con il senso di colpa e Isabel con il rifiuto di provare qualcosa per lui. Per entrambi affidarsi ai sentimenti è pericoloso. Forse il loro è solo bisogno di fuggire dalla realtà.. forse è solo desiderio di andare contro le regole.. eppure entrambi sanno che rinunciare all’altro ormai è impossibile.
Ho letto questo libro con le farfalle nello stomaco. Andreas Keller ti fa innamorare fin dalla prima battuta. La narrazione ti travolge e di sequenza in sequenza il bisogno di sapere come va a finire ti tiene incollato alle pagine. All’interno del romanzo ritroviamo i punti di vista di entrambi e vedere nascere e crescere quello che entrambi provano non può fare a meno di coinvolgerti ed emozionarti. Andreas ti fa ridere. Isabel ti fa piangere. La trama scorre veloce e limpida. I colpi di scena non mancano mai e perdersi tra i pensieri di Andreas e Isabel ti fa entrare davvero nella loro testa. Nonostante sono sentimenti destinati a far soffrire qualcuno, non puoi non tifare nel loro amore e nel loro lieto fine. E’ una storia che ti fa credere nelle seconde possibilità e nel bisogno di seguire quello in cui credi.
Unica pecca del romanzo, a mio avviso, è il finale “aperto”, di cui io non sono una grande fan, ma nell’insieme posso dire che ho amato questo romanzo e che Andreas Keller deve essere conosciuto.
Federica
Oddio...l'idea di un finale aperto giò mi mette ansia!!!!
RispondiEliminaQuesto libro mi interessa moltissimo visto che della stessa autrice ho letto Te lo dico sottovoce e mi è piaciuto.
RispondiEliminaIl finale "aperto" era a rischio e pericolo, lo sapevo XD Grazie di cuore per la recensione :*
RispondiEliminaappena finito il libro.... anch'io non sono un'amante dei finali aperti, ma in questo caso l'ho anche apprezzato, l'unica cosa e che avrei voluto "intuire" qualche dettaglio in più che magari avrebbe maggiormente soddisfatto la mia assurda curiosità!
EliminaI finali aperti non mi piacciono proprio;infatti per me il finale ha una parte molto importante nella scelta della lettura di un libro...quindi questa volta passo.Grazie per la recensione
RispondiEliminaUn libro molto bello...scritto con maturità...ti lascia dentro delle emozioni molto forti....però quel finale anche no...penso che prima o poi uscirà anche il seguito...almeno me lo auguro. Grande Lucrezia Scali!!!!!
RispondiEliminaAssolutamente no ai finali aperti !
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLucrezia scali è una garanzia. Bellissimi libri.
RispondiEliminaCiao, appena finito di leggerlo. Ma mi rimangono dei dubbi. Celeste vorrei che fosse frutto dell amore con Andreas, si intende così perché ha i suoi occhi. Ma, è nata a luglio quindi concepita a ottobre e loro sono stati insieme a agosto. Bumm non è il padre. Help
RispondiEliminaQuindi secondo me, il finale è il prologo: isabel ritorna dal marito e hanno una figlia, continuando ad amare Andreas. La sera si strugge di dolore e di rimpianti. In ottobre quindi si sono incontrati e andreas gli ha detto addio.
EliminaQuindi anche il sogno della mamma di Andreas non si realizza. Che tristezza!!!
RispondiEliminaScusate... Ma a pagina 46 descrive Andreas con gli occhi neri perché tutti parlate di occhi azzurri???
RispondiEliminaNon ci sto capendo granché 😅