Ciao ragazze,
Oggi vi porto tra le Dolomiti, in un’atmosfera fredda ma romantica, vi porto tra le pagine di Scritto sulla neve di Jenny Anastan, uscito il 4 dicembre ed edito Amazon Publishing.
Titolo: Scritto sulla neve
Autrice: Jenny Anastan
Editore: Amazon Publishing
Data: 4 dicembre
Genere: contemporary romance
Narrazione: prima persona, pov doppio
Finale: Conclusivo
Possono le parole di un testamento far diventare realtà ciò che era scritto sulla neve?
Elisa è figlia di un importante notaio di Trento ma la vita che il padre ha pensato per lei non è quella che vuole vivere. Quella l’aveva trovata ad Andalo, nella magia dei paesaggi innevati delle Dolomiti, dove aveva incontrato Matteo e l’amore vero. Ma proprio quando sta per sposarsi, la sua famiglia la fa rientrare a casa facendo leva sui suoi sensi di colpa. Così da tre anni vive in gabbia: ha perso le adorate montagne, ma soprattutto l’amore del suo ragazzo e l’amicizia di una donna speciale, Anna, la zia di Matteo.
Un giorno, però, nello studio di un notaio deve confrontarsi con due novità sconvolgenti: Anna non c’è più, portata via da un tumore, e le ha lasciato in eredità il negozio e la sua casa ad Andalo. Elisa capisce che deve seguire la volontà della zia di Matteo anche se questo significa andare contro tutto e tutti. La scelta di Anna le darà la forza di lottare per una seconda possibilità, di fronteggiare momenti bui e scoperte sconvolgenti per fare in modo che la sua vita segua la strada che era scritta indelebilmente sulla neve.
La vita non è sempre prevedibile e noi non siamo sempre così coraggiosi da avere la forza di modificare il volere degli altri.
Lo sa bene Elisa, che vive una sorta di sliding doors su quello che poteva essere e quello che potrebbe, finchè una brusca sterzata interrompe la sua quotidianità.
Era come se l’aria che mi mancava nei polmoni fosse tutta concentrata nel cervello, impedendomi di fare un ragionamento lucido.
Di nuovo in balia della decisione di qualcun altro però le sue volontà tornano sui binari giusti e grazie a un lascito inatteso ed Elisa fa le valigie, mette dentro la sua vita e cambia setting.
Andalo è una perla incastonata tra le Dolomiti, dove le pareti rocciose e vertiginose possono stimolare fobie e incertezze, dove però tutto è fermo da millenni, come è fermo Matteo, inesorabile e incattivito dalla solitudine, dai rimpianti.
Elisa, nello svolgimento della storia, non deve lottare solo contro quello che si lascia indietro ma anche quello che si ritroverò davanti; l’amore che ha lasciato non è più dolce come nei ricordi, non è così facile da scalare.
Matteo, da parte sua, non è il principe azzurro e a tratti lo avrei preso a randellate tra i denti più che volentieri, ma se non fosse stato così probabilmente la storia sarebbe finita a pagina 20 e a dirla tutta, ma proprio tutta, Elisa un paio di insulti se li è meritati.
Tutto di Matteo urlava indifferenza, mi osservava come se fossi una persona qualsiasi e non la ragazza a cui aveva dato il suo cuore…
Il loro ritorno, la loro storia non è facile da comprendere perché proprio come nella vita reale spesso siamo circondati dalle responsabilità, da quello che deve essere fatto perché giusto e l’amore prevede salti nel buio che solo gli impavidi riescono a fare quindi Scritto sulla neve della Anastan, più che un percorso è a mio avviso la preparazione a un salto nella speranza che la corda regga e probabilmente senza il loro trascorso, Elisa e Matteo non sarebbero stati in grado di tanto coraggio.
Post-scriptum a parte merita il deus ex machina della storia, ovvero Anna, l’amata zia che quasi come un faro nell’inesorabile quiete, più che nella tempesta, indica un porto sicuro, una terra ferma da raggiungere: la logica e sana soluzione alle ferite che gli altri hanno inferto a Elisa e Matteo.
In conclusione, se cercate un romantico Second Chance per niente prolisso, amabile e scorrevole ambientato in Italia, con qualche colpo di scena e dove la terza protagonista è la stupefacente cornice delle Dolomiti, leggete Scritto sulla neve, sono certa che riscalderà i vostri cuori romantici.
Naike
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