venerdì 4 gennaio 2019

Breithe di Naike Ror, recensione.

Care Crazy,
iniziamo questo 2019 con Breithe, una breve novella di Naike Ror ispirata al suo romanzo Usheen, uscita proprio il primo gennaio in self publishing. Ne sono successe tante ai nostri ragazzi del Bogside, la loro vita è cambiata, ma le loro radici restano salde come la loro amicizia che ormai è diventata quasi come una famiglia allargata. Andiamo a curiosare tra le righe di questa novella nell’atmosfera natalizia sotto il cielo della bella e complicata Irlanda.





Titolo: Breithe

Autore: Naike Ror

Data: 1 gennaio 2019

Editore: Self Publishing

Genere: contemporary romance

Narrazione: terza persona


Sono ormai lontani i tempi in cui i ragazzi di Bogside trascorrevano i giorni di festa in prima linea, impegnati a vigilare le strade di Derry.
Usheen ha appeso il distintivo al chiodo da un pezzo e gestisce l’unico pub di Ballintoy assieme al suo socio Harry.
Sean, passato a grado di detective, divide le sue giornate tra la scrivania e i panni di goliardico genitore di tre figlie femmine.
Donal, primo capo cattolico della polizia, si è quasi abituato a indossare giacca e cravatta e a presenziare gli eventi più importanti della città come mai avrebbe sognato di fare.
Vite ormai lontane, diverse e scandite da percorsi inimmaginabili fino a qualche tempo prima, ma che il periodo più magico dell’anno riesce a riunire sotto lo stesso tetto per una lunga serata.

Reduci dai pasti natalizi, solo a sentir parlare di cene e rimpatriate, ci fa venire voglia di rintanarci sul divano con una tisana depurativa in totale relax, ma questa volta l’invito viene da lontano e non possiamo mancare. Siamo state invitate a una serata in compagnia dei ragazzi del Bogside e delle loro nuove compagne di vita.
Ad introdurci alla serata è il fratello di Usheen, Aidan, che lo conosce meglio di chiunque altro. I loro incontri nel confessionale sono una delle parti più belle del romanzo Usheen. Il loro è un rapporto esclusivo, unito in maniera profonda dal ricordo di Kain e ritrovarli è stato un vero piacere.
La novella si divide poi in tre piccole immagini di vita di Usheen, Sean e Donal raccontate dal punto di vista delle loro compagne.
Ritroveremo una Ryana abbracciata da Usheen in una immagine calda e molto dolce. La ballerina, pur mantenendo il suo piglio e la sua voglia di provocarlo, ha ormai capito che certe cose del suo compagno non cambieranno mai, ma ha imparato ad accettarlo e soprattutto ad amarlo proprio per questo e magari anche perché è disposto a mangiare le sue discutibili pietanze, aggiungo io.
Agnes e Sean non mancheranno di deliziarci con il loro scontri amorosi e sempre un po’ piccantini, mentre Isabel, stanca per i preparativi della serata, si lascerà coccolare da quel gigante buono di Donal.
La novella è breve ma, come dice il titolo stesso e proprio in un periodo come quello natalizio, è simbolica della nascita di una vita nuova per i tre i ragazzoni del Bogside, con situazioni nuove, dinamiche particolari e scelte di vita del tutto diverse da come potevamo immaginare leggendo Usheen. Tutto però è riconducibile alle loro origini che, vista la loro importanza e intensità, rimarranno sempre impresse nei loro cuori e nei loro modi di fare.
Ho letto Breithe con molto piacere, ma non nascondo che ho girato l’ultima pagina con un pizzico di malinconia perché, benché sia un inizio di qualcosa, l’ho percepita anche come la chiusura di un cerchio e va bene così, ma non posso negare che mi mancheranno.
Se volete una breve lettura che scaldi il vostro cuore con tanta dolcezza e un pizzico di ironia stile Naike Ror, Breithe è la novella che fa per voi, ma vi ricordo che la lettura è consigliata dopo quella di Usheen e dei relativi spinoff 366 e 525.

Alla prossima, Jo.




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