giovedì 6 luglio 2017

#teamchallenge The Royals: I libri da condividere con loro. #teamtwins

Buongiorno lettrici!
Oggi tocca a noi Crazy presentarvi la sesta di otto tappe della #TeamChallenge dedicata alla serie fenomeno editoriale The Royals. Paper Princess, Paper Prince e Paper Palace -che uscirà a settembre- sono i tre libri che ci hanno fatto cadere nel vortice della follia di questa gara goliardica fra 40 blog e che vede protagonisti gli esemplari maschili della famiglia Royal!
Conosciamo meglio i gemelli Royal, gli unici, i soli e inimitabili gemelli che sosterrete stasera dalla 19.00 con l'emoticon WOW, sulla pagina ufficiale di Paper Princess Italia: non deludeteci!
Sono Saywer e Sebastian. All'apparenza sono i più tranquilli tra i fratelli, giocano entrambi nella squadra di lacrosse e Sawyer è impegnato anche in una relazione seria con Lauren. È quando si scava sotto la superficie che si conoscono davvero i due gemelli. Amano la stessa ragazza, la condividono senza gelosie e cercando di proteggerla il più possibile, insomma sono il giusto mix di romanticismo e trasgressione, proprio come piace a noi amanti del romance! 
La tappa di oggi ci piace particolarmente e siamo convinte che l'amerete anche voi! Abbiamo raccolto una serie di libri che i due gemelli potrebbero trovare interessanti, qualche lettura ispiratrice o solo per rilassarsi fra un incontro con Lauren e una gara di lacrosse! I temi sono la condivisione, il rapporto tra gemelli, lo sport e ovviamente la regalità... insomma un mix di consigli per riempire i loro e i vostri reader...








Nicholas Arthur Frederick Edward Pembrook, principe di Wessco, detto “Sua Bollente Altezza”, è un uomo affascinante e sfacciatamente arrogante. Come biasimarlo: è difficile essere modesti quando tutti si sperticano in continue genuflessioni al tuo passaggio. Ma, in una gelida notte a Manhattan, il principe incontra una ragazza bellissima dai capelli scuri che non si inchina davanti a lui. Anzi, gli lancia addirittura una torta in faccia… Uscire con un principe non è proprio tra le cose che la giovane cameriera Olivia Hammond si aspettava potessero accaderle. Le smorfie di disprezzo sul volto della regina madre, l’accanimento dei paparazzi e il diffondersi a macchia d’olio di gossip di ogni tipo sgomenterebbero chiunque. Ma agli occhi di Olivia, Nicholas, tolta la corona, è un uomo affascinante, uno per cui vale la pena lottare. Nicholas dovrà decidere se piegarsi alle convenzioni e diventare il re che la sua famiglia si aspetta che sia, o restare l’uomo che sente di essere e amare Olivia per sempre…

Cos’è che mi aveva chiesto Olivia?
Prendo un altro sorso e mi passo una mano sulla patta gonfia dei pantaloni, cercando un po’ di sollievo. Inutilmente.
«Scusa, Olivia, cosa mi avevi chiesto?»
«Perché non hai baciato l’anello del papa?».
Incredibile… Io ho un’erezione da guinness e stiamo parlando di Sua Santità.
Biglietto di sola andata per l’inferno? Dopo stasera, è mio.
«Secondo la Chiesa, il papa è il primo intermediario tra Dio e l’uomo, la persona più vicina al Padreterno in assoluto, ma i re… La storia vuole che i re siano diretti discendenti di Dio. Di conseguenza, l’unica persona di fronte alla quale mi inchino è mia nonna e il suo anello è l’unico che bacio… perché la regina è l’unica persona di rango superiore al mio sulla faccia della Terra».
Olivia mi osserva con aria perplessa e inarca le sopracciglia. «E tu ci credi davvero?»
«Che discendo da Dio?». Le rivolgo un sorriso sornione. «Spesso mi hanno detto che il mio uccello è un dono del Cielo. Dovresti controllare se è vero stasera. Sai… per devozione».
«Bel tentativo», commenta lei, ridendo.
«Comunque no, non ci credo davvero». Mi sfrego le labbra con un dito sotto gli occhi attenti di Olivia, poi le do la mia risposta: «Io credo che sia una storia inventata dagli uomini solo per giustificare il fatto che un singolo individuo detenga tanto potere».




Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi cinque li hanno passati a farsi la guerra. A capo di due team nella stessa banca d’affari londinese, tra di loro è da sempre scontro aperto e dichiarato. Si detestano, non si sopportano, e non fanno altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno, per caso, sono costretti a lavorare a uno stesso progetto: gestire i capitali di un nobile e facoltoso cliente.
E così si ritrovano a dover passare molto del loro tempo insieme, anche oltre l’orario d’ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di Londra e le sue “frequentazioni” non passano mai inosservate: basta un’innocente serata trascorsa in un ristorante, per farli finire sulla pagina gossip di un noto quotidiano inglese. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con la collega hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le darà carta bianca con il facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ben presto però, quello che per Jennifer sembrava uno scherzo, si rivela più complicato del previsto e un bacio, che dovrebbe far parte della messa in scena, scatena brividi e reazioni del tutto inattesi…

«Ti è mai passato per la mente che io non voglia affatto fuggire da quella che sono?», gli chiedo irritata.
«Tu forse non lo vuoi, ma evidentemente i tuoi fidanzati vogliono scappare, eccome», replica calando l’asso nella manica. Prima della fine della giornata avrò la testa di Tamara sulla mia scrivania, piccola serpe che non è altro.
Ora, se gli sferrassi per la seconda volta un pugno sul naso, mi dite chi mai potrebbe condannarmi? I suoi pugni verbali non sono forse altrettanto insidiosi?
«Ah ah, detto dall’uomo che non ricorda neanche il nome della donna con cui è stato la notte scorsa, questi sono solo complimenti», gli rispondo a tono. «Avrei pensato però a una soluzione: ti consiglierei di chiamarle tutte in maniera generica “tesoro”, in questo modo non correrai il rischio di confonderle. Sbagliare nome sul più bello è così plebeo, e tu invece ci tieni tanto a essere un lord, non è vero?», lo provoco.



Hannah Wells è una studentessa modello. Una di quelle ragazze intelligenti che al college non godono di alcuna popolarità. Ora si è presa una bella cotta per il ragazzo più fico della scuola, ma c’è un problema: per lui Hannah non esiste. Come riuscire a farsi notare? Garrett Graham è un bad boy, ed è anche uno dei ragazzi più popolari della scuola, grazie alle sue imprese sul campo da hockey. Ma le speranze di un grande futuro rischiano di andare in fumo perché i suoi voti sono troppo bassi. Avrebbe bisogno di un aiuto per superare l’esame di fine semestre e poter diventare un giocatore professionista… E allora è naturale che i due stringano un patto. Hannah sarà la tutor di Garrett fino alla fine dell’anno. In cambio, Garrett fingerà di uscire con lei per accrescere la sua fama: a quel punto tutti la noteranno di sicuro. Ma qualcosa va storto e quel bacio in pubblico, tra Hannah e Garrett, non sembra poi così falso…


“Non esagero quando dico che l’hockey è tutta la mia vita, ma immagino che sia inevitabile quando tuo padre è una cazzo di superstar. Il vecchio aveva già pianificato il mio futuro fin da quando ero ancora in grembo: imparare a pattinare; imparare a colpire; diventare un professionista; fine. Dopo tutto, Phil Graham ha una reputazione da difendere. Voglio dire: pensate soltanto all’effetto negativo che avrebbe su di lui se il suo unico figlio non riuscisse a diventare un giocatore di hockey professionista.
Sì, è proprio sarcasmo quello che percepite. E adesso vi rivelerò una cosa: io odio mio padre. No, lo disprezzo. La cosa buffa è che il bastardo pensa che tutto ciò che ho fatto l’abbia fatto per lui. L’intenso allenamento, i lividi su tutto il corpo, ammazzarmi venti ore a settimana per migliorare il mio gioco. È abbastanza arrogante da credere che io sia disposto a fare tutto questo per lui.
Ma ha torto. Lo faccio per me stesso. E, in misura minore, lo faccio per sconfiggerlo. Per fare meglio di lui.
Non fraintendetemi: adoro il gioco. Vivo per il clamore della folla, l’aria frizzante che mi gela il viso quando sfreccio sul ghiaccio, il sibilo del disco quando sferro un colpo secco che fa illuminare il tabellone. L’hockey è adrenalina. È eccitazione. È… rilassante, addirittura.




Anna Jones è determinata a finire il college per scrollarsi di dosso le insicurezze dell'adolescenza e riuscire, finalmente, a trovare la sua strada nella vita. Nessuna distrazione, tanto impegno e un solo proposito: tenere alla larga il quarterback superstar del college che continua a lanciarle sguardi infuocati a la attrae disperatamente. Drew Baylor ha un luminoso futuro davanti a sé: quarterback di talento per un college prestigioso, è pronto al grande salto verso l'NFL. La notorietà, dentro e fuori dal campus, è parte di lui, anche se l'affascinante QB non sembra darci troppo peso. Ma non avrebbe mai pensato di incontrare, o peggio, di perdere la testa, per l'unica persona che sembra infastidita e intollerante alla sua fama. Una stella del football come Drew Baylor certamente sa come vincere una partita, ma riuscirà, a colpi di incontri bollenti, tanta dolcezza e perseveranza, a segnare il punto della vittoria nel cuore della sua irriverente Jones?

Il football è sempre stato facile per me. Non fraintendetemi, mi spacco il culo per mantenermi al top della forma. Tutto il tempo libero che ho tra gli allenamenti e le lezioni se ne va in esercizio fisico o studio. Ignoro regolarmente il dolore fisico e la stanchezza mentale. Ma quando si tratta del gioco? Liscio come l’olio. Afferrare la palla mi fa sentire potente.Durante un match, non temo il linebacker di centotrenta chili che cerca di placcarmi. Ho la situazione in pugno, vedo varchi, aperture, possibilità. Parlo alla palla e quella mi ascolta, andando quasi sempre dove voglio che vada. Se nessuna opportunità mi si presenta, io ne creo una, facendo girare la palla, evitando uno scontro, finché non riesco a fare la mia mossa. È semplicissimo. Ed è fottutamente fantastico. Il ruggito dei tifosi, le vittorie, sono come una droga. Ma non danno mai una dipendenza paragonabile al bisogno di ricominciare di nuovo, tirare quel lancio perfetto, aggirare la difesa con un passaggio geniale o una finta. Perché posso sempre migliorare. Così, sì, il football è la mia gioia. E so quanto sono fortunato ad averlo trovato e ad avere il talento necessario per essere uno dei migliori. Se c’è una cosa che i miei genitori mi hanno inculcato, è il saper apprezzare quello che ho.





È una serata importante per Rylee e per l'associazione per cui lavora: è in corso un'asta di beneficenza con numerose star di Hollywood per raccogliere donazioni in favore dei bambini bisognosi. Perciò è fondamentale che nulla vada storto.Peccato che la ragazza non immaginasse di poter essere messa in palio, anche se solo per una sera, e di venire 'comprata' da Colton Donavan, il famoso e bellissimo pilota di formula Indie, nonché capo della società per cui lei lavora. Nel momento stesso in cui lui la trafigge con il suo sguardo color giada, le certezze di Rylee cominciano a sgretolarsi, e con il passare del tempo la sfrontatezza di Colton spazza via del tutto la sua vita tranquilla e ben pianificata. Il giovane è disposto a qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che vuole e la guiderà in un universo di sensazioni a lei sconosciute e per questo ancor più irresistibili e inarrestabili. Ma proprio quando la loro relazione sembra pronta per una svolta importante, torbidi segreti verrano a galla…


«I miei genitori cercavano disperatamente un modo per incanalare la mia ribellione adolescenziale, quindi hanno pensato che fosse meglio farmi correre con tutte le misure di sicurezza del caso, anziché per strada rischiando di ammazzare me stesso o qualcun altro. Per mia fortuna, avevano i mezzi per realizzare quest’idea.»
«Allora hai cominciato da adolescente?»
«A diciott’anni.» Al ricordo, gli viene da ridere.
«Che c’è di divertente?»
«Ho preso una multa per guida spericolata. Avevo superato il limite… Ero fuori controllo, in realtà stavo facendo una gara con uno stronzetto figlio di papà.» Mi guarda per vedere la mia reazione. Io mi limito a inarcare le sopracciglia, invitandolo a continuare. «Mi sono risparmiato l’arresto e il riformatorio solo per via del cognome di mio padre. Quanto si è incazzato! Il giorno dopo ha deciso di darmi una lezione e mi ha portato su un circuito con uno stuntman specializzato nella guida. Ha chiesto al tizio di farmi fare un giro con lui in pista, praticamente alla velocità del suono, e di farmi crepare di paura.»
«Mi pare ovvio che il suo piano non ha funzionato» commento.
«No. Un po’ di paura l’ho avuta, ma dopo l’ho pregato di insegnarmi alcune delle manovre che eseguiva sul set dei film.» Scrolla le spalle, guardando l’oceano. «Alla fine ha accettato, mi ha lasciato fare un paio di giri con la sua auto. Per qualche ragione quel giorno c’era anche un suo amico, un tale di nome Beckett. Lavorava per una scuderia automobilistica locale che era appena rimasta senza pilota. Mi ha chiesto se avevo mai pensato di correre. Io gli ho riso in faccia. Primo, questo Beckett aveva la mia età, quindi come poteva appartenere a una scuderia? E, secondo, come poteva stabilire se ero capace di guidare dopo soltanto un paio di giri? Comunque, secondo lui avevo una buona padronanza dell’auto, e mi ha proposto di tornare il giorno dopo e approfondire il discorso.»
«Quando si dice essere nel posto giusto al momento giusto» mormoro, felice di aver scoperto qualcosa di lui che non avrei trovato su Internet.
«A chi lo dici!» Scrolla la testa. «L’indomani ci siamo incontrati. Ho provato la loro auto in pista, me la sono cavata abbastanza e c’è stato feeling con i ragazzi della squadra. Mi hanno chiesto di correre alla gara successiva. Ho fatto una figura decorosa, così ho continuato. Sono stato notato. Ho evitato di cacciarmi nei guai.» Mi rivolge un sorriso malizioso, inarcando le sopracciglia. «Quasi sempre.»
«E dopo tutti questi anni, ti piace ancora?»
«Sono bravo.»
«Non è quello che ti ho chiesto.»
Mastica un boccone, riflettendo attentamente prima di rispondere. «Sì, immagino di sì. Non c’è nient’altro che mi faccia sentire allo stesso modo. Sono parte di una squadra, però là in pista sono solo. Non c’è nessuno a parte me stesso su cui contare, o da incolpare, se qualcosa va storto.» Percepisco la passione nella sua voce. La venerazione che nutre per questo sport. «Quando sono in pista, posso sfuggire ai paparazzi, alle fan… ai miei demoni. Non può toccarmi niente che provenga dall’esterno» confessa.






Falyn ha fatto una scelta difficile rinunciando a una vita di privilegi. Il lavoro come cameriera al Bucksaw Cafè è diventato tutto per lei. Non c’è spazio per altro. Soprattutto per l’amore. Perché Falyn nasconde nel cuore un segreto che non ha mai rivelato a nessuno. Un segreto che l’ha portata lontano dalla sua famiglia e a chiudersi in sé stessa. Fino al giorno in cui non incrocia uno sguardo speciale come quello di Taylor Maddox. Uno sguardo che, lo sa bene, può portare solo guai. Molte ragazze si sono scottate fidandosi delle sue promesse tradite. Falyn non vuole che questo accada anche a lei. È ancora troppo fragile per cadere nei suoi tranelli. Eppure Taylor non demorde e la invita a cena. Un rifiuto non è una risposta che un Maddox può contemplare quando è convinto di aver trovato la donna della sua vita. Ed è lì, seduta di fronte a lui, che Falyn intravede una dolcezza dietro quell’aspetto da ragazzo che ottiene sempre quello che vuole. Incontrare la sua famiglia, vedere l’affetto che lo lega ai fratelli Travis e Trenton e alla cognata Abby, la convince ancora di più che Taylor abbia anche un lato romantico. E piano piano sente che delle crepe stanno rompendo la corazza dietro il quale si è trincerata per non rischiare più. Sarebbe facile affidare finalmente a qualcuno il peso dei suoi segreti. Sarebbe facile trovare conforto tra le braccia possenti di Taylor. Ma riaprire la porta del passato è quasi impossibile quando si è creduto di aver buttato via la chiave. Ci vuole coraggio, o forse solo la mano benevola del destino.

Continuò a baciarmi in modo straordinario, perfetto: qualsiasi donna lo avrebbe supplicato di non smettere. Mi stava scopando con le labbra. Con ogni tocco delicato della lingua mi trasmetteva non solo il suo desiderio, ma anche il suo bisogno. Si aggrappava ai miei vestiti come se quel bacio non gli bastasse.
Niente. Non provai assolutamente niente.
Il disincanto fu tanto forte e nauseante che mi scostai.
Taylor impiegò qualche istante ad accorgersi che lo stavo spingendo via. Chinai la testa e quando la rialzai vidi Shea, la barista, immobile dietro il banco, intenta a osservarci con un’aria confusa e disgustata. Dopo aver tentato per anni di scrollarmi di dosso l’etichetta di puttana della città, avevo appena dimostrato di esserlo davvero, perciò reagii d’istinto. Lo spintonai e gli diedi un ceffone.
«Ma che cazzo succede?» La voce era quella di Taylor, il quale però non aveva parlato.
«Merda!» esclamò Zeke.
Mi voltai nella sua direzione. Taylor era di fianco a lui. L’altro Taylor si trovava a pochi centimetri dalla mia faccia. Mi ritrassi di scatto, persi l’equilibrio e scivolai giù dallo sgabello.
Il Taylor numero due accorse per arrestare la mia caduta. Mi liberai dalla sua presa e voltai attonita la testa di qua e di là, come se stessi assistendo a una partita di tennis.
«Falyn», disse Taylor a denti stretti. «Vedo che hai conosciuto mio fratello Tyler.»




Prima di diventare la più famosa dominatrice di Manhattan, Nora Sutherlin era solo una ragazza di nome Eleanor: profondi occhi verdi, poco incline alle regole, grande appassionata di scrittura. A sedici anni Elle ha già dovuto fare i conti con una madre ossessionata dalla religione e con un padre ben poco interessato a lei. L’educazione cattolica a cui è stata introdotta l’ha allontanata dalla chiesa, tuttavia lo sguardo magnetico di padre Stearns, ovvero Søren, su di lei è come un’epifania. Nonostante sappia che non sia lecito amare un sacerdote, Eleanor è divorata dal desiderio. Quando però si ritrova nei guai e rischia di perdere tutto quello che ha, è Søren a intervenire per salvarla. Per ricambiare tanta generosità, la ragazza giura di ripagarlo con la propria totale obbedienza: davanti a lei si spalancano quindi le porte di un mondo del quale Søren decide di rivelarle tutti i più intimi e inconfessabili segreti…

Lui le aveva mostrato la sua anima.
Lei gli aveva dato il suo cuore.
  Avevano unito i loro corpi e un legame
immutabile ora li sigillava, insieme.
E nulla avrebbe potuto separarli,
perché nulla poteva spezzarli.





Mia Cantrell è felice di essersi sbarazzata di un marito bugiardo e traditore. Una volta concluse le pratiche del divorzio, Mia riprende in mano le redini della sua vita. Sta imparando a rimettere insieme i cocci e a vivere un giorno per volta, riprendendo il controllo. Peccato che l'universo abbia ancora in serbo alcuni ostacoli per lei. Phoenix Pierce si sta riprendendo dopo la morte di suo padre. Ha un'azienda multimilionaria, possiede una squadra di hockey, e ha una schiera di donne disposte ad andare a letto con lui per una notte di sesso scatenato, ma sembra aver perso interesse per tutto. Finché non incontra Mia. Mentre cerca di conquistarla, però, resta ancora un problema: avere l'altra persona che desidera, l'uomo che ha negato a se stesso per anni. Tarik Marx pensa che nessuno potrà mai riempire il vuoto nella sua vita come ha fatto Phoenix senza saperlo. Finché non incontra Mia. Tarik ha avuto un'infanzia difficile, e non sa cosa significa essere amato davvero. Con questo bagaglio pesante, ora deve cercare di capire come avere entrambi. Sarà possibile ricomporre mille piccoli pezzi? E il legame sarà davvero più forte di prima?

"Puoi non comprenderlo, ma questo è l'amore"
"Io...". Tarik non aveva la più pallida idea di cosa rispondere. 
"Tu mi ami", gli disse con un sorriso che le si formò sulle belle labbra rosa.
"Non c'è altro da dire. Ami me e ami Phoenix. Ti conviene ammetterlo adesso, perchè non ti darò pace fino a a ce non lo fareai"




Un’attrazione pericolosa. Un gioco di seduzione scandaloso. Jaci Wright è sempre stata attratta dai gemelli Falladay, Chase e Cam, ma il timore del desiderio che suscitano in lei e la volontà di cercare una propria dimensione lontano da casa la spingono fuori dalla loro portata...Ora però la vita sta chiudendo il cerchio e Jaci, grazie a un nuovo lavoro, si ritrova a stretto contatto con Chase e Cam. Per lei è difficile accettare una relazione con due uomini... Saprà trovare un equilibrio come amante di entrambi, oppure la sua esitazione e le sue paure distruggeranno la possibilità di essere felice per sempre? Dopo il successo del romanzo Ménage proibito, tornano le atmosfere dark e conturbanti del Sinclair’s Club, con le sue storie intriganti ricche di mistero e sensualità.

"Ma deve essere per forza con entrambi?"
Doveva esserlo. Nessun altro modo era accettabile. Con qualunque altra donna non avrebbe avuto importanza, ma con lei? Quella donna aveva il potere di distruggerlo, e Cam lo sapeva. Doveva esserci anche Chase, perché era l'unico modo per rivendicarla e allo stesso tempo riuscire a mantenere il controllo.
"Jaci, ti darà più piacere di quanto tu possa immaginare. Te lo giuro."....
Cam stava bruciando per lei, reagendo a ogni singola sfumatura di ogni singolo gemito che sfuggiva dalle labbra di Jaci, alla sensazione della curva di quel sedere tra le mani, al tocco delle cosce contro le sue. E Chase si stava avvicinando dietro di lei.. ci sarebbe stato solo piacere.. E poi, di colpo, formulare un pensiero coerente non fu più possibile.



Ora che avete preso appunti, non dimenticatevi
di votare WOW alla gara di oggi pomeriggio!!
Ricordate: Two is megl che uan!


Nessun commento:

Posta un commento

f
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...