mercoledì 31 luglio 2019

In-moral di Naike Ror, recensione in anteprima

Care Crazy,
oggi vi parliamo con piacere dell’ultima pubblicazione della nostra Naike Ror, In-moral, standalone in uscita il 31 luglio e appartenente al genere mm. Secondo spin off di Duke dopo In-dependent, è assolutamente autoconclusivo e godibile senza per forza aver letto gli altri romanzi dell’autrice. Siete curiose di scoprire se l’amore tra Kay e Matthew sia davvero immorale come il titolo ci suggerisce? Seguiteci nella nostra recensione e preparatevi a perdere la testa per questi due uomini cocciuti e affascinanti.




Serie R.U.D.E.

1. Royle, 15 ottobre 2015
2. Usheen, 24 ottobre 2016
2.25 366 - La favola di Donal e Isabel, 30 Giugno 2017
2.5 525. La guerra di Sean e Agnes, 30 ottobre 2017
3. Duke, 30 novembre 2018
3.5 In-dependent, 24 Maggio 2019
3.6 In-moral, 31 Luglio 2019
4. prossimamente

Autrice: Naike Ror
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary romance
Categoria: mm
Narrazione: prima persona, pov alternati
Finale: No cliffhanger


𝗧𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝗱𝗶
𝗖𝗼𝗺𝗯𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶
𝗢𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶

Matthew Carter, lo scout di cheerleaders e Kay Morgan, il vicepresidente dei Miami Dolphins, vivono esistenze agli antipodi, anche se ad accomunarli c’è la tenacia con cui si fanno la guerra.
Ma se dietro a ogni sgambetto ci fosse qualcosa di diverso rispetto alla morbosa competitività?
Se nascosto sotto l’ennesimo placcaggio ci fosse la rivalsa di sentimenti insabbiati?

𝗞𝗔𝗬

“Erano stati pensieri disonesti, depravati,𝗶𝗺𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗶?
Però me ne fregavo perché quella era la mia dannata orchestra, quello era il mio teatro e quella era la mia platea; se avessi voluto inserire un assolo di chitarra nel bel mezzo di una Turandot, giusto per scandalizzare e prendermi qualche soddisfazione personale, lo avrei fatto senza esitare.
E si fottesse l’etica sul posto di lavoro.”

𝗠𝗔𝗧𝗧𝗛𝗘𝗪

“Kay Morgan aveva toccato tasti senza mai avermi sfiorato, aveva rimesso nel mio stomaco almeno quattro farfalle sgraziate, ma svolazzanti.

Qualcosa di così diverso poteva essere così semplice?
Qualcosa di così inaspettato poteva essere così limpido?
Qualcosa di così 𝗶𝗺𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 poteva essere così giusto?”


Non stavo baciando un uomo, stavo baciando quello che era diventato l’oggetto di ogni mio pensiero, di ogni mia sfida, di ogni mia scelta immorale.

Vi capita mai di buttarvi in qualcosa al buio? Che so, di andare dal parrucchiere e dirgli: “Fai tu!”, oppure di ordinare un piatto al ristorante lasciando che sia lo chef a scegliere per voi e a stupirvi. Ma soprattutto, vi capita mai di leggere un libro senza sapere minimamente cosa aspettarvi? Solitamente io sono una persona guardinga, mi piace sapere in cosa mi sto per lanciare e amo le sorprese, ma fino ad un certo punto. Però, quando decido di tuffarmi ad occhi chiusi in una lettura, quasi sempre la mia fiducia viene ripagata al cento percento. E con In-moral è andata proprio così. Vedete, non sapevo cosa aspettarmi dalla trama, non avevo letto i libri in cui comparivano i personaggi secondari, né, soprattutto, ero una gran cultrice del genere mm. Un salto nel buio, quindi, in tutto e per tutto. Ero curiosa di scoprire come l’autrice avrebbe sviluppato la trama e qui ho avuto la prima piacevole sorpresa. Tutto scorre in modo fluido, la storia d’amore si staglia su un background ben caratterizzato, dove nulla è lasciato al caso. Siamo in una calda e scintillante Miami, la ricca città della costa est in cui si vive di club privati, spiagge mozzafiato e football. Proprio questo sport fa da sfondo al primo incontro/scontro tra i protagonisti: Kay Morgan, l’affascinante vice-presidente dei Miami Dolphins, dedito al lavoro e omosessuale dichiarato, e Matthew Carter, capo scout per la divisione delle cheerleader della squadra, con una famiglia numerosa e il portafoglio che piange. Entrambi uomini di talento, intelligenti, ed estremamente competitivi, sono i due poli opposti di una calamita, tanto diversi per origini e stile di vita, quanto simili nell’unica cosa che davvero conta: l’attrazione che provano l’uno per l’altro. Il loro attirarsi e respingersi, i giochi di potere, mentali e non, l’affetto che comincia a maturare in maniera esponenziale, la passione che è pronta a esplodere, il feeling intellettivo e fisico, i loro battibecchi e la loro ironia… sono tutti gli ingredienti che determinano la bellezza e la carica emotiva di una storia d’amore.

«Se fossi una donna, Carter, cosa faresti?» domandò. Gli sorrisi poi avvicinai il mio viso al suo. Chiusi gli occhi e inspirai il lussurioso profumo che Kay si portava sempre dietro. «Le chiederei che dopobarba usa».

Se quindi la seconda sorpresa che ho avuto è stata nello scoprire quanto la storia tra Kay e Matthew mi abbia coinvolta per la sua forza dirompente, la terza sorpresa ha riguardato uno dei temi principali del libro, ossia l’omosessualità e come l’autrice abbia deciso di sviscerarla. Il romance è un genere fondato sui cliché, e questo libro appartiene al genere. Tuttavia, sono stata felice di leggere una storia che è andata oltre i soliti pregiudizi, le solite caricature e le solite macchiette. E anche le solite situazioni in cui si vengono a trovare questi personaggi, bullismo e mancata accettazione in primis. In-moral parla d’altro e ho trovato la scelta davvero vincente, vuoi per il contesto in cui è ambientato, vuoi per l’età e la maturità dei protagonisti, vuoi perché questo libro parla semplicemente d’altro. Parla d’amore, di uomini testardi e a volte infantili che faticano a perdonare le mancanze e i difetti altrui, descrive come l’assenza di comunicazione sia una pestilenza universale che colpisce senza distinzioni di genere. Parla di famiglia, di affetti, e lo fa con trasparenza, senza la lente rosa che abbellisce ma appiattisce tutto. Racconta una bella storia, di quelle che fanno battere il cuore, e lo fa con molta ironia (Kay e Matthew sono due comici nati, seppur involontariamente), permettendo al lettore di emozionarsi e trascorrere delle ore immersi in un bel libro. Per i miei gusti, avrei preferito una maggior sintesi in alcune parti, ma si tratta appunto di gusti. Menzione d’onore ai dinamici personaggi secondari, che spiccano con la loro originalità (vedi la signora Monica) o con la loro forza e dolcezza (vedi Lucy, di cui vorrei tanto saperne di più).
Un libro davvero consigliato a chi ama gli mm, perché troverà una storia d’amore e di passione che vi farà ribollire il sangue nelle vene. E consigliatissimo a chi si approccia al genere con una certa diffidenza, perché troverete una storia d’amore bellissima che di immorale non ha proprio nulla e che vi coinvolgerà dalla prima all’ultima pagina.

«Giochi sporco, Boss…»
«Gioco, Matthew e vinco sempre.»

Buona lettura,
Liliana













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