giovedì 4 agosto 2016

Il viaggio che mi ha cambiato la vita di Jen Malone, recensione

Care Crazy,
oggi vi parliamo del nuovo young adult Il viaggio che mi ha cambiato la vita, della scrittrice Jen Malone, uscito con la Harper Collins il 7 luglio scorso. Una storia fresca e molto dolce, che potrà accompagnarci durante questi pigri e caldi pomeriggi estivi.

Il viaggo che mi ha
cambiato la vita Titolo: Il viaggo che mi ha cambiato la vita
Autore:
Jen Malone
Serie:  non fa parte di una serie
Editore:
Harper Collins
Data: 7 Luglio 2016
Genere: young adult
Categoria: primi amori
Narrazione: prima persona, pov femminile
Finale: No cliffhanger
Coppia: Aubree, improbabile guida turistica di anziani; Sam, giovane compagno di viaggio.


La diciassettenne Aubree ha sempre idolatrato la sua avventurosa e perfetta sorella maggiore, anche se è sempre stata più che contenta di seguire le sue peripezie per il mondo dalla confortevole casetta dove vive insieme ai propri genitori adoranti. Così, quando Elizabeth si mette "un tantino nei guai", per la prima volta in vita sua – per coprire Aubree per giunta – e ha bisogno davvero dell'aiuto dell'impacciata sorellina, Bree ne è lusingata, ma rimane irremovibile. Non potrebbe mai, in nessun modo, riuscire a fare quello che le chiede Elizabeth: impersonare la sorella, uscita fresca fresca dal college, per tutta l'estate, così che possa guadagnarsi la raccomandazione che le serve per aggiudicarsi il lavoro dei sogni. No, no, no! Non accadrà mai.
SOPRATTUTTO dal momento che il lavoretto estivo di Elizabeth consiste nel fare da guida per un tour in pullman.
Un tour in pullman attraverso l'Europa.
Un tour in pullman attraverso l'Europa per anziani.
Tutto ciò, ovviamente, molto prima di sapere del figlio super-carino (e NON anziano) dell'organizzatrice.
Bree sarebbe pazza ad accettare. O, no?



Aubree è una ragazza che pensa solo ai mille modi in cui trascorrerà l'estate con i suoi amici. Questo, finchè una festa andata oltre i limiti, metterà a rischio tutti i suoi progetti. A farne le spese più di tutti, sarà la sorella di Aubree, Elisabeth e il suo progetto di seguire come guida turistica un gruppo di anziani in un tour in autobus in Europa. Voi vi chiederete come è possibile che i progetti delle due sorelle si mescolino? Ebbene si, pur di non rinunciare al quel lavoro, e alla raccomandazione che arriverà alla fine di quel viaggio, Elisabeth convincerà Aubree a spacciarsi per lei e a partire per l'Europa al posto suo. Ad Aubree l'idea di passare l'estate in compagnia di anziani non piace per niente, e non si sente certo all'altezza di ricoprire una tale carica. Obbligata, più che per propria volontà, parte.  Il viaggio di Aubree inizia così con la paura di volare, la paura di spiccare il volo in senso figurativo, un bagaglio perso, e sentendo la nostalgia di casa. L'incontro con i suoi vecchietti la metterà a dura prova. Si troverà davanti di tutto all'infuori di ciò che si aspettava. Non sarà un viaggio leggero, facile e fatto con persone che si accontentano.
Al contrario, ognuno di questi partecipanti farà in modo di toccare in Aubree qualcosa di particolare. E a farla capitolare completa- mente arriverà Sam, il figlio dell'organizzatrice, con cui per telefono aveva flirtato alla grande e si era spacciata per la sorella. Adesso che se lo ritroverà faccia a faccia, non sarà così semplice per Aubree fare finta che vada tutto bene. Il viaggio che parte dall'Olanda, passando per Germania, Austria, repubblica Ceca, Italia e Montecarlo, sarà per Aubree, sì un viaggio fisico, ma soprattutto mentale e di vita. Crescerà, piangerà, si sentirà persa e sarà costretta ad aprirsi e confrontarsi con il mondo. Ad aiutarla ci saranno i suoi vecchietti, dei panorami mozzafiato e Sam.
La storia che viene raccontata in questo libro è leggera, dedicata, sicuramente ad un pubblico di ragazzi. Vengono riversate nella scrittura le paure classiche dei ragazzi che non si sono mai allontanati da casa e che non si sono ancora mai confrontati con il mondo. Sia nel bene che nel male. Aubree ha passato la sua vita al sicuro, ma all'ombra della sorella maggiore. Sono una l'opposto dell'altra. Ad Aubree non interessa conoscere altri posti, viaggiare  e le sta bene anche essere l'ombra della sorella. Nel bene e nel male sarà questo viaggio a farla maturare e crescere . Mi è piaciuta un sacco la descrizione del gruppo. Rispecchia la realtà. Quando hai a che fare con tante persone, attraversi momenti diversi, l'odio e la confusione, la gioia e l'affetto. Ognuno di loro insegna ad Aubree qualcosa e nello stesso tempo lei vede in loro un appoggio.
I posti che vengono visitati, vengono descritti con minuzia e dettagli che stanno a significare la conoscenza della scrittrice. Molto molto carino. Poi c'è Sam. Lui è il personaggio maschile del libro. Quello che rappresenta per una ragazza il primo amore e la prima cotta. Quello che ti spinge a cercare chi sei veramente e a credere che in un futuro, quanto mai incerto, due anime destinate si rincontreranno ancora....Come dicevo prima è una storia molto leggera, senza grandi tematiche, ma che è scritta bene, Mi ha ricordato un po' il mio percorso di accompagnatrice, seduta davanti in un pullman e non sapere nemmeno da dove o cosa iniziare. Peccato non aver trovato un Sam lungo il viaggio....

Alla prossima,
Vitalba


Il viaggo che mi ha
cambiato la vita

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