giovedì 6 settembre 2018

IL CIELO DOPO DI NOI di Silvia Zucca, recensione

Buongiorno carissime crazy,
oggi recuperiamo una lettura dello scorso agosto, Il cielo dopo di noi, un nuovo, bellissimo romanzo della brava Silvia Zucca, già nota per essere la traduttrice di molte autrici straniere.
La trama ci narra una storia familiare che si snoda dal 1944, anno in cui due ragazzini, Anna e Alberto, insieme alla mamma di lui, Gemma, cercano di sopravvivere stretti tra il dominio tedesco e i tentativi di sovversione partigiana, fino ai giorni nostri, con figli e nipoti dei paladini di allora. Più che di un romance, nonostante un paio di parentesi rosa compaiano, dovremmo parlare piuttosto di un libro di narrativa storica, intricato e palpitante, con splendidi protagonisti e situazioni pericolose in grado di tenerci col fiato sospeso…




Titolo: Il cielo dopo di noi

Autore: Silvia Zucca

Editore: Nord

Data: 30 agosto 2018

Genere: Narrativa

Categoria: Suspense

Narrazione: 1a pers POV femminile; 3a pers multiPOV

Finale: autoconclusivo





Alberto, il padre di Miranda, è scomparso. Da dodici anni lei non ha contatti con la famiglia e quella notizia è come un fulmine in un cielo che si è sempre rifiutata di guardare e che, adesso, la chiama a sé con prepotenza. Così, frugando tra le carte del padre, trova una lettera datata 18 novembre 1944: è una lettera d'amore destinata alla nonna, Gemma. Ma chi è l'uomo che promette a Gemma di tornare da lei e da Alberto? Possibile che quel mistero sia collegato all'improvvisa scomparsa del padre? C'è solo un modo per scoprirlo: andare a Sant'Egidio dei Gelsi, il paese in cui lui e Gemma si erano rifugiati durante la guerra. E, sotto il cielo idilliaco della campagna piemontese, Miranda raccoglierà i frammenti di una storia solo apparentemente dimenticata; la storia di un ragazzino senza padre, costretto a crescere troppo in fretta, e di una donna obbligata a prendere una decisione terribile, che segnerà la sua vita per sempre. Una storia che la condurrà infine da Alberto, ma che soprattutto le permetterà di alzare gli occhi e capire che il futuro – il cielo dopo di noi – si rasserena solo se si ha il coraggio di cancellare le nubi del passato e di aprirsi all’amore.



…non giudicare un libro dalla sua copertina… 
E' per questo che si ama leggere: nei libri tutto è collegato, c'è una spiegazione per tutto e i fatti non sono mai incidentali. Ciò dà sicurezza.

Personalmente ho amato questo romanzo, diverso dal solito e bisognoso di costante attenzione per evitare di perdere qualche particolare importante per arrivare alla comprensione.
La trama procede per salti temporali, che io amo, e che ci svelano di capitolo in capitolo le interazioni tra i protagonisti di un tempo e le conseguenze sui fatti del presente. E' un continuo salire e scendere dal monte della comprensione! Quanto più credevo di aver scoperto il possibile bandolo della matassa, tanto meno ci ero vicina.
La protagonista del "presente" è Miranda, alla ricerca di Alberto, suo padre, e delle ragioni dei suoi segreti e silenzi. Intorno a lei sono Francesco, un viticoltore bello come il sole e zio di Luce, una ragazzina che a Mira ricorda molto se stessa alla stessa età. Inoltre una bella serie di personaggi secondari.
Protagonista del "passato" è invece Gemma, nonna di Miranda e madre di Alberto. Gemma ha vissuto a Sant'Egidio dei Gelsi nel 1944, quando accaddero fatti gravissimi di cui lei si sentì in colpa per tutta la vita e che finirono per precluderle la felicità e la sincerità, tanto con il figlio quanto con la nipote. Qui i pwersonaggi secondari sono ancora di più e ancora meglio delineati…
Scritto in maniera impeccabile, il romanzo ha uno stile tutto particolare, cambiando anche dalla prima alla terza persona singolare nei salti temporali. Ovviamente alcuni lettori potranno storcere il naso di fronte a questo metodo di scrittura, ma personalmente l'ho amato. Le vicende mi si sono dipanate davanti agli occhi della mente, mentre leggevo, e pian piano mi hanno permesso di sentirmi coinvolta dalle ragioni degli uni, poi degli altri, poi di nuovo dei primi. Perché nessuno ha solo torto e nessuno mai ha solo ragione…

E' possibile fare una cosa giusta per un motivo sbagliato. E pure qualcosa di sbagliato per un motivo giusto.
Anche essere adulti è difficile…

Complicato esattamente come nella vita reale, viene descritto il rapporto meraviglioso ma fragile tra genitori e figli: quanti errori in nome dell'amore. Quanti sensi di colpa causati dal non essere capaci di sincerità, dal non saper ignorare la paura di non essere capiti, approvati, amati. E infatti, in questo calderone di personaggi, tutti ben delineati e originali, nessuno ha solo colpe o solo ragioni. Esattamente come nella vita, tutti commettono errori, tutti hanno qualcosa da farsi perdonare, o per cui chiedere pazienza e tempo. Tranne proprio i ragazzini. Per essi, tanto nel passato quanto nel presente, l'autrice ha un occhio di riguardo e una carezza gentile. Sono i grandi che devono capirli e "scovarli" dal loro rifugio segreto, fatto di silenzi e musi lunghi.
Credetemi, questo romanzo merita proprio un'attenta lettura, se vi piace il genere storico-narrativo, con qualche amabile parentesi rosa, qua e là. 

…per fare tesoro della memoria e perchè conoscere ciò che è stato prima possa renderci più forti…

Con affetto
Cri
















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